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9 settembre 2009

Pubblichiamo la  riflessione e le proposte di un lavoratore sulla repressione che ha colpito i lavoratori Atitech e la presa di posizione dei lavoratori della INNSE sulla repressione che ha colpito  8 lavoratori che il 2 agosto hanno partecipato alla manifestazione  a Milano (da http://www.osservatoriorepressione.org).

 

A fianco dei lavoratori Atitech


A seguito delle multe comminate ai lavoratori Atitech l'intimidazione  della prefettura ci costringe a qualche breve riflessione. La prima è che quello che stà succedendo è un'anticipo di quello che succederà a settembre quando con i primi   tagli al personale  incomincerà lo smantellamento di Atitech e per chi rimarrà ancora, chiederanno dolorose decurtazioni salariali. Ovviamente noi lavoratori non possiamo stare a guardare inermi il peggioramento delle nostre condizioni. Si tratta allora di trovare  strumenti di lotta egualmente idonei ed efficaci
per rispondere adeguatamente agli attacchi che ci vengono fatti. L'INNSE ed altre lotte  ci insegnano  che si può vincere. La lotta a mio avviso va condotta all'interno dell'azienda e nelle sedi istituzionali governo e regione. Se i lavoratori Atitech subiscono una delocalizzazione con l'annulamento dell'aeroporto di Capodichino le istituzioni  locali e nazionali devono farsi carico della loro ricollocazione. Va quindi cambiata l'impostazione che vede la nostra salvezza nel piano Lettieri. Il quale  non dimentichiamolo è uno dei fautori della chiusura di Capodichino per fare spazio alla speculazione edilizia con la costruzione di Napoli 2.
L'ALTRA  QUESTIONE IMPORTANTE PER FERMARE LE MULTE E' L'AUTODENUNCIA DI TUTTI I 650 LAVORATORI  ATITECH CHE DICHIARANDO DI ESSERE ANCHE LORO RESPOSABILI DEI BLOCCHI DEL MESE DI LUGLIO. QUESTO PRESA DI POSIZIONE   A MIO AVVISO SMINUIREBBE L'EFFETTO SANZIONARIO E LA PAURA  DELLE MULTE, CREEREBBE INOLTRE UN GRANDE PROBLEMA A CHI LE SOMMINISTRA  E  SAREBBE UN GRANDE  ATTO DI SOLIDARIETA'.

UN SALUTO un lavoratore

 

Milano: Provvedimenti repressivi agli operai dell'Innse

Stanno arrivando a diversi sostenitori della nostra lotta dei provvedimenti con multe da 2500 a 10.000 euro per il blocco della tangenziale avvenuto il giorno 2 agosto, il giorno in cui l'INNSE era presidiata da più di 300 poliziotti e Genta aveva iniziato a smontare il macchinario. Lo riteniamo un colpo basso contro una mobilitazione che, sostenendo l'iniziativa diretta degli operai, ha portato al risultato che tutti conosciamo. Come insieme abbiamo resistito allo smantellamento della fabbrica, assieme reagiremo a questa azione intimidatoria. Al presidio stiamo raccogliendo tutti i provvedimenti, fateli pervenire immediatamente. Stiamo preparando una grande assemblea pubblica per decidere le iniziative di risposta.

Gli operai della INNSE

(da http://www.osservatoriorepressione.org)

 

9 settembre 2009

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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