Ai lavoratori immigrati serbi e albanesi
A tutti i lavoratori immigrati provenienti dalla
ex-Jugoslavia e dai Balcani
Siamo per
Le masse lavoratrici della SerbiaMontenegro, di tutte le nazionalità. E accogliamo
con immensa gioia qualsiasi loro risposta contro la furia della macchina da guerra della
NATO. Il nostro posto è al loro fianco.
Siamo per
Lo sviluppo nella Serbia-Montenegro e nel resto della ex-Jugoslavia di un
movimento di resistenza contro l'aggressione della NATO e l'imperialismo. Un movimento di
lotta che va basato sull'armamento generale delle masse sfruttate. La storia della seconda
guerra mondiale mostra che quando i popoli slavi del Sud hanno marciato insieme, essi sono
stati in grado di reagire all'inferno in cui volevano sbatterli le potenze capitalistiche
delI'Occidente. La storia degli ultimi anni mostra invece che quando i popoli slavi del
Sud e balcanici si dividono e si lasciano mettere gli uni contro gli altri, sono
scaraventati all'indietro e rimessi sotto il tallone di ferro imperialista. In Slovenia
come in Croazia, in Bosnia come in Serbia-Montenegro, in Romania come in Albania. La lotta
contro la NATO e l'imperialismo ha quindi bisogno che i popoli della ex-Jugoslavia (e di
tutta l'area balcanica) tornino a difendersi insieme. Ha bisogno che riprendano il
cammino dell"'unità" e della "fratellanza" contro un
nemico che ècomune. E ha bisogno che superino, proprio per rendere possibile ciò,
tutte le politiche nazionalistiche che oggi li dividono gli uni dagli altri,
comprese quella di Milosevic e della dirigenza albanese kossovara. Solo in questa
battaglia unitaria contro il nemico imperialista e i nemici borghesi interni ai vari paesi
balcanici, sarà possibile per ogni nazionalità riacquistare la propria dignità storica.
Siamo per
Lo sviluppo qui in Italia (e in tutto l'Occidente) di un movimento di lotta
contro la guerra della NATO e contro i governi occidentali. Questo movimento non può fare
appello all'ONU, alla carta costituzionale dei paesi europei o ai loro parlamenti. Esso
può contare solo sulla mobilitazione dei lavoratori, dei giovani e degli oppressi,
organizzata al grido di:
GIÙ LE MANI ASSASSINE DELLA NATO DALLA SERBIA-MONTENEGRO! GIU LE MANI DELL'IMPERIALISMO DA TUTTI I BALCANI!
IL VERO NEMICO, LA VERA BARBARIE È QUI DA NOI: SONO IL GOVERNO ITALIANO, LO STATO ITALIANO, GLI SFRUTTATORI ITALIANI!
BASTA CON LA CAMPAGNA D'ODIO IN ATTO CONTRO IL POPOLO SERBO E CONTRO GLI IMMIGRATI DI TUTTE LE NAZIONALITÀ BALCANICHE!
A MORTE L'IMPERIALISMO!
Siamo per
La vostra piena partecipazione a questo movimento di lotta, di voi
lavoratori immigrati dalla Serbia-Montenegro e dagli altri paesi balcanici. Alcuni nuclei
tra voi hanno già partecipato alle prime iniziative che ci sono state, qui in Italia,
contro la guerra. Non fermiamoci a questo. Organizziamoci insieme, noi proletari e
struttati italiani e voi immigrati dai Balcani. E battiamoci affinché in questa
mobilitazione lavorino insieme, fianco a fianco, I proletari immigrati di tutte le
nazionalità balcaniche.
Siamo per
L'organizzazione dell'unità di lotta tra il proletariato
occidentale e le masse lavoratrici della ex-Jugoslavia e di tutti i Balcani. Affinché al
di qua e al di là dell'Adriatico risuoni lo stesso grido di battaglia contro
l'imperialismo e torni a sventolare l'unica bandiera in grado di guidarla fino alla
vittoria: la bandiera del comunismo internazionalista.