Titolo nove colonne di Libero, domenica 24 luglio 2005 (dopo le bombe ai villaggi turistici in Egitto):

 

"NOI IN VACANZA, LORO IN GUERRA",

 

cioè "noi" occidentali, gente che come si dice "lavora e produce" e così facendo spinge innanzi progresso e civiltà, pensiamo a goderci l'agognata pausa di riposo dopo la tensione lavorativa, non vogliamo e non chiediamo altro che di essere lasciati in pace. ALTRI, i barbari sanguinari, invece...
Senonché, il giorno precedente (23 luglio) lo stesso giornale sotto il titolone plaudente il metodo law and order, cioè mirare alla testa, applicato dagli agenti inglesi nella stazione di Stockwell a Londra, nella stessa stessa prima pagina riporta un esempio di come noi laboriosi e pacifici occidentali pensiamo a goderci le meritate vacanze. Un esempio di vacanza che evidentemente sta riscontrando un sempre più vasto seguito: i voli low cost -riportano gli egregi signori di Libero- verso la Romania sono sempre più carichi di vacanzieri. E non sono più soltanto i  maschi 40/50enni a cercare "divertimento" per qualche manciata di euro ma in numero crescente ora sono i 30/35enni. Anche questa gente laboriosa e pacifica non vuole e non chiede altro che di essere lasciata in pace a godersi le agognate vacanze.
Solo qualche giorno prima, il 21 luglio, l'agenzia Ansa riportava che in Romania - paese in cui da molti anni ormai si sono posate le cavallette moderne portatrici (insane) di "sviluppo e civiltà" cioè i nostri imprenditori, i nostri banchieri, i nostri affaristi - "Un quarto della popolazione vive sotto la soglia della povertà con meno di un dollaro al giorno".
Ebbene sì, non hanno tutti i torti quelli di Libero: noi in vancanza, loro in guerra.

 


Organizzazione Comunista Internazionalista