Proletari |
che fare |
|
Giornale dell'Organizzazione Comunista Internazionalista |
|
(SU - UP)
Il nostro volantino alle manifestazioni
Mentre gli Usa stringono la morsa intorno alla Corea del Nord, all'Iran e al popolo palestinese ...
L'Unione Europea tenta di passare dall'unificazione monetaria all'unificazione militare e dispiega i suoi artigli razzisti all'assalto dell'Africa.
Sommario del n.85
27 gennaio 2018
Un nostro volantino ai mercati e nei posti di lavoro
2 dicembre 2017
Contro le brigantesche sanzioni Onu
ai danni della Corea del Nord!
Il nostro manifesto in tre lingue (italiano, english, chinese)
Assemblee:
Roma
6 dicembre 2017 alle ore 18,30
via dei Reti 19/a (zona San Lorenzo)
Napoli
14 dicembre 2017 alle ore 18,30
via Santa MariaAntesaecula (quartiere Sanità), n.112
Milano
16 dicembre 2017 ore 17,00
via Ricciarelli, 37
(MM! Gambara - ATM 90-91 - Piazzale Brescia)
Torino
17 dicembre 2017 ore 17,00
via Vagnone, 17/a (zona San Donato)
Marghera
18 dicembre ore 18,00
presso il centro Gardenia, Piazza Municipio 14/A
(SU - UP)
Il nostro volantino ai mercati e nei posti di lavoro
Il nostro volantino alla manifestazione del 17 giugno 2017C
(SU - UP)
Nei giorni scorsi è venuto a mancare il compagno Paolo Turco. La sua scomparsa ci colpisce profondamente.
Ci riconosciamo nelle vibranti parole con cui i compagni del Nucleo Comunista Internazionalista (NCI) ne hanno dato notizia e ricordato l’attività militante comunista.
Riprendiamo queste parole dal sito del NCI, il gruppo con cui il compagno Paolo dal 2007, dopo il distacco dalla nostra organizzazione e dal "Che Fare", ha continuato la battaglia di sempre per impostare il lavoro per la costituzione del partito comunista della futura immancabile epoca rivoluzionaria.
Paolo vive.
Dal sito del Nucleo Comunista Internazionalista
"IL COMPAGNO PAOLO CI HA LASCIATO
Ancora stentiamo a realizzare: Paolo ci ha lasciato. Paolo Turco è uno di quegli uomini, di quei compagni la cui presenza sembra “debba essere per sempre”, sicché quando l’organismo umano viene a cedere, e tanto più improvvisamente come è accaduto per Paolo, non ci si capacita e si rimane smarriti.
l vuoto che lascia nel nostro ultraristretto Nucleo e nel movimento comunista internazionalista in generale a cui ha dedicato tutte le sue energie per una vita intera ..."
Il nostro
volantino
Il nostro
volantino nei posti di lavoroAlmaviva: una vicenda che parla a tutti i lavoratori
Il nostro volantino alla manifestazione del primo febbraio
Assemblee di presentazione del Che Fare n.84 a
(SU - UP)
Contro le politiche del governo Gentiloni e di Bruxelles non si può contare sul M5S o sulle forze leghiste, altri veicoli dell0ffensiva con cui il capitale mondializzato cerca di asservire la classe lavoratrice, dividendola e gerarchizzandola
È uscito il n.84 del Che Fare
Prima e ultima pagina in pdf (English, لعربية)
La riforma costituzionale è un altro tassello
della politica anti-proletaria del governo Renzi!
Il nostro volantino ai mercati e alle fabbriche
ABD ELSALAM ASSASSINATO MENTRE LOTTAVA DAVANTI
AL PROPRIO POSTO DI LAVORO!
Il nostro volantino nei mercati e alle fabbriche
(SU - UP)
Contro i bombardamenti USA e Occidentali alla Libia
Contro la continuazione e l'intensificazione dell'aggressione Occidentale ai popoli del Medio Oriente e del Nord Africa
Proponiamo qui di seguito una serie di nostri volantini e interventi sul Che Fare che denunciano i motivi imperialisti e neocoloniali della continua e pluridecennale aggressione italiana e occidentale, da cui i proletari di qui non hanno nulla da guadagnare, e indicano le ragioni della necessità, da una parte della lotta contro la politica di guerra e di "pace" dei governi e degli stati occidentali, dall'altra dell'appoggio incondizionato alla resistenza dei popoli aggrediti dall'imperialismo.
Giù le mani dalla Libia !
Giù le mani dal Medio Oriente !
Il nostro volantino ai mercati e nei posti di lavoro
Dietro l’aggressione occidentale alla Libia (n.74)
Occidente assassino! Giù le mani dalla Libia e dall’Intifada araba ! (PDF) العربية (n.74)
Nonostante la resistenza del popolo libico, i gangster della Nato e i loro burattini locali hanno piegato la repubblica di Gheddafi. Non avranno pace (n.75)
Com’era bello il colonialismo italiano! (n.75)
Tawergha simbolo della Libia "liberata" (n.75)
I "liberatori" venuti dal Qatar (n.75)
Libia: l'imperialismo italiano rivendica la sua parte di bottino (n.78)
Occidente Assassino. Giù le mani dalla Libia e dall’Intifada araba !La nostra posizione sull'aggressione imperialista العربية
(SU - UP)
La lotta dei lavoratori in Francia è la nostra lotta
Il nostro volantino sulla lotta dei lavoratori e dei giovani francesi
Contro lavoro nero, caporalato e super-sfruttamento,
organizzazione comune e lotta dei lavoratori immigrati e italiani!
Il nostro volantino ai mercati e alle fabbriche sulla lotta dei lavoratori agricoli dell'Agro Pontino.
Riceviamo e pubblichiamo dalle Filippine le denunce riguardanti contadini poveri, braccianti di questo paese e delle lavoratrici emigrate
What we should know about the crisis in Kidapawan
No death penalty for resisting rape!
(SU - UP)
Contro le nuove misure governative sul mercato del lavoro
Il nostro volantino
Com'era bello il colonialismo italiano!
Proponiamo nella pagina con il link una serie di nostri articoli sul colonialismo italiano:
sulle sue aggressioni alle popolazioni dell'Est, dell'Africa e dell'Asia,
sulle lotte di queste popolazioni per fermare tali aggressioni o per liberarsi dell'oppressione colonialista italiana,
sulla continuità imperialista dell'Italia tra il periodo liberale, il fascismo e l'attuale periodo democratico a ulteriore testimonianza che l'imperialismo non è una politica di questo o quel governo, ma una necessità dei paesi capitalisticamente più avanzati per far parte di quel gruppo ristretto di paesi che dominano e saccheggiano il mondo.
Rimandiamo,
inoltre, alla lettura dell'ultimo articolo dedicato al colonialismo italiano
in Anatolia presente sul numero 83 del Che Fare: potete richiederlo alle nostre sedi, o scrivendoci
al nostro indirizzo di posta elettronica:
Vai alla pagina sul colonialismo italiano
Assemblee di presentazione del n.83 del Che fare
È uscito il n.83 del Che Fare
Per un fronte di lotta internazionale
tra lavoratori occidentali,
lavoratori immigrati e lavoratori del mondo musulmano
(SU - UP)
Contro le politiche di guerra dei governi europei !
Volantino alla manifestazione di Tor Pignattara (Roma)
Il governo italiano si prepara ai bombardamenti sull'Iraq.
Continua e si estende la politica con cui l'Occidente capitalista intende frantumare e dominare il Medioriente e il Nordafrica.
Il nostro volantino di indizione di una riunione pubblica a Roma
Solidarietà con gli immigrati in arrivo dall’Asia e dall’Africa!
Contro le politiche falsamente accoglienti dei governi europei!
Per l’organizzazione di classe comune tra lavoratori italiani ed immigrati!
Il nostro volantino
(SU - UP)
Assemblee di presentazione del n.82 del Che fare
Contro il razzismo di stato
Il nostro volantino
È uscito il n.82 del Che Fare
Le due facce della politica anti-proletaria del governo Renzi e dei padroni
- da un lato, Jobs Act, riforme istituzionali, "Buona Scuola", politiche razziste contro i lavoratori immigrati, disdetta dei contratti nazionali, nuovi restrizioni del diritto di sciopero ...
- dall'altro lato, nuova missione Onu in Libia, cooperazione con il regime egiziano di Al-Sisi, partecipazione alla manomissione pro-Nato e pro-Ue dell'Ucraina...
Dopo l’ennesima strage nel canale di Sicilia: a fianco dei nostri fratelli di classe immigrati!
Il nostro volantino
(SU - UP)
Giù le mani dalla Libia !
Giù le mani dal Medio Oriente !
Il nostro volantino ai mercati e nei posti di lavoro
Sulla Libia p
roponiamo alcuni nostri articoli di giornale usciti nei numeri precedenti del Che Fare
Dietro l’aggressione occidentale alla Libia (n.74)
Occidente assassino! Giù le mani dalla Libia e dall’Intifada araba ! (PDF) العربية (n.74)
Nonostante la resistenza del popolo libico, i gangster della Nato e i loro burattini locali hanno piegato la repubblica di Gheddafi. Non avranno pace (n.75)
Com’era bello il colonialismo italiano! (n.75)
Tawergha simbolo della Libia "liberata" (n.75)
I "liberatori" venuti dal Qatar (n.75)
Libia: l'imperialismo italiano rivendica la sua parte di bottino (n.78)
Un nostro volantino
Occidente Assassino. Giù le mani dalla Libia e dall’Intifada araba !La nostra posizione sull'aggressione imperialista العربية
(SU - UP)
È uscito il n.81 del Che Fare
Contro il Job Act!
Contro il razzismo!
Contro l'aggressione delle potenze occidentali alle masse lavoratrici del mondo arabo-islamico!
I lavoratori italiani possono difendersi dalle pietre che piovono sulle loro teste NON scagliandosi contro gli immigrati, MA organizzandosi con questi ultimi contro il governo Renzi e contro l'apparato di sfruttamento capitalistico che lo sostiene!
Assemblea di presentazione del n.81
a Milano
a Marghera
a Torino
a Napoli
a Roma
di presetazione dell'assemblea
(SU - UP)
CONTRO IL GOVERNO RENZI !
Il nostro volantino alla manifestazione del 14 novembre a Milano
Contro il governo Renzi
ASSEMBLEA
a Milano
CONTRO IL GOVERNO RENZI !
Il nostro volantino alla manifestazione del 25 ottobre
Shahzad ucciso dal razzismo delle istituzioni
Il nostro volantino
Contro la “riforma” del mercato del lavoro del governo Renzi
Il nostro volantino
(SU - UP)
Siria, Iran: la "distensione" avviata nel settembre 2013 è un "missile intelligente" contro la lotta antimperialista degli sfruttati
Nostro articolo sul n.79 del Che Fare
altri articoli collegati:
Gli Usa, la Cina e il mercato del petrolio
(vai all'articolo)I mezzi di informazione democratici: menzogne e rettifiche a seconda di ciò che serve ai loro padroni
Egitto: a quale "piazza" ha risposto il generale al-Sisi?
Nostro articolo sul n.79 del Che Fare
(SU - UP)
As well as sanctions, threats and bombings that preceded and prepared it, the "peace" that the Western power and the UN are promoting in the Middle East serves to shackle Middle East workers of all regions and nationalities under the yoke of the imperialist expoloitation
(Prima e ultima,
english and arabic, العربية)Al pari delle sanzioni, delle minacce e dei bombardamenti che l’hanno preceduta e preparata, la “pace” che le potenze occidentali e l’Onu stanno promuovendo in Medioriente serve a incatenare i lavoratori del Medioriente di tutte le religioni e le nazionalità sotto il giogo dello sfruttamento imperialista!
(Traduzione in italiano dell'ultima pagina).
Presentazione del n.80 del Che Fare
Assemblea a
(SU - UP)
Contro la precarietà e contro il governo Renzi che la diffonde!
Contro la concorrenza al ribasso tra lavoratori di diverse aziende e nazioni!
Il nostro volantino alla manifestazione dei call center a Roma
È uscito il n.80 del Che Fare
L'Intervento della Ue e degli Usa in Ucraina è un'aggressione ai lavoratori dell'Ucraina e dell'Est!
Ed esso è tutt'uno con la politica anti-proletaria della Bce nell'eurozona e di Renzi in Italia!
Prima e ultima pagina - english - العربية
(SU - UP)
What “brotherly help” are we talking about? The US and EU intervention in Ukraine is an attack to workers of Ukraine, Russia, Europe and the whole world
The last
page of Che fare n.80 (testo in
italiano)
L'intervento in Ucraina dei paesi europei e degli Usa
è un'aggressione ai lavoratori dell'Ucraina!
Il nostro volantino
Contro il governo Renzi !
Il nostro volantino
Contro le politiche del governo Letta, della Confindustria
e del grande capitale europeo e mondiale,
unità di lotta fra i lavoratori d’Europa e degli altri continenti!
assemblea di presentazione del n.79 a
(SU - UP)
Al pari delle sanzioni,
delle minacce e dei bombardamenti
che l’hanno preceduta e preparata,
la “pace” che le potenze occidentali e l’Onu
stanno promuovendo in Medioriente
serve a incatenare i lavoratori del Medioriente
di tutte le religioni e le nazionalità
sotto il giogo dello sfruttamento
imperialista!
Ultima pagina in italiano del che fare n.79
Una nuova strage di operai sul lavoro
Il nostro volantino sugli omicidi di Prato
È uscito il n. 79 del Che Fare
Competitività, razzismo, manovre di "pace" e di guerra in Medio oriente...
A minacciare i lavoratori d'Europa non sono i lavoratori cinesi o quelli arabo-islamici ma le politiche di Bruxelles e dei padroni europei, il capitale mondializzato!
Dicembre 2013 - aprile 2014
Vai al sommario
Prima e ultima, english and arabic العربية
(SU - UP)
Giù le mani dalla Siria
Il nostro volantino
Cosa dicono i tagli occupazionali all’Indesit?
Il nostro volantino agli operai della Indesit
Assemblea di presentazione del n.78 del Che Fare
Il nostro volantino di presentazione
È uscito il n. 78 del
Che FareContro l'europeismo!
Contro l'anti-europeismo nazionalista e leghista!
Sulla scia di Monti, il governo Letta continua l'attacco contro i lavoratori, varando una "nuova"
più autoritaria repubblica e partecipando alle guerre Onu-Ue-Nato contro i popoli e gli sfruttati
dell'Africa e del Medio Oriente.
Maggio - ottobre 2013
Vai al sommario
(SU - UP)
Contro il governo Letta e la Confindustria
Il nostro volantino alla manifestazione della Fiom
I lavoratori possono e devono contare solo sulle proprie forze Il nostro volantino
È uscito il n. 77 del Che FareGli Stati Uniti d'Europa sono una dichiarazione di guerra contro i lavoratori, italiani e immigrati, europei e degli altri continenti! No all'europeismo di Monti-Draghi! No all' "antieuropeismo" nazionalista e leghista Vai al sommario prima pagina e ultima in arabo |
Tagli alla sanità: il governo Monti continua l’attacco contro i lavoratori Il nostro volantino ai mercati Abbasso il vangelo della competitività del sistema Italia e del sistema Europa! La nuova generazione dei nati senza camicia avrà il futuro che sarà capace di conquistare! Il nostro volantino alle manifestazioni del 24 novembre
|
(SU - UP)
Assemblea di presentazione del n.77 del Che Fare
A fianco della lotta dei lavoratori neri del Sudafrica! Il nostro volantino Vai alla pagina Europa e Stati Uniti, giù le mani dalla Siria e dall’Iran ! L'aggressione occidentale alla Siria è diretta anche contro i lavoratori occidentali ! La locandina dell'assemblea a Milano Contro i licenziamenti in AlmavivaIl nostro volantino |
LE CARICHE CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA DI BASIANO SONO RIVOLTE CONTRO TUTTI I LAVORATORI!Il nostro volantino ai mercati e alle fabbriche Terremotoe profittoIl nostro volantino Contro la libertà di licenziamento Il nostro volantino ai mercati e alle fabbriche Contro il governo Monti, il padronato e la BCE Il nostro volantino alla manifestazione nazionale per lo sciopero della Fiom
|
(SU - UP)
Assemblee a
il volantino distribuito a Milano
di presentazione del
n.76 del Che Fare
L'epoca di "pace e benessere per tutti" è finita anche in Europa
No alle contro riforme del governo Monti!
Giù le mani dalla Siria e dall'Iran!
Contro la sottomissione degli interessi proletari al rilancio della competitività dell'Italia e dell'Unione Europea!
(SU - UP)
Assemblea di presentazione del n.75 del Che Fare È uscito il n.75 del Che Fare No alla Cura BCE - UE - Monti! L'unica Unione da costruire è quella tra proletari Vai alla prima pagina Vai al sommario العربية (ultima pagina in arabo)
|
Il nostro volantino alla manifestazione No Tav: Contro la “cura” della Bce e del governo Monti
Contro la “cura” della Bce e del governo Monti Il nostro volantino nei posti lavoro
|
Contro la “cura” della Bce e del governo Monti Il nostro volantino
L'attacco Fiat e Fincantieri Vai alla pagina Prima e ultima pagina in pdf È uscito il n°74 del Che fare (sommario)
|
Genova e Liguria: un disastro naturale? Vai alla pagina Contro il programma della Bce, della Banca d’Italia e della Confindustria ! Cacciamo il governo Berlusconi con la mobilitazione di piazza ! No ad ogni patto di salvezza nazionale ed europeista ! Il nostro volantino alle manifestazioni del 15 ottobre 2011 a Roma Contro la manovra governativa! Via il governo Berlusconi-Bossi ! Contro ogni patto di salvezza nazionale! Il nostro volantino alle manifestazioni dello sciopero generale del 6 settembre 2011 Contro l’accordo del 28 giugno Contro ogni patto di “salvezza nazionale” Il nostro volantino |
CONTRO L’AGGRESSIONE OCCIDENTALE ALLA LIBIA ! VIVA L’INTIFADA ARABA ! Pubblichiamo l'articolo sull'aggressione alla Libia per contribuire a fare chiarezza su quanto sta accadendo, con una lettura non di mera cronaca. Lo facciamo con il nostro metodo di sempre, andando alle radici profonde degli accadimenti attuali. Diamo in nota anche alcuni testi di numeri precedenti che possono aiutare a impostare meglio le questioni dell'oggi. Prima e ultima pagina in pdf È uscito il n°74 del Che fare (sommario) Assemblea di presentazione il 23 giugno a Roma il 30 giugno a Torino il 9 luglio a Milano |
Tunisia, il manifesto del “Fronte del 14 gennaio”
Da un testo di Del Boca La "prima volta": flash su cosa successe (i "vantaggi" del colonialismo italiano per le masse lavoratrici libiche)
|
(SU - UP)
PER UN MOVIMENTO DI LOTTA GENERALE CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI E CONTRO IL PADRONATO ! Il nostro volantino allo sciopero generale del 6 maggio Occidente Assassino Giù le mani dalla Libia e dall’Intifada araba ! La nostra posizione sull'aggressione imperialista Traduzione in arabo العربية
|
Riceviamo e pubblichiamo dal Giappone un appello in varie lingue: An appeal from Japan We translate a text of 2009 Abruzzo: a forecasted and procured disaster È uscito il n°73 del Che fare (sommario) Prima e ultima pagina in pdf
|
Viva la lotta delle masse lavoratrici e diseredate di Tunisia, Egitto… Il nostro volantino Foto della protesta in Egitto (PDF) Pagina su notizie e nostri testi precedenti È uscito il n°73 del Che fare (sommario) Prima e ultima pagina in pdf
|
Proseguono le lotte in India Vai alla pagina Da un nostro articolo: La rincorsa dell'Asia operaia "Se non ora quando" Il letamaio del Cavaliere, dei suoi concorrenti, della società borghese A proposito dell'oppressione delle donna e della mercificazione del loro corpo vi proponiamo un nostro articolo dal n.71 del Che Fare Il volantino per la manifestazione dei metalmeccanici del 28 gennaio Caso Fiat: le aziende giocano a tutto campo sui cinque continenti. E noi lavoratori ? Il nostro manifesto (PDF) |
(SU - UP) Sulla situazione politica italiana dal Che fare n.73 - Sulle vicende del Governo .
.- Dopo la fiammata in Grecia , la Francia ... - La guerra delle monete è appena all'inizio Dal n.72 del Che fare La crisi dell'ordine capitalistico è superata? I lavoratori possono contare solo sulla propria lotta Dal n.71 del Che fare Governo Berlusconi: legnate a non finire Fini? Tutto fuorché un "amico"... Vertenza Fiat: da Tychy Il comunicato dei lavoratori di Tychy Pagina sulle vertenza Fiat Il governo Berlusconi è in bilico, ma all’orizzonte non c’è nulla di buono per i lavoratori. Il nostro volantino Assemblea l'11 dicembre a Marghera Assemblea il 16 dicembre a Roma Assemblea il 18 dicembre A Milano (SU - UP) In competizione con i lavoratori degli altri paesi e a braccetto con i nostri padroni e il nostro governo, ci scaviamo la fossa. Insieme ai lavoratori di tutti i continenti, organizzati in un fronte di lotta comune sapremo difenderci! È uscito il n°73 del Che fare (sommario) Prima e ultima pagina in pdf In competizione con i lavoratori degli altri paesi e a braccetto con i nostri padroni e il nostro governo, ci scaviamo la fossa. Insieme ai lavoratori di tutti i continenti, organizzati in un fronte di lotta comune sapremo difenderci! È uscito il n°73 del Che fare (sommario) Prima e ultima pagina in pdf Contro il governo BerlusconiContro l' "alternativa" Fini, Montezemolo, Casini Vai alla pagina (SU - UP) BASTA RAZZISMO! BASTA TRUFFA! MAI PIÙ CLANDESTINI! Il nostro volantino in arabo alla manifestazione di Brescia I lavoratori sono stretti in un angolo.Ma una via d’uscita c’è! Il nostro volantino alla manifestazione del 16 ottobre a Roma A fianco della lotta degli immigrati Vai alla pagina Evviva la lotta di TerzignoVai alla pagina La campana greca suona anche per noiUn nostro volantino Il piano di licenziamenti di Fincantieri non è affatto un bluff, e per respingerlo al mittente serve una lotta forte e unitaria! (SU - UP) Vertenza Fiat La sorte riservata dal capitalismo al popolo rom
Has the crisis of the capitalistic order been overcome? (pdf) Situazione italiana e mondiale: dove si sta andando Assemblee a La concorrenza tra i lavoratori di continenti, nazioni e regioni diverse sta diventando spasmodica ... ... ma la formazione di un unico, mondiale mercato del lavoro può essere ribaltata a vantaggio dei lavoratori ASSEMBLEA a Roma è uscito il n.72 del Che fare (SU - UP) Difficoltà, necessità e prospettive per il proletariato ASSEMBLEA a Lucca NO ALLA DIVISIONE TRA LAVORATORI IMMIGRATI E ITALIANI SI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA LOTTA UNITARIA Il nostro volantino alla manifestazione di Milano del 18 febbraio
A fianco della lotta dei lavoratori immigrati di RosarnoIl nostro volantino sui fatti di Rosarno
|
(SU - UP)
Against the redundancies, the job insecurity, the ruthless squeezing of the workers, the racism. Let us unite all workers’ forces in a general struggle against the Berlusconi government! "Che Fare" number 71: translation of the first article Contro i licenziamenti, la precarietà, la spremitura fino all'impossibile sui posti di lavoro, il razzismo. Uniamo le forze dei lavoratori in una lotta generale contro il governo Berlusconi! È uscito il n.71 del Che Fare. Sommario Crisi, razzismo, licenziamenti, precarietà: quale indirizzo politico per affrontare i problemi che ha davanti la classe lavoratrice? ASSEMBLEA a Milano Presentazione del n.71 del Che Fare Presentazione del n.71 del Che Fare a Roma , a Torino , a Marghera, a Milano è stata rimandata a data da destinarsi Contro i licenziamenti, la precarietà, la spremitura fino all'impossibile sui posti di lavoro, il razzismo. Uniamo le forze dei lavoratori in una lotta generale contro il governo Berlusconi! Per una lotta generale controdisoccupazione, precarietà e licenziamentiIl nostro volantino alla manifestazione del 14 novembre a Roma Contro il razzismo di stato Contro il “pacchetto sicurezza” Pieni e completi diritti per gli immigrati Il nostro volantino alla manifestazione del 17 ottobre (english) foto della manifestazione È uscito il n.71 del Che Fare. Sommario Per una reale mobilitazione in difesa del contratto nazionale Il nostro volantino alle manifestazioni dei metalmeccanici del 9 ottobre Rispondiamo con la lotta organizzata al governo Berlusconi e agli sciacalli del G8! Il nostro volantino Farse e tragedie del "Bel Paese" (SU - UP) Abruzzo: un disastro annunciato e procuratoIl nostro volantino alle fabbriche Abruzzo: grandi e piccoli sciacalli (aggiornamenti al 17.7.09) Abruzzo: cronache di "ordinaria" repressione (aggiornamenti al 17.7.09) Testi della sinistra comunista: |
|
(SU - UP)
La grande crisi del capitalismo La grande sfida per il proletariato Dibattito a Marghera È uscito il n.70 del Che Fare. Sommario I lavoratoripotranno far valere le loro esigenzesolo con la forza sprigionata dalla lottacontro il governo Berlusconi, i banchierie l'intero padronato!Il nostro volantino alla manifestazione della Cgil del 4 aprile A proposito di violenza sulle donne, otto marzo e ... Dibattito aperto a Roma A fianco della lotta delle masse lavoratrici palestinesi Assemblea a Milano Nostri articoli e il nostro volantino per la manifestazione del 17 gennaio a Roma Materiali sulla lotta degli sfruttati in terra di Palestina La grande crisi del capitalismo La grande sfida per il proletariato È uscito il n.70 del Che Fare. Sommario (SU - UP) |
|
|
|
|
|
|
che fare n.69 e supplemento post-elezioni
È nata la terza repubblica: più che mai contro i lavoratori
"Ma quale governo Robin Hood!": un nostro volantino contro il governo Berlusconi - Bossi - Fini
"Chi sono i colpevoli?": un nostro manifesto (formato pdf)
Reagire all'offensiva razzista con una lotta unitaria dei lavoratori immigrati e italiani |
|
Dalla seconda alla terza repubblica: per i lavoratori, di male in peggio È uscito il n. 69 del "che fare"
(SU - UP) |
L' Italia dalla seconda L'Italie de la deuxième à la troisième république. Pour les travailleurs cela va de mal en pis La situazione politica italiana è in nervosa agitazione e non promette niente di buono per i lavoratori. I ds si sciolgono nel nascente partito democratico. I cespugli centristi della maggioranza, Di Pietro e Dini in testa, tramano con il centro-destra. Pur se la costituzione di un partito unico delle Libertà arranca, vanno avanti le prove di mobilitazione di piazza delle destre, ultima quella di sabato 13 ottobre di An a Roma. Non accenna, poi, a placarsi lo scompiglio provocato sul e nel “palazzo” dalla campagna dei grandi mezzi di informazione contro la “casta”... Cosa sta succedendo? (continua)
Sommario del che fare n. 68
"Assaggi" del passaggio dalla seconda alla terza repubblica: pagina con testi sulla Fiat Mirafiori, sui morti alla ThyssenKrupp e sulla repressione. (SU - UP) |
È uscito il supplemento al n.68 del Che fare: Contro il razzismo di stato, Contro l’immonda campagna anti-romeni, anti-rom e anti-immigrati del governo Prodi, della “grande stampa” e della destra Altri testi e volantini ( Against State racism Împotriva rasismului de stat) Con i lavoratori del Bangladesh in lotta Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello per la convocazione di un'assemblea contro il razzismo a Milano Contro l'attentato alla moschea di via Quaranta a Milano (il nostro comunicato) Iran e Medioriente al centro del mirino imperialista Nostri articoli dal n.67 e dal n.68 del Che fare Un attacco devastante all'Iran appare vicino. Da noi, però, si continua a dormire. Palestina e Libano: L'Italia è dalla parte dei carnefici, israeliani e arabi. Le ragioni dell'aggressione israeliana del Libano Che magnifica lotta operaia in Egitto! La missione militare italiana in Libano è una missione neo-colonialista |
Con Sarkozy la Francia va ancora
più
a destra. E i suoi lavoratori?
Le elezioni non decidono nulla di realmente rilevante che
non sia stato già deciso nelle "alte sfere", ma sono sempre una cartina di
tornasole degli umori politici di un paese. Questo vale anche per le
recenti elezioni francesi , che si pongono davanti ad un dato di fatto (no
solo francese) a tutta prima davvero strano, che riguarda molto da
vicino l'Italia, poichè per l'essenziale il caso della Francia è anche
quello dell'Italia, e degli altri paesi europei. (continua)
Alcuni nostri
interventi precedenti sui movimenti in
Francia
|
Pubblichiamo in inglese un articolo su una grande manifestazione sindacale svoltasi in Slovenia per innalzare i salari. |
Biocombustibili
o necrocombustibili?
L'amministrazione Bush sostiene che il suo programma sui biocarburanti è finalizzato ad affrontare due problemi: la crisi ecologica innescata dal riscaldamento globale e l'esaurimento delle risorse energetiche non rinnovabili. Si tratta di vere emergenze, il cui aggravamento sta mostrando quanto il destino dell'umanità lavoratrice sia legato a quello della Terra. Non sono queste, però, le preoccupazioni al centro del programma sui bio-combustibili di Bush. Ce lo spiegano i due documenti di Frei Betto e di Vandana Shiva che pubblichiamo. Essi ci raccontano perché la promessa rivoluzione "verde" è, in realtà, un'offensiva nera a tutto tondo. (continua)
(SU - UP) |
RESPINGIAMO L’ACCORDO DEL 23 LUGLIO! RITORNIAMO NELLE PIAZZE CONTRO IL PADRONATO E CONTRO IL GOVERNO! In questi giorni i lavoratori sono chiamati a dare un giudizio sull’accordo siglato il 23 luglio tra il governo Prodi e le segreterie di Cgil-Cisl e Uil, chiamato “protocollo d’intesa su previdenza, lavoro e competitività”. I dirigenti sindacali chiedono di votare a favore perché secondo loro si tratta di un accordo “a prendere”. Per noi, invece, è un accordo a perdere, da bocciare seccamente e contro cui reagire... (continua) (SU - UP) |
Mahalla al-Kubra Che magnifica lotta operaia in Egitto! Chi ci conosce, sa bene quale "fideistica" fiducia riponiamo nella classe operaia per la ragione, che nulla ha da vedere con il "credo quia absurdum" medioevale, della sua collocazione nella divisione sociale del lavoro propria della societ? capitalistica. Perch? ? la classe che tutto produce, e che ? espropriata delle condizioni e dei frutti della propria produzione, che... (continua) La cronaca della lotta e l'inquadramento di essa nella situazione sindacale dell'Egitto in due articoli pubblicati su Middle East Report on line: La cronaca della lotta di Mahalla al-Kubra pubblicata su il manifesto |
(SU - UP)
Contro Prodi. Contro Bush. Contro l'imperialismo. Il testo diffuso dalla nostra organizzazione al contro-vertice di Rostock: in
italiano, in
inglese, in
tedesco
|
L’ATTENTATO INCENDIARIO ALL’ABITAZIONE DEL SINDACALISTA JOSEF DIOLE DELL’ORTOMERCATO DI MILANO È UN MESSAGGIO CONTRO TUTTI I LAVORATORI !
Nella notte tra domenica e lunedì è stato effettuato un attentato incendiario all’abitazione del militante sindacale dell’Ortomercato di Milano Josef Diole (continua)
|
(SU - UP)
Nordamerica e Italia: due infami aggressioni al sindacalismo militante Due episodi lontani nello spazio ma connessi da uno stesso filo: quello...(continua) |
Contro il razzismo, unità di classe tra i lavoratori occidentali, i lavoratori immigrati in Occidente e i lavoratori del Sud e dell'Est del mondo! |
(SU - UP)
È uscito il n. 67 del Che fare
alla mobilitazione e alla lotta contro il padronato e contro il governo Prodi
Il pressing dei poteri forti internazionali e nazionali sul governo Prodi si sta facendo furioso. Pretendono che affondi subito i suoi colpi in fatto di produttività del lavoro, di pensioni, di liberalizzazioni. Pretendono una più attiva partecipazione dell’Italia alla “guerra infinita” contro i popoli dominati (vedi Vicenza). Il governo Prodi farà tutto ciò che gli è possibile per non deluderli. Colpirà i lavoratori in modo più deciso di quanto abbia fatto finora. E insieme cercherà di coinvolgerli nel rilancio competitivo dell’economia nazionale, anche attraverso l’esca di una società “low cost”, in cui ad essere a basso costo sarà anzitutto la merce- lavoro. Per parare i colpi in arrivo da questo governo o da quello che dovesse sostituirlo su mandato ancora più rigido dei poteri forti, per voltare davvero pagina rispetto ad anni e anni di arretramenti, è indispensabile che gli operai e i lavoratori...(continua)
|
Bertinotti alla Sapienza Ben fatta! Cosa? L’accoglienza che i collettivi universitari della Sapienza hanno riservato a Bertinotti. “Guerrafondaio e assassino”. Parole troppe pesanti? e perché mai? Rifondazione puntella una politica...(continua)
Contro la nuova base Usa a Vicenza
La manifestazione del 17 febbraio sarà massiccia. Questo è certo. Le dichiarazioni del governo e dell’opposizione le hanno, però, risposto in anticipo con la netta riconferma del “sì”. C’è, quindi, bisogno di far proseguire la mobilitazione dopo il 17 febbraio e di organizzare un vero e stabile movimento di lotta. Come? Su quale piattaforma? È quello di cui discutiamo nell’articolo che segue.
|
Contro la campagna sul "terrorismo"
Un brutale ricatto (a più voci)
|
(SU - UP)
Sull'esecuzione di Saddam Hussein (testo in italiano, testo in inglese) L’esecuzione di Saddam, orchestrata dall’imperialismo Usa e attuata dagli ignobili burattini locali, è in primo luogo uno sfregio, una dimostrazione di tracotanza che si vuole sbattere in faccia ai popoli e ai lavoratori del mondo arabo-islamico e alla loro accanita resistenza antimperialista. Attraverso di essa i veri dittatori del mondo hanno voluto ri-affermare... (continua)
|
Roma, Esquilino Maria e Hashib: uccisi dalla speculazione edilizia e dal razzismo I giornali parlano di “incidente” e di “disgrazia”. Sono tutte bugie. Maria e il piccolo Hashib sono stati assassinati. Sono stati assassinati dalla speculazione edilizia e da quel sistema che impedisce che a Roma (come e più che in altre città) sia possibile trovare case dignitose a prezzi accessibili. (...) Ma altrettanto responsabili sono le leggi e le politiche discriminatorie e razziste contro i lavoratori immigrati che i vari governi italiani hanno portato e stanno portando avanti... (continua versione italiana, continua versione inglese) |
No alla nuova base militare di Vicenza!
Il “sì” di Prodi si può piegare! Con lo sviluppo della mobilitazione di massa e un indirizzo politico... (continua)
|
(SU - UP)
Verso la fase due del governo Prodi. Cosa ci aspetta?
Verso la fase due del governo Prodi. Cosa ci aspetta?
"Buona parte dei lavoratori ha guardato con una certa fiducia alle prime mosse del governo Prodi. Il decreto Bersani e la rimodulazione dell’Irpef sono stati accolti come i segnali di un inizio di cambiamento. Certo, non sono piaciute le misure previste dalla manovra finanziaria in campo sanitario e i tagli alla spesa degli enti locali. Nel complesso, però, i primi passi del governo Prodi hanno dato l’impressione di un intervento in discontinuità con quello del governo Berlusconi: ci vengono chiesti nuovi sacrifici, si è detto in tante assemblee, e non solo da parte dei funzionari sindacali, ma questa volta essi sono distribuiti tra tutte le classi sociali e, soprattutto, sembrano finalizzati ad un reale rilancio dell’economia nazionale. L’evoluzione successiva della situazione politica ha cominciato ad insinuare in alcuni settori del mondo del lavoro un giustificatissimo sentimento di preoccupazione, e anche di malcontento, nitidamente espressi negli interventi operai alle recenti assemblee a Mirafiori... (continua)"
|
Il nostro
volantino alla manifestazione sui "diritti dei lavoratori
immigrati" di Milano del 16 dicembre 2006
"La manifestazione di oggi è un passaggio fondamentale per estendere e rafforzare l’iniziativa dei lavoratori immigrati. Essa deve servire anche a dare voce a tutti quegli immigrati che per diverse ragioni - si pensi alle tantissime donne del Sud e dell’Est del mondo spesso costrette a lavorare in condizione di totale isolamento nelle case degli italiani - hanno più difficoltà a mobilitarsi, e che oggi non sono presenti. Questa mobilitazione è però ancora più importante perché... (continua)" Fiat Mirafiori: la classe operaia ha battuto un colpo. Ma per farsi “ascoltare” davvero, è necessario che… Un nostro volantino sulle assemblee di Mirafiori con i segretari di Cgil-Cisl-Uil
I lavoratori italiani hanno interesse ad opporsi alla missione italiana in Libano e a sostenere la lotta dei lavoratori del Libano e le resistenze antimperialiste nel mondo arabo-islamico! Un volantino diffuso in alcune fabbriche in Italia dalla nostra organizzazione
Petrolchimico di Marghera Il nostro volantino sull'accordo sponsorizzato dal governo, dagli enti locali e dai vertici sindacali |
Dopo i risultati delle elezioni di medio-termine negli Usa I risultati elettorali di medio-termine negli Stati Uniti e la sostituzione di Rumsfeld alla guida del Pentagono hanno suscitato la speranza che la classe dirigente statunitense stia per accantonare la “guerra infinita” proclamata da Bush&C. all’indomani dell’11 settembre 2001. Questa speranza ne nutre a sua volta un’altra: che una gestione “multilaterale” delle vicende mondiali possa allontanare il rischio di nuove guerre a catena, e che tutto ciò possa andare a vantaggio, in un modo o nell’altro, dei lavoratori di ogni parte del mondo, a cominciare da quelli quotidianamente sotto le bombe. Entrambe le speranze sono infondate... (continua versione italiana del testo, continua versione inglese del testo, continua versione araba del testo)
|
(SU - UP)
Contro il governo Prodi,
governo del grande capitale, nemico della classe proletaria!
No all'invio della forza multinazionale di "pace" in Libano! Viva la resistenza delle masse lavoratrici in Palestina e in Libano!
Il nostro volantino alla Marcia di Assisi
|
|
Il testo che, leggermente variato, abbiamo distribuito all'assemblea nazionale Cobas di Milano del 28 ottobre 2006 Il volantino distribuito dalla nostra organizzazione il 6 settembre 2006
|
(SU - UP)
Spezziamo l'assedio d'Israele e delle potenze capitalistiche d'Occidente alle masse lavoratrici palestinesi e libanesi! Per i governi occidentali e la stampa ufficiale Israele ha subìto un’inaccettabile aggressione dai palestinesi e dagli Hezbollah e la colpa di Tel Aviv nei bombardamenti su Gaza e sul Libano è, al più, di aver reagito con una risposta sproporzionata... (continua) Gli articoli sul Medioriente del n. 66 e del numero 65 del che fare
|
Al grido di "Blair terrorista!", decine di migliaia di manifestanti hanno sfilato contro l'aggressione in Libano e Palestina di Israele e delle potenze capitalistiche d'Occidente.
Centinaia di migliaia di persone hanno raccolto l'invito di Moqtada al Sadr di manifestare in solidarietà a Baghdad con la resistenza delle masse lavoratrici libanesi e palestinesi.
Migliaia di persone in piazza contro la guerra condotta da Israele, dal "proprio" stato, in Palestina e in Libano
|
Smentita da Hezbollah l'intervista a Nasrallah pubblicata sul giornale turco Evrensel e ripresa sul nostro sito la scorsa settimana. Riportiamo di seguito il comunicato di smentita del portavoce di Hezbollah, la successiva dichiarazione del giornale Evrensel e altre notizie sulla vicenda. Questa smentita non fa venir meno la bruciante attualità del... (CONTINUA)
|
Dall'interno di Israele "Un'aragosta per l'Iran"
Peace Now e altre organizzazioni della "sinistra" israeliana in passato contrarie all'occupazione israeliana del Libano sono passate a sostenere la guerra del governo Olmert. Comincia, sul versante opposto, a delinearsi una "nuova sinistra"?
|
(SU - UP)
È uscito il n. 66 (giugno-luglio 2006) del "che fare"
Sommario
|
Un nostro volantino
Berlusconi ha lasciato la presidenza del consiglio. Due ex sindacalisti (Bertinotti e Marini) guidano Camera e Senato. Napolitano, proveniente dal vecchio PCI, è presidente della repubblica. Vari neo-ministri si lasciano andare a dichiarazioni “di sinistra”. Pur se di nuovo ai punti, l’Unione vince anche alle amministrative... A prima vista, può sembrare che le elezioni abbiano modificato a fondo il “quadro politico” e che il peggio, per i lavoratori, sia finalmente alle spalle. Ma le cose stanno davvero così? Noi pensiamo di no, per due ragioni. La prima ragione è che, nel paese reale... (continua) |
(SU - UP)
Sul movimento di lotta in Francia contro il CPE Da circa un mese la Francia intera, dalla sempreviva Parigi alle sonnolenti province, è scossa da un moto di protesta che ha coinvolto centinaia di migliaia di studenti universitari e liceali e ha raccolto –il 28 marzo e prima- la solidarietà attiva di centinaia di migliaia di lavoratori. E’ un moto di protesta imponente, e finora in continua ascesa, che può trovarsi tra breve, però, dinanzi al suo momento della verità, se il governo de Villepin non ritirerà il CPE, la miccia che ha acceso la lotta. Solidali con esso senza se e senza ma, senza accettare cioè in alcun modo la distinzione tra i manifestanti buoni perché educati e legalitari e i casseurs, cioè i più marginali, cattivi da abbandonare alla propria sorte (bastonate e carcere in stile Sarkozy), proviamo qui a ragionare molto schematicamente sul suo significato, sulle sue radici e sulle sue prospettive, cioè sulle nostre stesse prospettive, poiché le “questioni” sollevate da questo moto di protesta sono di carattere generale... (continua)
Sulla situazione sociale e politica francese si vedano anche
|
Con i lavoratori immigrati in lotta negli Stati Uniti contro la legge razzista in discussione al Congresso
"Nationwide General Immigrant Strike!" Per il 1° maggio 2006 convocato lo sciopero generale dei lavoratori immigrati negli Usa La Marcha degli immigrati di Los Angeles del 27 marzo 2006 Dal sito http://la.indymedia.org e dal sito http://www.immigrantsolidarity.org/ cronache e documenti della manifestazione di Los Angeles con foto, filmati e interviste "L'America lacerata dal filo spinato" (Portelli, il manifesto, 30 marzo 2006) Il commento di "Answer" sulle manifestazioni contro la legge anti-immigrati
Altri articoli di documentazione sulla situazione sociale interna agli Usa Dalla manifestazione di Chicago del 18 marzo 2006 contro la guerra e la precarietà Dagli Usa appello contro la guerra all'Iran L'intervista sulla Wal Mart a Nelson Lichtenstein (il manifesto, 29 marzo 2006
Gli articoli sugli Stati Uniti degli ultimi numeri del "che fare" Che fare n. 65 (gennaio 2006): Con l'America in marcia al grido di "Via i criminali che ci governano!" Che fare n. 64 (marzo 2005): Elezioni Usa. La classe lavoratrice non è irregimentata dietro la politica di Bush. Che fare n. 63 ( giugno 2004): Il nemico per Bush è anche in casa. |
(SU - UP)
È uscito il supplemento del n. 65 sulle elezioni politiche italiane del 9-10 aprile 2006
Battere Berlusconi, certo! Ma possiamo consegnare le nostre aspettative di cambiamento nelle mani di Prodi?
Cominciamo con l’ovvio. Noi comunisti del Che fare siamo con quanti vogliono liberarsi di Berlusconi. Con gli operai e i lavoratori "fissi" che hanno visto il binomio governo-Confindustria attaccare su tutti i fronti: articolo 18, pensioni, salari, orari, flessibilità, contratti nazionali, ecc. Con i lavoratori precari che con la legge 30 e con altre misure hanno visto ridursi ancor più al lumicino le speranze di poter un giorno accedere ad un’occupazione "stabile e sicura". Con quanti hanno ... (continua)
Sommario del supplemento-elezioni 2006 Cosa promette Prodi, e cosa possiamo aspettarci realisticamente dal suo governo (pp. 2-3) Da che parte sta la Confindustria? Banale: dalla parte dei padroni (p. 3) Un'alternativa di classe è possibile, ma va perseguita da subito e in modo coerente (pp. 4-5) Promemoria. Dagli "assaggi" dei governi di centro-sinistra del 1996-2001 agli affondi del Berlusconi 2001-2006 (p. 6) Lettera. Un militante di Rifondazione e la crisi del suo partito (p. 6)
È uscito il n. 65 (dicembre 2005-gennaio 2006) del "che fare": i fatti e i temi di questo numero,
|
(SU - UP)
L'imperialismo soffia sul fuoco della jugoslavizzazione dell'Iraq: un articolo di S. Chiarini
Non c’è bisogno di spendere parole su ciò che pensiamo di Calderoni e consimili, viste le leggi in materia di diffamazione. Qualcosa di essenziale va invece detto sulla vicenda delle vignette da lui esibite sulla sua padanissima t-shirt. Il senso comune che circola è che... (continua)
Le questioni sollevate dalla vicenda delle vignette oltraggiose del Profeta e dell’Islam, vicenda in gestazione da più di quattro mesi, si pongono e sono utilizzate dentro al più generale scontro in atto fra l’imperialismo occidentale e le accanite resistenze che ad esso oppone il mondo islamico. Sono un episodio... (continua) |
La morte di Milosevic si inscrive nell’attacco pluridecennale condotto dai governi europei e statunitense contro le popolazioni della “ex”-Jugoslavia. Un attacco approfonditosi negli anni ’80 con le pressioni sulla Repubblica Federativa perché aprisse i suoi territori al libero corso dei capitali e degli interessi occidentali, lanciati nella marcia di penetrazione verso l’Est e la Russia. Proseguito, poi, con le cure di austerità imposte dal Fondo Monetario Internazionale, che stesero al tappeto la fragile e disequilibrata economia della “ex”-Jugoslavia, spargendo i semi della divisione. Che ha completato la sua "opera umanitaria” fomentando la disintegrazione dell’unità statuale con le secessioni a catena di Slovenia, Croazia, Bosnia, Macedonia e Kossovo e con i bombardamenti su Belgrado e la Serbia (continua). Sull'aggressione imperialista alla Jugoslavia e sulla lotta contro di essa si vedano nell'archivio del nostro sito i numeri speciali del "che fare" dell'aprile-maggio 1999 (n. 49) e del giugno-luglio 1999 (n. 50) ed, inoltre, il nostro libro "Jugoslavia: una guerra del capitale". |
(SU - UP)
Il volantino diffuso dalla nostra organizzazione alla manifestazione contro l'attacco alla 194 di Milano del 14 gennaio 2006 |
Nei movimenti per la pace degli Usa e di Israele si comincia a vedere che dall'altra parte, in Palestina e in Iraq, non c'è il "nemico"... Cindy Sheehan, intervista rilasciata a l'Unità (14 gennaio 2006) Sull'aggressione imperialista ai popoli e agli sfruttati del mondo musulmano e sulla battaglia politica per la costituzione di un fronte di lotta unitario tra le resistenze in Palestina e in Iraq (e nel resto del Sud del mondo) e i proletari dell'Occidente si vedano gli articoli pubblicati nel numero 65 del nostro giornale "che fare".
|
È uscito il n. 65 (dicembre 2005-gennaio 2006) del "che fare": i fatti e i temi di questo numero
|
La civiltà italiana s'irraggia nel mondo... Bulgaria: due operaie uccise dal superlavoro
|
(SU - UP)
|
Il volantino diffuso dalla nostra organizzazione alla manifestazione anti-tav di Torino del 17 dicembre 2005
È uscito il n. 65 (dicembre 2005-gennaio 2006) del "che fare": i fatti e i temi di questo numero
|
(SU - UP)
La lotta per il contratto metalmeccanici vanno unificate e radicalizzate!
Il nostro volantino all'assemblea nazionale dei delegati metalmeccanici dell'11 novembre 2005
|
A Parigi brucia il mito dell’integrazione La rivolta delle periferie parigine, divampata a fine ottobre in seguito alla morte di due giovani immigrati inseguiti dalla polizia, occupa da giorni le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. La cronaca degli avvenimenti è dunque abbastanza nota. In queste righe proviamo a trarre un primo breve bilancio dai fatti “francesi”... (continua)
|
L'indirizzo da cui è possibile scaricare il servizio Rai
sul bombardamento terroristico degli occupanti occidentali contro Falluja:
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchiesta/default_02112005.asp
Il nostro volantino alla marcia della pace Perugia-Assisi dell'11 settembre 2005
|
Dalle e sulle manifestazioni del
24-26 settembre negli Stati Uniti per il ritiro delle truppe
statunitensi dall'Iraq
All'indirizzo "http://www.indybay.org" è possibile scaricare filmati, fotografie e cronache delle manifestazioni. La cronaca del Washington Post sulla manifestazione di Washington e l'intervento finale di Cindy Sheeman La manifestazione di Seattle
|
(SU - UP)
(La nostra presa di posizione del 12 luglio 2005)
Intanto, la guerra infinita dei governi capitalisti d'Occidente continua anche contro il fronte interno, contro gli stessi lavoratori occidentali:
|
Dagli Stati Uniti Riportiamo alcuni interventi dagli Stati Uniti, dopo Katrina e in preparazione delle manifestazioni del 24 settembre 2005 contro gli "uragani interni ed esterni" che la finanza e lo Stato stellestrisce (i pilastri del capitalismo internazionale) stanno rovesciando sugli sfruttati del mondo musulmano e sugli sfruttati degli Stati Uniti L'appello di Answer di convocazione della giornata del 24_9_2005 Alcuni articoli da Znet sulle cause e gli effetti sociali e politici dell'uragano Katrina: L'intervento da New Orleans di un veterano del Black Panther e del Green Party Un marine scrive a www.militaryproject.org La Casa Bianca rifiuta l'aiuto offerto da Cuba e dal Venezuela. Il rapporto di Answer da New Orleans
Dopo i referendum francese e olandese sulla costituzione europea:
Genova, quattro anni dopo Il bilancio del console dei portuali di Genova: un'intervista a Paride Batini |
(SU - UP)
L'imperialismo stringe l'assedio attorno all'Iran
Crescono in tutto il Medioriente (e oltre) i preparativi dell’aggressione che l’imperialismo, Stati Uniti in testa, intende portare all’Iran. I diktat inviati via Libano contro la Siria, gli ami lanciati alla direzione del movimento degli Hezbollah, il piano di Tel Aviv di “ritiro” da Gaza, gli abboccamenti effettuati dalle forze di occupazione dell’Iraq verso i settori baathisti della resistenza, l’apertura dell’oleodotto Baku-Ceyhan bypassante il territorio russo, gli incoraggiamenti all'Egitto e all'Arabia Saudita affinché ritocchino il proprio tasso di democraticità con un po' di lifting, persino il viaggio a Washington dei dirigenti del "lontano" Vietnam ... sono le ultime mosse con cui le centrali imperialiste stanno tentando di isolare l’Iran dagli stati e dalle masse lavoratrici dell’area per costringerlo a capitolare attraverso il cavallo di troia degli strati borghesi filo-occidentali iraniani oppure con la guerra aperta. A dettarle non è la cattiveria di qualche governante. È il corso del capitalismo mondiale, l'aggravamento della sua crisi storica, l’esigenza dei grandi poteri imperialisti di fare i conti con la Cina e con chi, l’Iran, minaccia nel mondo islamico di far blocco con la Cina, di offrirle le sue risorse petrolifere, di favorire l’innesco nell’area di uno scontro di classe con le potenze neo-coloniali dell’Occidente di cui diventino protagonisti i proletari e le masse diseredate. Ne abbiamo discusso tante volte in questi anni, da ultimo nell’articolo del numero 64 del giornale che fare. Ecco il senso guerrafondaio e neo-coloniale della ritrovata intesa di “pace” tra gli Stati Uniti e le potenze capitalistiche europee. In alcune di queste mosse le centrali imperialiste sono costrette a operare un compromesso con alcune delle organizzazioni attraverso le quali si esprime la resistenza antimperialista delle masse lavoratrici in Libano, in Palestina e in Iraq. L’obiettivo è quello di dare l'impressione agli sfruttati dell'area che nel Medioriente di Bush, Berlusconi, Chirac e Schroeder essi possano trovare una speranza così che i terroristi che siedono a Washington e nelle capitali europee possano costruire un cordone sanitario attorno all’Iran e piegarlo. E dopo, tornare a finire di regolare i conti con gli sfruttati della Palestina, dell'Egitto, dell'Iraq... Le borghesie dell’area, come già accaduto con Sistani in Iraq, hanno le loro ragioni di classe per aspettarsi dei ritorni da simili intese. I proletari e i diseredati hanno invece interesse a denunciarne la finalità e a sentirsi parte in causa nell’aggressione che si prepara contro gli sfruttati iraniani e contro l’Iran. Il nuovo capitolo della guerra infinita di Bush, di Blair, di Berlusconi, di Chirac e di Schroeder è rivolto, come i precedenti, anche contro i lavoratori dell’Occidente: esso marcia insieme all’incrudirsi dell’attacco capitalistico contro il proletariato delle metropoli. Ancora una volta la possibilità di opporsi a questa politica guerrafondaia e anti-proletaria sta nello sviluppo di un movimento di lotta comune tra i proletari occidentali, i lavoratori immigrati in Occidente e le masse lavoratrici del mondo islamico e dell’intero Sud ed Est del mondo. La tenacia della resistenza in Iraq, la pressione esercitata dagli sfruttati iraniani nelle recenti elezioni sia contro i piani imperialisti che contro la borghesia interna, l'attivismo e le lotte dei proletari latinoamericani, la crescente polarizzazione in corso negli Stati Uniti, gli umori proletari emersi nelle recenti elezioni in vari paesi europei mostrano che non mancano i coefficienti per la messa in campo di un simile movimento di lotta internazionale e internazionalista. Quello che va messa in campo è la presenza di un'organizzazione e di un programma comunisti ed internazionalisti in grado di favorire la tessitura di una rete di collegamento e di socializzazione delle lotte e l'affermazione in essa di un orientamento di classe.
|
La preparazione della guerra imperialista all'Iran avanza...
La guerra "esterna" dell'imperialismo impulsa e richiede la continuazione della sua guerra "interna". Per l'imperialismo, però, non tutto fila liscio come l'olio...
|
(SU - UP)
A proposito della liberazione del fascismo!
Nel 1896, dopo una lunga lotta, l’Etiopia riusciva a cacciare le truppe italiane dal suo suolo e a liberarsi dal giogo colonialista. Nel 1935 gli eserciti dell’Italia fascista occupavano nuovamente la terra etiopica: il duce tentava di portare a compimento la conquista coloniale che quaranta anni prima non era riuscita all’Italia liberale. L’occupazione italiana in Etiopia fu letteralmente brutale e questa fiera popolazione africana fu costretta a subire un regime di feroce sfruttamento e di autentico terrore. Il popolo etiopico però diede vita ad una lotta di resistenza che mise in perenne difficoltà economica e militare il governo di Mussolini contribuendo anche alla sua sconfitta nel secondo conflitto mondiale. Contro la resistenza etiopica l’esercito italiano impiegò tutti i mezzi classici del colonialismo: distruzione ed incendi di villaggi, esecuzioni in massa di civili, bombardamenti con i gas tossici per sterminare intere popolazioni. Nonostante tutto ciò la resistenza non fu mai completamente piegata... (continua)
|
(SU - UP)
Sulla manifestazione del 19 marzo contro la guerra!
"La nostra organizzazione si sente impegnata in prima persona per la manifestazione contro la guerra indetta internazionalmente, e quindi anche in Italia, per il 19 marzo e, pertanto, chiama i propri compagni e tutti coloro che siamo in grado di raggiungere con la nostra parola a parteciparvi attivamente in maniera comunista militante. Come OCI abbiamo partecipato ai lavori preparatori in vista dell'appello-piattaforma varato dalle varie realtà politiche organizzatrici e, nella discussione in merito a ciò, abbiamo costantemente e chiaramente fatte presenti le nostre specifiche posizioni, trovando anche accoglienza ad esse su questo o quel singolo punto (e non certo nel loro insieme). Coerentemente alla nostra impostazione di fondo, abbiamo aderito all'iniziativa, anche se, rispetto all’appello, teniamo a rimarcare la nostra impostazione complessiva del problema, come diremo subito..." (continua)
La nostra comunicazione al comitato promotore della manifestazione del 19 marzo 2005 a Roma
Il 19 marzo negli Stati Uniti: lo sciopero dei portuali di San Francisco
Il 19 marzo in Gran Bretagna: alcune foto all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2005/03/755346.php
Sulle elezioni in Iraq
But what’s all this about democracy and peace! The election in Iraq and the agreement in Palestine are announcemnents of new chapters in the “infinite war” of Bush and Berlusconi! The election in Iraq can summed up in one word: a farce. Taking place under the pointed rifles of the occupying forces, the voting did not and will not lead to “peace and democracy”, but will simply help Western imperialism to prepare new and more terrifying acts of aggression against the exploted peoples of the whole Middle East. The same goes for Israel’s policy of making..." Le elezioni in Iraq segnano l’apertura di un altro capitolo della “guerra infinita” dell’imperialismo ai popoli e agli sfruttati del mondo musulmano e dei continenti di colore, e un ulteriore giro di vite nella campagna per l’irregimentazione dei lavoratori occidentali dietro il carro militarista.
Una cronaca da Baghdad: i sentimenti degli iracheni in fila ai distributori di benzina in un articolo di Stefano Chiarini
Per gli amanti della democrazia, un’informazione non irregimentata agli interessi imperialisti è veleno, solo veleno.
Sami Ramadami: No amount of spin can conceal Iraqis' hostility to US occupation
Dahr Jamail: What They're Not Telling You About the "Election"
|
È uscito il n. 64 (marzo-aprile 2005)
La guerra capitalistica contro i lavoratori in Occidente Uno dei volantini distribuiti in occasione dello sciopero generale dell'industria in Italia del 15 aprile 2005 Controllo elettronico dei lavoratori a Mediaset Carica della polizia contro i lavoratori della Fiat di Pomigliano riuniti in un'assemblea indetta dallo Slai Cobas Aggressione contro il centro sociale Vittoria di Milano Dall'Est europeo
|
(SU - UP)
Contro la guerra infinita dell'Occidente capitalistico ai popoli e agli sfruttati del mondo islamico e del Sud del mondo!
Dall'Iraq, un messaggio dalla resistenza irachena al movimento contro la guerra dell'Occidente: "Oggi ci rivolgiamo nuovamente a voi. Non abbiamo bisogno di armi, o combattenti, non ci mancano. Vi chiediamo di formare un fronte mondiale contro la guerra e le sanzioni... segue" Dalla Palestina, ebrei contro lo stato d'Israele Dagli Stati Uniti:
Intanto, la guerra dei capitalisti e dei governi occidentali va avanti anche sul fronte interno: anche nel paese del capitalismo dal volto umano, in Germania...
|
Costa d'Avorio: l'Iraq di Chirac. A proposito del "pacifismo" dell'imperialismo francese!
un'assemblea delle lavoratrici immigrate
Il maremoto nell’oceano Indiano: Un disastro naturale o un crimine del capitalismo?
Dall'Est europeo Sciopero alla Skoda in Cechia Dopo l'Ucraina, nel mirino anche la Moldova I padroni (occidentali) della Romania ordinano di tenere in carcere il minatore Miron Cozma Ucraina, Jugoslavia atto secondo
Una lettera dal carcere di Biella
|
Riportiamo alcuni articoli scaricati dal sito Znet sullo "tsunami" che potrebbe scatenarsi nell'economia capitalistica internazionale con epicentro negli Stati Uniti: che i lavoratori attivino per tempo una rete di rilevazione e di coordinamento internazionale per la protezione dei loro interessi di classe!
(SU - UP)
Contro la guerra infinita dell'Occidente capitalistico ai popoli e agli sfruttati del mondo islamico e del Sud del mondo! "Il popolo del mondo è come due tribù nel deserto, una tribù vive in un paese con un pozzo, l'altra in un paese senza pozzo. La tribù con il pozzo vuole la pace, l'altra non vuole la pace, vuole l'acqua! La tribù senza pozzo forse è meno civilizzata, non ha una parola per dire pace, ma ne ha una per dire sete che, data la situazione, è più o meno la stessa cosa. Il Comitato per la Pace nel paese con il pozzo, è buono, saggio, gente bella che non ha sete, perciò ha tempo ed energia per il comitato. La gente con il pozzo parla molto di premi per la pace... " Lars von Trier, 10 marzo 2004”
|
(SU - UP)
Solidarietà con i lavoratori rumeni aggrediti dalle forze di polizia a Guidonia: il nostro volantino.
La
"guerra infinita" / La lotta contro la "guerra infinita"
Dopo la battaglia di Najaf Gli effetti dell'uranio impoverito sulla popolazione irachena, da un articolo di Al-Jazeera
Dall'Africa Nella guerra infinita per il petrolio, ora tocca all'Africa.
Sul rapimento delle volontarie di "Un ponte per...": cosa vuol dire dare la priorità, per davvero, alla vita umana Dal "diario" di Baldoni La nuova riforma della leva Il compito "umanitario" della missione italiana a Nassiriya Elettrodi, psichiatria e irregimentazione sociale
Dagli Stati Uniti Genitori di marines contro Bush Le iniziative contro la guerra negli Usa: il nemico è in casa nostra! La cronaca della Washington Post della marcia dei lavoratori di Washington di domenica 17 ottobre 2004 Riceviamo e pubblichiamo dagli Stati Uniti una riflessione politica sulla marcia di Washington del 17 ottobre 2004
|
Proletari e capitalisti nella nuova Europa, dentro e fuori l'Ue Alcuni episodi di "cronaca" Un nostro volantino diffuso nelle manifestazioni per lo sciopero generale del 30 novembre 2004
Pur con condizioni disegualissime, i lavoratori immigrati e i lavoratori italiani sono sulla stessa barca:
A fianco delle iniziative di lotta dei lavoratori immigrati! La strage degli immigrati nel Mediterraneo: continua la guerra del governo e delle istituzioni statali italiane contro gli immigrati
Il manifesto pluri-lingue di convocazione della manifestazione del 26 settembre 2004 contro la legge Bossi-Fini e per il permesso di soggiorno per tutti
Il volantino diffuso dalla nostra organizzazione per la preparazione della manifestazione del 26 ottobre
Un documento del Comitato Immigrati in Italia
Dagli Usa una corrispondenza sulla condizione e sulla mobilitazione degli immigrati che lavorano nei campi del Nord Caroline |
Anche in Francia e Germania le aziende e i governi tornano ad imporre leggi e accordi che prevedono l'allungamento dell'orario di lavoro. Una nuova conferma della pretesa "diversità" del modello sociale europeo da quello statunitense. Un'analisi delle caratteristiche di questo nuovo affondo del capitalismo. |
I licenziamenti all'Alitalia non sono inesorabili per i lavoratori: un nostro volantino
|
(SU - UP)
Qual è il significato dei risultati usciti dalle urne? Come si è posizionata la classe lavoratrice? Quali indicazioni emergono per la lotta contro l'aggressione imperialista all'Iraq, alla Palestina (e al resto del Sud del Mondo) e per quella per la difesa delle condizioni proletarie in Italia e Europa?
|
Ostia
(Roma): due padroni edili aggrediscono a sprangate e assassinano un
lavoratore polacco.
Un attacco gravissimo ai lavoratori immigrati e a tutti i lavoratori.
|
Dopo l'accordo sindacale al call center
dell'Atesia di Roma
Un accordo che stabilizza la precarietà!
|
|
È uscito il n. 63 del giornale "che fare" (giugno 2004) Il magnifico lavoro da compiere
Unire le forze dei lavoratori e degli oppressi occidentali, arabo-islamici e di tutto il Sud e l’Est del mondo Contro l’occupazione dell’Iraq, anche se consacrata da una nuova risoluzione Onu e con la presenza di truppe europee e arabe; Contro le politiche “sorelle” di Bush-Berlusconi e dei loro “oppositori” Prodi-Kerry, l’una e l’altra rivolte a mettere sotto torchio i lavoratori occidentali e a schiavizzare gli immigrati e i popoli “di colore” sotto il tallone di ferro della finanza e delle multinazionali; Per porre fine alla concorrenza ed alle guerre tra proletari, ad un sistema capitalistico internazionale arrivato al suo capolinea storico!
Sommario La prima pagina (formato PDF)
L'ultima pagina (in arabo e in inglese)
|
(SU - UP)
Sulla lotta anti-imperialista in America Latina
Dall'Argentinazo del 2001 fino alla sollevazione boliviana della fine del 2003, l'America Latina è scossa dalla lotta anti-imperialista delle masse lavoratrici e diseredate. Su questa resistenza, sui suoi punti di forza, sulle difficoltà che ne frenano la maturazione, sulle sue prospettive, presentiamo un documento dal titolo "Crisi continentale e alternative radicale" di Ernesto Herrera e Charles-André Udry. Il testo ha il merito di inserire la lotta delle masse lavoratrici latinoamericane nel quadro dello scontro di classe a scala mondiale e di indicare i nodi con cui è chiamata a confrontarsi la loro azione e quella dei militanti proletari e comunisti per una soluzione che vada alla radice delle emer-genze sociali, economiche e ambientali del continente latinoamericano. |
Via le truppe italiane e occidentali dall'Iraq e dall'Afghanistan!
Via il governo Berlusconi! La sua guerra "esterna" è tutt’uno con la sua guerra "interna" contro i lavoratori d’Italia.
No alla crociata contro gli immigrati! Sostegno incondizionato alla resistenza delle masse lavoratrici irachene contro l'occupazione occidentale!
dal "che fare" n. 62
|
(SU - UP)
Incredibile ma vero. Il nostro sito imputato di anti-semitismo e di razzismo. L’accusa arriva dall’ “Osservatorio contro il razzismo e la xenofobia” di Vienna. |
All'inizio di aprile il governo italiano ha compiuto due nuove operazioni repressive in relazione alla politica di prevenzione del cosiddetto "terrorismo internazionale". È interesse dei lavoratori e dei veri amanti della pace di denunciare queste operazioni. Ne spieghiamo le ragioni nel nostro comunicato.
|
(SU - UP)
Dopo aver "riformato" il mercato del lavoro, il sistema pensionistico, la normativa per gli immigrati e la scuola... Dopo aver guidato il taglio del potere di acquisto dei salari... ...il governo Berlusconi vuole mettere le mani sull'orario di lavoro.
|
(SU - UP)
È uscito il n. 62 (dicembre 2003-gennaio 2004) del giornale che fare. Il numero contiene un supplemento sul caso Parmalat.
Sommario e prima pagina (formato pdf) Può essere acquistato nelle principali librerie oppure direttamente richiesto nelle nostre sedi. The editorial in Arabic (formato pdf) and in English |
|
(SU - UP)
|
|
La guerra "esterna"
Dall'Iraq occupato la voce e le lotte dei lavoratori
Sull'Iraq occupato la mannaia del debito estero
Due parole sui fatti di Nassiriya
Il 6 dicembre le truppe di occupazione occidentali hanno devastato i locali dei sindacati iracheni e arrestato 8 esponenti dell'organizzazione sindacale irachena. La "costruzione della democrazia" in Iraq comincia con il divieto della costituzione dei sindacati e va avanti con la demolizione dei primi nuclei già costituiti di sindacato.
Federazione Irachena dei Sindacati
La risposta della Federazione Irachena dei Sindacati al comunicato dell'IFTU Bureau Executive
del 4 novembre un articolo di Tariq Ali
|
La guerra "interna"
La manifestazione di Roma dei lavoratori immigrati del 31 gennaio: una nostra
Scandalo Parmalat e lavoratori del trasporto in lotta: chi sono i veri parassiti?
Carovita, precarietà, pensioni, guerre… ragioniamoci su.
Le lotte dei lavoratori dei trasporti
Una nostra presa di posizione sulla vertenza degli auto-ferrotranvieri dopo il primo sciopero dei lavoratori Atm
Il volantino diffuso all'aeroporto di Fiumicino il 18 dicembre 2003 dopo lo sciopero dei lavoratori contro il piano di ristrutturazione aziendale
La contro-riforma psichiatrica
La proposta di legge n. 174 mira a sgretolare ciò che il movimento dei lavoratori riuscì a conquistare negli anni settanta in materia di intervento socio-sanitario sulla "malattia mentale".
16 dicembre, Roma: Aggressione, identificazione e 5 arresti contro un gruppo di giovani compagni "rei" di distribuire un volantino di solidarietà con i lavoratori dei trasporti.
19 settembre, Roma: Azione repressiva contro l'associazione dei lavoratori immigrati del Dhuumcatu
9 settembre, Monselice (Padova):
Ennesimo episodio di repressione democratica
|
Riprendiamo dal n. 12 della rivista "à l'encontre" e dal n. 2 della rivista "Carré Rouge" un nostro articolo su: Quali le vere cause dell'aggressione imperialista all'Iraq? Quali le prospettive per il futuro del capitalismo internazionale che tale aggressione annuncia? Quale la via con cui il proletariato internazionale potrà difendersi da questo corso militarista e catastrofico del capitalismo? Può insegnarci qualcosa il bilancio di ciò che avvenne nella prima e nella seconda guerra imperialista?
Il numero 12 della rivista "à l'éncontre" (www.alencontre.org) è interamente dedicato al tema "Une nouvelle situation internationale après la guerre contre l'Iraq". (SU - UP)
Otto marzo Dalla parte della donna
(SU - UP)
A proposito di foibe Destra e "sinistra" convergono anche su questo momento del "passato"... Perché? E con quale scopo politico futuro? Articoli dai precedenti numeri di "che fare" Dal n. 40 (sett.-ott. 1996): "Si riapre il capitolo foibe: è altro concime per il nazionalismo italiano e l'anti-comunismo" Dal n. 42 (mar-apr. 1997): "Foibe: 'Ancora tu...'" Dal n. 44 (sett.-ott. 1997): "Via Rasella, Fosse Ardeatine, Porzus... Ancora sul tema: o resistenza o rivoluzione" (SU - UP)
|
|
Dopo l'occupazione occidentale di Baghdad
Ma quale pace? Ma quale liberazione? Giù le mani dall’Iraq! Via le truppe occidentali dall’Iraq e dall’Oriente!
L'aggressione ai popoli del Medioriente Continuiamo, rafforziamo ed estendiamo la lotta contro la "guerra infinita" delle potenze del capitale!
Nonostante la fiera resistenza dei popoli iracheni, le forze armate anglo-americane hanno preso possesso di Baghdad. La chiamano liberazione. È in realtà l’occupazione neo-coloniale del paese. L’Italia vi sta partecipando in prima fila. Invierà un contingente militare nei prossimi giorni. Bush, Blair, Berlusconi vogliono schiavizzare gli iracheni, saccheggiarne il petrolio, e dall’Iraq preparare le prossime guerra in cantiere contro gli altri popoli della regione e dell’Oriente. L’occupazione dell’Iraq servirà anche per stringere le catene ai polsi dei lavoratori e dei giovani in Occidente. A partire dalla Baghdad presente in “casa nostra”, dai lavoratori immigrati.
Si preparano tempi durissimi per il proletariato internazionale.
Rilanciamo l’opposizione di lotta alla politica guerrafondaia di Bush, Blair e Berlusconi e alla variante (per ora pacifista) di questa politica portata avanti dall’Europa di Prodi, di Chirac e di Schroeder! No all’invio delle truppe italiane in Iraq! No all’occupazione neo-coloniale occidentale dell’Iraq e del Medioriente! Sostegno incondizionato alla resistenza del popolo e degli sfruttati iracheni e dell'intero Medioriente! No al razzismo! No al precariato! No al nuovo attacco alle pensioni! Per la ripresa della lotta e dell’organizzazione di difesa dei lavoratori e dei giovani! Per un fronte di lotta comune tra lavoratori occidentali, immigrati e sfruttati del resto del mondo! Per il comunismo internazionale!
Il nostro volantino alla manifestazione del 12 aprile a Roma
Due nostri volantini distribuiti dopo l'occupazione neo-coloniale dell'Iraq in alcune fabbriche e in alcuni mercati cittadini (SU - UP) |
|
Sostegno incondizionato alla resistenza del popolo iracheno e delle masse lavoratrici del mondo musulmano!
(Un nostro volantino in arabo distribuito durante la seconda settimana di guerra)
Kerbala (Iraq), 24 marzo 2003: festeggiamenti per l'Apache abbattuto da un contadino iracheno... (SU - UP) |
|
(marzo 2003) |
Dagli Usa, recensione del libro
Come non si arriva a fine mese
Un'inchiesta sui lavoratori poveri negli Usa, una finestra che aiuta a comprendere le ragioni "interne" dello sviluppo del movimento contro la guerra nel cuore della potenza statunitense
|
(SU - UP)
Pubblicato il n. 60
del che fare |
|
|
|
|
|
Giù le mani dal popolo irakeno |
|
Il metallo del disonore Richiedi alle nostre sedi il libro "Il metallo del disonore" sull'uso delle armi all'uranio impoverito da parte delle potenze capitalistiche occidentali nella prima guerra del Golfo e nella guerra nella "ex"-Jugoslavia, sui loro effetti sulle popolazioni aggredite e sui militari della coalizione imperialista. |
e dopo lo sciopero del 18 ottobre....? |
Pagina dedicata alla lotta del proletariato argentino |
Contro
l'aggressione |
(SU - UP)
I link che seguono sono relativi al precedente sito, per cui alcune pagine non hanno più i collegamenti, o fanno riferimento al precedente sito che è stato aggiornato con la nuova "home" e il nuovo "archivio". L'intero Che fare si trova nel nuovo archivio. Attualmente sono disponibili volantini precedenti al 2003 sui seguenti argomenti, :
(SU - UP)
Alla pagina
dell'Organizzazione
Comunista Internazionalista
(O.C.I.)
Texts in Arabic
Pagine marxiste
PER METTERSI IN CONTATTO |
(SU - UP) |
ABBONAMENTI A CHE FARE
|