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che fare n. 88  dicembre 2020 - agosto 2021

I capitalisti, i vertici istituzionali,

le forze politiche europeiste e sovraniste (proni alle ragioni del profitto)

vogliono far leva sull’emergenza-covid,

da loro causata, per accelerare

la ristrutturazione digitale antiproletaria

di fabbriche, uffici e scuole.

 

 

La vittoria di Biden negli Stati Uniti (p. 30), l’annuncio della prossima immissione sul mercato di almeno tre vaccini anti-covid19, l’imminente varo del Recovery Fund dell’Unione Europea (pp. 3-5), la conversione del FMI e di altri squali della finanza internazionale dal liberismo al keynesimo, le rassicurazioni del governo italiano sull' “andrà tutto bene” sembrano indicare che i problemi economici e sanitari che hanno segnato il 2020 stiano per terminare e che, pur gradualmente, si tornerà alla normalità antecedente il gennaio 2020.
Non sarà così, non può essere così.

È questo il primo tema al centro di questo numero del giornale.


Cerchiamo di motivare la nostra tesi ragionando sulla situazione che si è venuta a creare negli Stati Uniti (pp. 18-23 e pp. 31-33), sull’emergenza sanitaria ed economica che abbiamo vissuto direttamente in Italia e in Europa (pp. 5-15 e pp. 22-26) e sulla rivoluzione tecnologica, accelerata dall’emergenza sanitaria da covid-19, che investirà il mondo del lavoro nei prossimi decenni e che ha uno dei suoi tasselli nel cosiddetto 5G (pp. 34-36).
Quand’anche l’intervento di un vaccino faccia superare l’emergenza sanitaria, ammesso e non concesso che esso sia sicuro, l’epidemia da covid-19 ha mostrato quanto siano profonde le radici che mettono in pericolo la salute sociale e che torneranno a farsi drammaticamente sentire se non saranno aggredite dall’unico elemento che può farlo: la lotta organizzata dei lavoratori (pp. 6-7, p. 11 e pp. 22-23).
Quand’anche l’intervento di un vaccino faccia superare l’emergenza sanitaria, la ristrutturazione 4.0 delle fabbriche e degli uffici e delle scuole che, già avviata prima dei lockdown, è stata accelerata nel corso del 2020, continuerà la sua corsa, con la scia di precarizzazione, intensificazione della prestazione lavorativa, disarticolazione delle file proletarie già sperimentate nel 2020 (pp. 14-17 e pp. 34-36).
Quand’anche l’intervento di un vaccino faccia superare l’emergenza sanitaria, l’accerchiamento degli Stati Uniti e, in parte, dell’Unione Europa contro la Cina e i proletari cinesi non rallenterà e questa crescente tensione internazionale avrà, sta già avendo, pesanti ricadute negative, per quanto oggi “invisibili”, sulla condizione dei lavoratori di tutto il mondo (pp. 28-40).
 

Il nostro assillo non è però solo quello di chiarire anticipatamente la politica che nel prossimo futuro i padroni e il governo italiano porteranno avanti nei posti di lavoro e nel paese. È anche quello di favorire l’organizzazione di una risposta difensiva dei lavoratori contro questa offensiva e di farlo puntando a far emergere in questa risposta l’esigenza di una generale politica di classe. Anche per questo pubblichiamo i resoconti di alcune iniziative del 2020 a cui abbiamo partecipato o che abbiamo portato avanti come Organizzazione Comunista Internazionalista (p. 11, pp. 12-13, p. 15, p. 27 e p. 29).


I settori più lungimiranti delle borghesie europee stanno cercando di ribaltare l’emergenza da esse causata e il danno abbattutosi sul loro profitto medio in un’occasione per far avanzare a ritmo accelerato, sotto l’insegna del “Green Digital New Deal”, una ristrutturazione dei posti di lavoro, delle infrastrutture, della scuola e della vita sociale che permetta loro di recuperare quanto hanno perso nel corso del 2020 e, nello stesso tempo, di estendere ed approfondire il totalitarismo con cui dominano la classe lavoratrice (pp. 3-5, pp. 14-17, pp. 34-26).
Dall’altra parte della barricata, anche i lavoratori più combattivi e riflessivi sono chiamati a fare altrettanto a favore degli interessi generali della classe lavoratrice. Questo significa prima di tutto rompere l’apatia e l’arrendevolezza nella quale la politica del governo e i ricatti connessi al lavoro e alla salute stanno irretendo i lavoratori.

Questa politica e questi ricatti mirano a consegnare i lavoratori anestetizzati ai colpi che il padronato e i governi europei intendono assestare in futuro attraverso i programmi che sono in cantiere, e che sono presentati come il salvagente vantaggioso per tutte le classi sociali.
 

che fare n.88 dicembre 2020 - agosto 2021

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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