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PERCHÉ ABBIAMO ADERITO AL COORDINAMENTO NAZIONALE "LA JUGOSLAVIA VIVRÀ"
Come è noto la nostra organizzazione si è battuta e si batte contro laggressione imperialista alla Jugoslavia, che è parte integrante dellattacco portato dal capitalismo a tutto il proletariato internazionale. Non consideriamo le vicende della Jugoslavia un affare interno del paese ma una questione che riguarda direttamente i lavoratori di tutto il mondo. Per noi non esiste soluzione del "problema Jugoslavo" al di fuori dello scontro internazionale di classe e di una prospettiva comunista ed internazionalista.
Per questi motivi abbiamo registrato positivamente il fatto che alcune delle forze, ed in particolar modo quelle nate "spontaneamente" in risposta allaggressione italo-americana alla Jugoslavia, hanno continuato una attività di denuncia di questa aggressione anche dopo linfame pace e la continuazione della guerra "con altri mezzi", distinguendosi dallaltrettanto infame pacifismo (in cui rientra a tutto titolo la posizione espressa nel complesso da Rifondazione Comunista) che ha fatto dellequidistanza tra Milosevic e la NATO il paravento della propria sostanziale adesione alle ragioni dellimperialismo nostrano.
Collegare queste forze può essere possibile ed utile. Ed in questa direzione ci impegneremo come organizzazione. Si tratta, per noi, di lavorare perchè il "Coordinamento" sia un punto di partenza dellintervento verso la massa dei lavoratori. Le esperienze più interessanti di lotta allaggressione alla Jugoslavia sono nate proprio laddove si è riusciti a coinvolgere giovani e lavoratori che sono partiti dalla avversione alla guerra e dalla sincera solidarietà con i lavoratori Jugoslavi e non dalle alchimie per coinvolgere le "titubanti" forze del "pacifismo" istituzionale (anche la parte sana di queste forze potrà essere coinvolta con la chiarezza e determinazione del nostro intervento e non altrimenti). Nonostante la situazione sia evidentemente sfavorevole, questa direzione potrà consentirci di indirizzare questa avversione verso le necessarie mobilitazioni di massa contro i responsabili dellaggressione (in primo luogo il nostro imperialismo) e verso lunione delle forze che di questa aggressione sono vittime: i lavoratori di qui e di li.
La solidarietà concreta, la raccolta di fondi per sostenere i lavoratori Jugoslavi sono un momento di partenza importante per raggiungere questi obiettivi e per costruire un legame reale di solidarietà tra lavoratori. Non sono e non possono essere il punto darrivo della nostra azione. Possono e devono essere, come in parte sono stati, degli strumenti per portare allinterno dei lavoratori italiani la necessità di una battaglia contro il nostro Governo e la NATO -perché questa è la vera e concreta strada per fermare laggressione- e per porre le premesse di un più stabile legame organizzativo e di lotta tra lavoratori italiani e jugoslavi.
Per questo motivo noi riteniamo che le iniziative su cui stiamo lavorando come "Coordinamento", manifestazione di Ottobre e nave per rompere lembargo, debbano essere preparate non rinunciando né alla chiarezza ed alla determinazione della nostra denuncia allimperialismo italiano, né allo sforzo di rivolgerci ai lavoratori italiani e soprattutto agli immigrati jugoslavi.
Nel corso della riunione fondativa abbiamo fatto delle proposte sul come rafforzare lazione del "Coordinamento" e per preparare le iniziative in programma:
Le rinnoviamo e le sottoporremo alla discussione delle prossime riunioni
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA