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31 Maggio 2005 - Sciopero Ortomercato
Lo sciopero di Lunedì 30 Maggio all'Ortomercato di Milano ha visto l'adesione, ampia e massiccia, dei lavoratori. Fatto nuovo e, da
tanti, inaspettato nel risultato. Nuovo perché da oltre 25 anni
all'Ortomercato non si effettuava una astensione del lavoro, inaspettato
nel risultato, poiché erano non molti a prevedere una così ampia e salda
adesione. Alla riuscita della giornata di lotta, che trovava nella tarda
serata di Domenica 29 Maggio il suo avviso, con la formazione di presidi
alle porte di ingresso, contributo rilevante era il concorso generoso e
solidale dei militanti della causa proletaria provenienti dalla città di
Milano e area metropolitana. Così come dalla città di Crema, testimoni
dell'ideale sociale, un folto gruppo di giovani accorreva a prestare
energia, volontà e tenacia. In questo primo, rapido, sommario è intanto da
sottolineare come a presidiare non la libertà dei lavoratori
dell'Ortomercato di liberarsi dal lavoro nero, dal caporalato, dai salari
infami, bensì a tutelare la "libertà di transito delle merci" si trovavano
dislocati in loco, in via preventiva, decine e decine di agenti di polizia
in tenuta antisommossa. Un segnale e un simbolo preciso: alla civile lotta
dei lavoratori , accorreva a far barriera, lo stato al servizio dei
padroni. Davanti a questa presenza intimidatoria il trascorrere delle ore,
vedeva l'accorrere ai presidi di decine, centinaia di lavoratori che,
verso l'alba di lunedì, sommergevano definitivamente con la loro presenza,
ogni ipotesi provocatoria e lanciavano nel cielo di Milano il loro gesto
di sfida all'oppressore. Davano poi vita a un vivace corteo che si snodava
per la città sino a raggiungere la sede del Comune di Milano governato da
coloro che sono in prima persona responsabili del degrado dell'area
pubblica dell'Ortomercato.
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Organizzazione Comunista Internazionalista |
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