21 giugno 2024
Giustizia per Satnam Singh
La principale responsabilità del barbaro omicidio del bracciante indiano Satnam Singh è delle politiche razziste e discriminatorie che da decenni sono portate avanti dai governi italiani ed europei.
Politiche razziste che con il governo Meloni-Salvini hanno avuto e stanno avendo una forte e ulteriore accelerazione.
I principali obiettivi di queste politiche sono:
· far vivere gli immigrati in un clima di costante ricatto e terrore per costringerli ad accettare condizioni di super-sfruttamento e salari da fame a tutto vantaggio dei capitalisti, dei caporali e delle mafie;
· creare divisioni e contrapposizioni tra lavoratori italiani e immigrati, spingere a una guerra tra lavoratori italiani ed immigrati per indebolire entrambi a beneficio dei padroni, dei ricchi e dei possidenti;
· spargere il veleno razzista tra i lavoratori e i giovani italiani anche al fine di costruire un consenso popolare alle guerre di rapina e neo-coloniali che gli stati occidentali stanno portando direttamente o indirettamente contro il popolo palestinese e contro gli altri popoli del Sud del mondo.
Adesso di fronte alla tragica morte di Satnam Singh il presidente del consiglio Meloni, qualche altro uomo di governo e il sindaco di Latina (dello stesso partito del capo del governo) dicono di essere addolorati e di volere giustizia. Non bisogna credergli! Sono tutte bugie! Sono lacrime di coccodrillo che tra l’altro mirano a nascondere il fatto che le forze del centro-destra sono tra le principali seminatrici del clima di razzismo in cui è potuta maturare la tragedia avvenuta nei campi di Borgo Santa Maria.
Per ottenere vera giustizia per Satnam e per impedire che si possano ripetere simili crimini c’è una sola strada.
La strada dell’organizzazione comune dei lavoratori immigrati al di là della nazione di provenienza, della religione professata e dell’eventuale sigla sindacale di appartenenza.
La strada della lotta contro le politiche razziste del governo Meloni, contro i caporali e contro i loro protettori in guanti bianchi.
È una strada difficile, ma necessaria.
Come difficile, ma necessario è battersi per combattere ogni razzismo tra i lavoratori italiani e per preparare il terreno ad un reale e fraterno “avvicinamento” tra questi e i lavoratori immigrati.
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA