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13 giugno 2012

Il nostro volantino sulla lotta e la repressione a Basiano

Le cariche contro gli immigrati di Basiano in lotta

sono rivolte contro tutti i lavoratori!

 Il mese scorso a Basiano (vicino Milano), nel totale e interessato silenzio di quasi tutti i mezzi di comunicazione, è avvenuto un grave episodio contro una lotta operaia.

L’Alma Group, azienda “cooperativa” di facchinaggio del polo logistico Gartico Scarl che rifornisce metà dei supermercati “Il Gigante” del Nord Italia,  ha inviato 90 lettere di licenziamento ai suoi lavoratori (in gran parte immigrati egiziani e pakistani di fede islamica), con decorrenza 20 giugno. Gli operai hanno reagito immediatamente scioperando e presidiando l’ingresso del luogo di lavoro.

 La mattina di lunedì 11 giugno si è presentato davanti al capannone un pullman con 50 “nuovi” operai che guadagnano 3,89 euro lordi l’ora, per sostituire i “vecchi” dipendenti Alma in sciopero che guadagnano 6,79 euro l’ora.

I lavoratori in presidio davanti ai cancelli si sono allora rivolti agli operai che scendevano dal pullman (anch’essi in buona parte immigrati), esortandoli fraternamente a non entrare nei capannoni. È stato proprio durante questo tentativo di fraternizzazione nei confronti degli operai della ditta concorrente, utilizzati come involontaria arma di ricatto, che è improvvisamente è partita una prima carica dei carabinieri. 

 I lavoratori, invece di fuggire in maniera sparpagliata, si sono seduti a terra per bloccare il passaggio. A questo punto i carabinieri hanno cominciato a colpire gli operai delle prime file. I lavoratori si sono difesi con fermezza, costringendo le forze dell’ordine a una momentanea ritirata.

Sono poi seguite altre pesanti cariche, al termine delle quali due immigrati si sono ritrovati con il femore rotto e un altro manifestante, colpito alla testa e all'addome, è finito in coma e ha dovuto ricorrere all'intervento dell'elisoccorso. Alla fine 19 lavoratori sono stati arrestati

Ecco cosa succede con il governo Monti! I lavoratori vanno mostrati ed esibiti pietisticamente sui giornali e in tv solo come singoli individui in difficoltà e disperati, ai quali allungare semmai un’elemosina se stanno zitti, buoni e isolati.

Ma fanno paura e vanno repressi duramente (nel silenzio degli organi di informazione) nel momento in cui si organizzano collettivamente per difendere il loro posto di lavoro e la loro dignità, e soprattutto quando, anziché scannarsi fra loro in una guerra suicida tra proletari, si rivolgono agli altri lavoratori con i quali sono messi in concorrenza per cercare di difendersi insieme.

 Le cariche di Basiano sono rivolte contro tutti i lavoratori immigrati e italiani. Contro quelli licenziati, quelli in cassa integrazione, quelli disoccupati, quelli “esodati” e quelli che, sotto il ricatto occupazionale,  nei luoghi di lavoro sono sempre più sfruttati. L’obiettivo di tali politiche è quello di scoraggiare i lavoratori ad organizzarsi e a far pesare con la lotta i propri diritti.

A questa aggressione occorre rispondere sostenendo in modo militante la lotta degli operai di Basiano e muovendo i primi passi per costruire l’unità di classe politica e organizzativa tra lavoratori italiani e immigrati, occupati e disoccupati, contro il governo e i padroni.

13 giugno 2012

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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