Non si ripete continuamente che il Nord-Est annuncia il modello economico del domani? Bene, e allora andiamo a vedere cosa offre ai proletari! Sapremo cosa si appresta ad offrire agli sfruttati, nel cuore della metropoli, il capitalismo globalizzato. È quello che ci sforziamo di fare negli articoli delle due pagine che seguono.
I casi di cui ci occupiamo rivelano che le condizioni di lavoro dei proletari, italiani e immigrati, sono il vero segreto del miracolo economico del Nord-Est. Nella grande fabbrica della Fincantieri come nella piccola azienda, spesso cooperativa, sembra di essere tornati allOttocento. E per le condizioni di lavoro le cose stanno realmente così. Solo che questo è il risultato dellorganizzazione del lavoro del futuro, quella invocata dai tanto osannati mercati, quella che fa schizzare in alto i profitti, quella fondata sugli appalti e subappalti, sul lavoro interinale e cooperativo, sulla frantumazione e contrapposizione tra i proletari di razze diverse.
Per lanciarsi rivitalizzato nel futuro, il capitalismo deve scaraventare i proletari nel passato. Oggi nel Nord-Est, domani in tutta Europa. Per questo le abbiamo chiamate "lettere dal futuro", le denunce che ci sono giunte da alcuni compagni che hanno vissuto e stanno vivendo questa esperienza in prima persona. Esse sono un monito. E sono un appello a usare questo giornale per spezzare il silenzio e la rassegnazione con cui i proletari sono condotti verso linferno di una nuova moderna schiavitù.
Il proletariato ha bisogno di conoscersi e di conoscere dove lo sta portando la corrente delle leggi di mercato. Per farsi paura e ritrovare il coraggio di essere se stesso. Nellunico modo possibile: mettendo fine alla concorrenza seminata nelle proprie fila dai capitalisti; mettendosi a fare concorrenza... di classe contro questi ultimi, nella prospettiva internazionale e internazionalista di spazzar via la concorrenza come base dellorganizzazione economica della società.