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  12 dicembre 2014

  Volantino di presentazione della nostra assemblea di presentazione del n.81 del Che fare

 

No alla guerra tra lavoratori! No al razzismo!

Per l’unità tra proletari italiani ed immigrati contro i padroni e il governo Renzi!

 

I principali  responsabili delle continue aggressioni contro gli immigrati e delle dilaganti campagne razziste sono lo stato, le istituzioni e la grande stampa che da anni spingono affinché tra i lavoratori e tra i giovani proletari italiani si diffondano sentimenti di ostilità contro i lavoratori immigrati.

 

Vogliono che chi è disoccupato o rischia di diventarlo, chi abita in periferie senza servizi, chi si trova a vivere una giovinezza senza prospettive, non scarichi la sua sacrosanta rabbia contro i veri responsabili di questa situazione (e cioè le istituzioni statali e i re della borsa e dell'industria che le sorreggono) ma se la prenda contro un falso bersaglio: l’immigrato, se la prenda contro chi è spinto nella condizione di super-sfruttamento, ricatto e, talvolta, emarginazione proprio dalla politica dei capitalisti e dei loro servitori alla testa dello stato.

 

Ma far crescere il disprezzo e la diffidenza contro gli immigrati (soprattutto se islamici) serve anche per costruire un consenso popolare verso le guerre di oppressione e rapina che (in modo più o meno esplicito) l’Italia e le altre nazioni occidentali stanno conducendo dall’Afghanistan al Medio Oriente, passando per l’Ucraina e la Libia.

 

È questo il terreno coltivato ad arte in cui maturano sciagurati fatti come quelli di Tor Sapienza o come quelli di Torpignattara, dove a fine settembre il giovane pakistano Muhammad Shahzad Khan è stato ucciso a botte da un ragazzo italiano.

I padroni, le istituzioni e la grande stampa vogliono che nelle periferie e nei luoghi di lavoro si scateni e prenda piede una guerra fratricida tra proletari. Lavoratori italiani contro lavoratori immigrati, occupati contro disoccupati, giovani contro meno giovani, operai del Sud contro operai del Nord. Vogliono che i lavoratori si scannino l’un contro l’altro a pieno e unico vantaggio dei capitalisti. Il tutto proprio mentre il governo Renzi col “Jobs Act” sta dando alle aziende piena libertà di licenziare rendendo tutti i lavoratori più ricattabili e precari.

 

I proletari italiani o si difenderanno lottando insieme a quelli immigrati, o affonderanno assieme ad essi. Per questo la rabbia delle periferie non va calmata, non va sedata. Va raccolta e indirizzata nella giusta direzione. Contro i padroni, contro i capitalisti, contro i loro governi, contro le loro istituzioni statali. Cioè contro i veri responsabili delle mille miserie, delle mille paure, delle mille insicurezze che ogni giorno si è costretti a vivere.

Per discutere di tutto ciò:

Mercoledì 17 dicembre ore 18,30

Assemblea pubblica

e presentazione del n. 81 del “che fare”

presso la redazione romana del “che fare” - Via dei Reti 19/a (S. Lorenzo)

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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