Le condizioni di lavoro semi-schiavistiche e le condizioni di vita letteralmente bestiali a cui sono spesso costretti i lavoratori immigrati impegnati nell’agricoltura rappresentano la punta dell’iceberg della situazione in cui vivono e lavorano milioni di immigrati. Le aziende, i padroni ed i padroncini di tutti i settori economici hanno grande bisogno di voi lavoratori immigrati, ma vi vogliono schiavi da super-sfruttare, lavoratori di serie B senza diritti. Il ricatto del permesso di soggiorno, la legge razzista Bossi-Fini, il cosiddetto "pacchetto sicurezza", le continue espulsioni, le aggressioni razziste e i tanti soprusi quotidiani che siete costretti a subire servono a ricattarvi e a tentare di terrorizzarvi per costringervi ad accettare questa situazione. Le politiche e la propaganda razzista del governo e della stampa servono anche a deviare la rabbia degli operai e dei giovani proletari italiani per il peggioramento delle proprie condizioni di vita e lavoro contro un falso bersaglio: gli immigrati. Padroni e governo vogliono scatenare una guerra tra lavoratori!

A volte le istituzioni fanno promesse, ma sono solo chiacchiere dette per farvi stare buoni. Sono chiacchiere a cui non bisogna credere. Contro tutto questo si può e si deve rispondere solo iniziandosi ad organizzare in comune tra lavoratori ed andando verso la costruzione di un unitario movimento di lotta tra lavoratori immigrati e lavoratori italiani.

Per un movimento unitario dei lavoratori immigrati di ogni razza, religione e nazione!