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5 febbraio 2009

Pubblichiamo un appello di lavoratori inglesi del Comitato di sciopero improvviso LOR

Appello ai lavoratori italiani

Partecipate al nostro sciopero per salari e lavoro a condizioni sindacali

Volantino scritto da Keith Gibson (G.M.B Comitato di sciopero improvviso LOR).

John McEwan (Rsu foro nazionale) entrambe a titolo personale

L'Islanda, la Grecia, la Francia, la Lettonia... In tutta l'Europa i lavoratori scendono in per protestare contro i governi che hanno fatto arricchire i padroni e i banchieri mentre attaccano i nostri posti di lavoro, salari e pensioni. Finalmente i lavoratori britannici dicono "basta". La settimana scorsa il nostro sciopero si è esteso rapidamente, con azioni di di solidarietà in tutto il Paese, in 20 stabilimenti. Migliaia di lavoratori stanno scioperando malgrado le leggi antisindacali. Il governo è scosso. È l'ora di estendere lo sciopero per costringere il padronato e il governo ad accettare le nostre rivendicazioni.

LOTTIAMO PER DIFENDERE IL LAVORO - FERMARE LA "GARA AL RIBASSO"

Il padronato, i banchieri e il governo ci hanno messo nei guai dal punto di vista economico. Adesso vogliono che paghiamo noi la crisi, attaccando il nostro lavoro, il salario e le condizioni lavorative.

non se ne parla neanche!

Con questo sciopero vogliamo fermare la "gara al ribasso". Scioperiamo contro i padroni come quelli di Alstom e IREM, che rifiutano di assumere i lavoratori locali. Facciamo sciopero contro le leggi europee, che favoriscono il padronato e contro le decisioni giudiziarie che rendono legale lo sfruttamento della manodopera a basso costo per massimizzare i profitti dei padroni.     Questo sciopero punta a fermare i datori di lavoro che violano il nostro accordo nazionale (NAECI) e stanno cercando di dividere la nostra forza sindacale.

LO SCIOPERO NON È CONTRO I LAVORATORI STRANIERI                             La stampa e i media dicono che il nostro sciopero è contro i lavoratori stranieri. NON È VERO. Dobbiamo tutti spostarci per trovare lavoro. Molti fra noi abbiamo lavorato all'estero. Siamo anche noi lavoratori 'migranti'!                                                                                          Accettiamo i lavoratori stranieri, ma non accettiamo che questi siano sfruttati con condizioni lavorative peggiori che le nostre (né che siano spinti in branco in pullman come animali o alloggi in chiatte) e che siano strumentalizzati dai datori di lavoro per scalzare i nostri accordi nazionali e la nostra forza sindacale.

L'obiettivo non è "lavoro inglese ai lavoratori inglesi" ma:                                                LAVORO A CONDIZIONI SINDACALI PER TUTTI I LAVORATORI

COSA VOGLIAMO?                                                                                                                         - Dire no alle azioni disciplinari contro i lavoratori che hanno scioperato per solidarietà   - Estendere a tutti i lavoratori nel Regno Unito la tutela dell'accordo nazionale (NAECI)                                                                                                                                 - Registrare i disoccupati e gli iscritti alle sezioni locali del sindacato, sotto il controllo dei sindacati, con graduatorie di avviamento al lavoro                                                        - Investimenti da parte del governo e dei datori di lavoro nella formazione e nell'apprendistato per la nuova generazione di lavoratori dell'edilizia: un futuro per i giovani                                                                                                                                    - La sindacalizzazione di tutti i lavoratori immigrati                                                              - Sostegno sindacale agli immigrati, inclusi gli interpreti, e accesso alla consulenza per promuovere l'integrazione attiva nel sindacato

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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