Milano: Provvedimenti repressivi agli operai dell'Innse
Gli operai della INNSE
A seguito delle multe comminate ai
lavoratori Atitech l'intimidazione della prefettura ci costringe a qualche
breve riflessione. La prima è che quello che stà succedendo è un'anticipo di
quello che succederà a settembre quando con i primi tagli al personale
incomincerà lo smantellamento di Atitech e per chi rimarrà ancora, chiederanno
dolorose decurtazioni salariali. Ovviamente noi lavoratori non possiamo stare a
guardare inermi il peggioramento delle nostre condizioni. Si tratta allora di
trovare strumenti di lotta egualmente idonei ed efficaci
per rispondere adeguatamente agli attacchi che ci vengono fatti. L'INNSE ed
altre lotte ci insegnano che si può vincere. La lotta a mio avviso va condotta
all'interno dell'azienda e nelle sedi istituzionali governo e regione. Se i
lavoratori Atitech subiscono una delocalizzazione con l'annulamento
dell'aeroporto di Capodichino le istituzioni locali e nazionali devono farsi
carico della loro ricollocazione. Va quindi cambiata l'impostazione che vede la
nostra salvezza nel piano Lettieri. Il quale non dimentichiamolo è uno dei
fautori della chiusura di Capodichino per fare spazio alla speculazione edilizia
con la costruzione di Napoli 2.
L'ALTRA QUESTIONE IMPORTANTE PER FERMARE LE MULTE E' L'AUTODENUNCIA DI TUTTI I
650 LAVORATORI ATITECH CHE DICHIARANDO DI ESSERE ANCHE LORO RESPOSABILI DEI
BLOCCHI DEL MESE DI LUGLIO. QUESTO PRESA DI POSIZIONE A MIO AVVISO SMINUIREBBE
L'EFFETTO SANZIONARIO E LA PAURA DELLE MULTE, CREEREBBE INOLTRE UN GRANDE
PROBLEMA A CHI LE SOMMINISTRA E SAREBBE UN GRANDE ATTO DI SOLIDARIETA'.
UN SALUTO un lavoratore
Milano: Provvedimenti repressivi agli operai dell'Innse
Gli operai della INNSE
9 settembre 2009
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA