Davide e Golia
Da un lato 3 milioni di palestinesi di Gaza e della Cisgiordania con qualche migliaia di fucili e un po’ di esplosivo. Dall’altro le forze armate di Tel Aviv, 600mila uomini (un decimo della popolazione ebrea d’Israele!) armati fino ai denti. Israele è dotato della più grossa flotta di cacciabombardieri F-16 al di fuori degli Usa: sono 237 al momento, 339 fra poco tempo. Senza contare un altro centinaio di aerei da guerra di vario tipo, anch’essi capaci di sganciare armi convenzionali e nucleari. Poi ci sono gli elicotteri: oltre 50 Cobra, 42 Apache, 25 Blackhawk... Quindi i carri armati Merkava (sono 900 in aggiunta ad altri 2000 mezzi corazzati), 3 sottomarini, 19 lancia-missili marittimi... E "infine" le armi "leggere": fucili M-16, lanciatori di granate, mitragliatrici, razzi, missili, proiettili dell’ultima generazione, gas lacrimogeni... Nell’ultimo rapporto del "Sipri" è scritto che Israele acquista il 16% delle armi vendute nel mondo per una cifra di 16 miliardi di dollari! Senza contare le attrezzature prodottedalla robusta industria militare israeliana, messa su e alimentata da quella occidentale (in termini di rifornimenti di pezzi, di capitali e di materie lavorate) anche per triangolare con paesi poco presentabili."
L’Intifada di Al Aqsa ha avuto inizio il 28 settembre 2000, il giorno in cui Sharon [allora non ancora primo ministro, n.n.] si recò sull’Haram al Sharif scortato da un migliaio di soldati. (...) Il primo ottobre, gli elicotteri da guerra israeliani, o -per essere precisi- gli elicotteri americani guidati dai piloti israeliani, fecero rapidamente salire il livello della violenza, e ci furono altri morti. Il 2 ottobre gli elicotteri uccisero 10 persone a Netzarim e ne ferirono 35. (...) Il 3 ottobre sempre gli elicotteri attaccarono altri obiettivi civili, e continuò così anche nei giorni seguenti. All’inizio di novembre, gli elicotteri hanno cominciato ad essere usati per gli omicidi politici mirati. (...)
Le missioni compiute fino al 10 giugno 2002 sono 56, 20 rivendicate da Hamas, 11 dalla Jihad, 14 dalle Brigate al-Aqsa e 2 dal Fronte Popolare. I morti causati sono 225 (1.880 i feriti), il 43% dei 523 cittadini d’Israele uccisi durante la seconda Intifada (dati dello stato israeliano). I morti ufficiali sul fronte palestinese sono, al 28 settembre, 1.914. Nella prima Intifada il rapporto dei morti fu di 1 a 25. |
Il 3 ottobre [attenzione alle date, n.n.] la stampa israeliana annunciò che Israele e Usa avevano raggiunto un accordo -il più importante degli ultimi 10 anni- per la vendita di elicotteri americani ad Israele. Il giorno seguente, l’inglese Jane’s Defence, il più importante settimanale militare del mondo, riferì che l’amministrazione Clinton aveva approvato un’altra vendita di elicotteri da assalto, gli Apache, perché aveva deciso di integrare quella appena fatta, a suo avviso non sufficiente, tanto che ne furono mandati ancora altri più avanzati" (da N. Chomsky, Terrore infinito, Edizioni Dedalo, Bari, 2002, cit. p. 333 e pp.361-363).
Nello stesso tempo i governi occidentali tutti chiedono ai palestinesi di rinunciare alla lotta armata!