IMPERIALISMO ASSASSINO!

Otto anni fa l'imperialismo occidentale (USA, Israele, Europa) colpiva a morte l'Iraq. Perché? Perché esso si ribellava al dominio imperialista sul Golfo, perché mostrava che il Kuwait era una terra libera e indipendente, una terra araba, solo di nome e invece era solo una colonia degli USA e dei suoi compari per dividere e rapinare il mondo arabo.
Negli anni successivi questo stesso imperialismo ha condannato con l'embargo alla fame ed alla morte centinaia di migliaia di iracheni chiedendo in cambio di un pezzo di pane e di qualche medicina la testa di Saddam. Ma cosa voleva dire per l'imperialismo la fine di Saddam? Non la fine di una dittatura e l'inizio di una "vera democrazia", ma la resa dell'Iraq agli interessi e agli ordini dell'imperialismo.
I popoli iracheni non si sono piegati al ricatto.
Per questo oggi l'imperialismo torna a colpire un paese ridotto alla fame e privo di armi efficaci di resistenza.
Questo attacco viene qualche ora dopo che Clinton è andato in Israele ad assicurare i suoi complici e a dare un altro schiaffo alle masse oppresse palestinesi. Egli ha detto chiaramente: lo stato "indipendente" palestinese sarà riconosciuto solo se si piegherà a fare il poliziotto per conto dell'imperialismo contro le sue stesse popolazioni e, anche in questo caso, dentro confini ridotti e sotto controllo USA-Israele.
Di fronte a questa operazione criminale qualche stato e qualche forza politica europee dicono di non essere del tutto d'accordo perché gli USA non devono agire da soli per i propri interessi. Invocano l'ONU al posto dell'azione solo USA. Ma questa è semplice ipocrisia: vuol dire che l'Europa vuole la sua parte nel mondo arabo in concorrenza con gli USA, non che l'Europa difenda la causa degli oppressi. L'ONU è solo uno strumento di oppressione dell'imperialismo nei confronti delle masse oppresse; è solo il luogo dove i vari imperialismi decidono chi e come deve spartirsi la torta. Non possiamo e non dobbiamo nutrire alcuna fiducia verso l'Europa e l'ONU se vogliamo difendere la causa degli oppressi!
In Italia molte forze criticano gli USA, ma solo per questo. Gli immigrati sanno benissimo cosa è l'imperialismo italiano: un padrone che li vuole schiavi senza diritti al servizio dello sfruttamento del proprio capitale e sempre sotto controllo delle sue polizie e dei suoi giudici.
Per questo la causa dei popoli iracheni è la causa di tutti voi, di tutti gli sfruttati. Non potrete liberarvi dall'imperialismo se non lottando a fianco di essi contro il nemico comune.
Noi, comunisti internazionalisti, vi diciamo: la nostra lotta è la vostra lotta, la lotta degli sfruttati di qui e di tutto il mondo; dobbiamo organizzare assieme questa lotta, costruire assieme un partito che la porti avanti.
Per noi, comunisti internazionalisti, il nemico principale sta qui, in casa nostra, è la nostra borghesia, il nostro imperialismo. I nostri fratelli di battaglia siete voi, con voi vogliamo organizzarci e lottare.
La nostra organizzazione non è "italiana", ma è l'organizzazione di tutti gli sfruttati, la vostra organizzazione in primo luogo.
L'imperialismo, in questi anni, ha distrutto la Jugoslavia e l'ha messa sotto suo controllo economico e militare; ha occupato economicamente e militarmente l'Albania; ha sottoposto al proprio comando paesi interi dell'Est europeo; ha sostenuto i massacratori turchi contro il popolo curdo; ha ridotto Arafat ad un proprio agente contro il suo stesso popolo; ha affamato masse sterminate dell'Asia e dell'Africa con le sue borse e le sue cannoniere.
Insieme dobbiamo lottare contro questo assassinio. Nessun paese, nessun popolo potrà difendersi da sé, solo unendo la forza di tutti gli oppressi contro l'imperialismo in nome di un vero socialismo mondiale capace di spezzare le radici dello sfruttamento.
Gli immigrati devono organizzarsi tra loro, ma devono anche organizzarsi qui assieme a noi per mettere assieme le proprie forze e quelle del proletariato italiano. Sappiamo bene che il proletariato italiano è spesso sordo alle vostre esigenze e talora ostile ad esse. Il benessere imperialista costruito sulle spalle del mondo oppresso ha permesso al capitalismo, in passato, di fare qualche "regalo" ad esso e questo lo ha fatto stare a lungo zitto ed ubbidiente. Ma esso resta una classe sfruttata e i suoi interessi sono e saranno sempre più i vostri, perché l'imperialismo attuale è costretto oggi a strappargli, giorno dopo giorno, ogni precedente "garanzia", ogni precedente "privilegio". La borghesia gli dice: gli immigrati sono estranei, sono vostri concorrenti, vostri nemici. Molti possono ancora crederlo, ma le bastonate ricevute faranno capire a tutti che chi adopera il bastone è il capitalismo, non l'immigrato; che proletari italiani ed immigrati sono fratelli di classe ed hanno un solo nemico.
Noi lavoriamo in ogni situazione per lottare contro questi pregiudizi e chiamiamo voi a farlo assieme a noi.
Se ci organizziamo assieme, se mostriamo assieme le nostre facce, se lottiamo assieme conquisteremo una forza invincibile. Ci vogliono pazienza e sacrifici, ma senza pazienza e sacrifici resteremmo schiavi, e noi vogliamo invece essere liberi, essere uomini, essere compagni.
Solo noi possiamo aiutare noi stessi. Voi avete chi vi offre qui qualche carità, ma in cambio vi chiedono di restare zitti ed ubbidienti. di restare schiavi. E chiedono la stessa cosa ai nostri proletari tenendoli lontani ed ostili a voi. Non vogliamo questa carità che è come l'osso per il cane. Non deve esistere nessun ghetto per gli immigrati che li tenga separati dai loro fratelli di classe di qui.
Noi vi chiediamo di far sentire attraverso noi la vostra voce.
Lo potete fare scrivendo alla nostra stampa su tutti i vostri problemi, così noi li conosceremo e li faremo conoscere meglio.
Ma soprattutto lo potete fare mettendovi direttamente in contatto con noi, parlandoci, lavorando assieme a noi per costruire una sola organizzazione di tutti gli sfruttati.
La sporca guerra USA-Inghilterra-Israele contro l'Iraq è la prima cosa che non deve passare senza una nostra risposta. In tutto il mondo sono in corso manifestazioni di lotta contro di essa, anche nelle metropoli imperialiste, anche negli stessi USA. E' un fatto che mostra che le forze per lottare assieme ci sono. E' importante ora che queste forze non restino separate e disperse.
Il crimine imperialista di oggi contro l'Iraq non è il primo e non sarà l'ultimo e voi vivete ogni giorno sulla vostra pelle la bestialità della dominazione imperialista che ha depredato i vostri paesi di origine e qui vi umilia e tiene schiavi. Il capitalismo ci prepara ben altri crimini: esso si avvia verso un nuovo macello mondiale di cui tutti noi proletari faremmo le spese.
Facciamo allora sentire la nostra voce subito assieme:

Giù le mani dell'imperialismo dall'Iraq!
Giù queste mani sporche dalla Jugoslavia, dall'Albania, dall'Africa, dall'Asia
Unità tra immigrati e proletari di qui!
Unità con gli sfruttati di tutto il mondo!
Morte all'imperialismo!
Viva il socialismo internazionale

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA
Leggete che fare

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