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Liberi dal fascismo! Il contributo dell’Etiopia
Nel 1896, dopo una lunga lotta, l’Etiopia riusciva a cacciare le truppe italiane dal suo suolo e a liberarsi dal giogo colonialista. Nel 1935 gli eserciti dell’Italia fascista occupavano nuovamente la terra etiopica: il duce tentava di portare a compimento la conquista coloniale che quaranta anni prima non era riuscita all’Italia liberale. L’occupazione italiana in Etiopia fu letteralmente brutale e questa fiera popolazione africana fu costretta a subire un regime di feroce sfruttamento e di autentico terrore. Il popolo etiopico però diede vita ad una lotta di resistenza che mise in perenne difficoltà economica e militare il governo di Mussolini contribuendo anche alla sua sconfitta nel secondo conflitto mondiale. Contro la resistenza etiopica l’esercito italiano impiegò tutti i mezzi classici del colonialismo: distruzione ed incendi di villaggi, esecuzioni in massa di civili, bombardamenti con i gas tossici per sterminare intere popolazioni. Nonostante tutto ciò la resistenza non fu mai completamente piegata. Nel 1941 con l’entrata delle truppe inglesi ad Adissa Beba (in realtà si trattava di soldati sud africani) finiva l’occupazione italiana. Da allora sono trascorsi più di 60 anni e in questo periodo si è fatto (e si sta facendo) di tutto per stendere un lenzuolo di silenzio sulle atrocità subite dal popolo etiope e sulla sua lotta. Questo silenzio è stato voluto ed ha fatto comodo tanto alle potenze vincitrici, quanto a quelle sconfitte nella seconda guerra mondiale. · Ha fatto comodo agli angloamericani il cui vero obiettivo non era certo quello di liberare il popolo etiopico, ma quello di sostituire il proprio dominio a quello italiano. · Ha fatto comodo all’Italia democratica che da decenni sta provando a rilanciare una propria politica di “potenza” in Africa e che ambisce a mascherare le sue intenzioni presentandosi come la nazione occidentale dalla “faccia buona e pulita”. Noi invece, come “Comitato promotore per la memoria del sacrificio e della lotta del popolo etiope contro l’aggressione dell’ Italia fascista”, riteniamo che debba essere data piena pubblicità a quanto accadde in Etiopia. Pensiamo che fare luce sulla barbarie del colonialismo italiano e sulla lotta del popolo etiopico sia indispensabile per affermare la verità storica. Ma pensiamo pure che tutto ciò possa essere utile per diffondere la necessità di battersi contro le moderne politiche neocoloniali che hanno visto e vedono gli eserciti occidentali (quello italiano incluso) bombardare paesi come la “ex”-Jugoslavia o occupare paesi come l’Iraq e che, oggi come ieri, nascondono o calunniano la resistenza di questi popoli. Per tutti questi motivi stiamo avviando una campagna affinché venga collocato nei pressi dell’ex sito della stele di Aksum un monumento ed una targa che ricordi l’olocausto e la lotta del popolo etiope e siamo intenzionati a proporre al più presto una assemblea pubblica sulla questione etiopica. Comitato Promotore per la Memoria del Sacrificio e della Lotta del Popolo Etiopecontro l’aggressione dell’Italia fascista
Per contatti: ethiopianexodus@yahoo.it www.exodus.3000.it cell. 338/9789973 Ciclinprop. Roma 25/5/05 via N. Bixio ,12
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Organizzazione Comunista Internazionalista |
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