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Antimperialisti
oscurati
Il provider Usa chiude il sito web del Campo di Pasquinelli: «Voi
finanziate la resistenza irachena»
ROMA
Il
sito del Campo antimperialista è stato oscurato,
dal 2 luglio non è più accessibile agli indirizzi
www.antiimperialista.com e .org. Con un'e-mail di dieci
righe spedita da Providence, Utah il provider internet WestHost ha
comunicato la cessazione di tutti i servizi all'organizzazione guidata
da Moreno Pasquinelli, che con la campagna «dieci euro per la
resistenza irachena» è riuscita a far parlare di sé anche sull'altra
sponda dell'Atlantico. «Abbiamo appreso che il vostro sito sta
violando la policy sottoscritta all'atto del contratto, in particolare
con attività terroristiche e più specificamente con la raccolta di
fondi per la resistenza irachena. Il vostro account è stato dunque
disabilitato - si legge nello stringato messaggio del responsabile di
WestHost - e non sarà riabilitato in considerazione della natura della
violazione». Non c'è traccia di richieste della magistratura
italiana né di provvedimenti di autorità statunitensi. WestHost deve
aver deciso sulla base di articoli apparsi di recente sulla stampa Usa,
in particolare su Us news and world report: «Chi finanzia gli
insorti in Iraq? La lista dei sospetti - scriveva il 23 giugno il
settimanale - è lunga: ex baathisti, jihadisti stranieri e sunniti
arrabbiati, per nominarne alcuni. Adesso aggiungiamo all'elenco gli
hard-core Euroleftists», l'ultrasinistra europea dura e pura».
L'articolo denunciava la campagna «dieci euro per la resistenza», «il
sito italiano Iraq Libero» (www.iraqlibero.at che però non è
stato chiuso, apparentemente si trova in Austria) e i gruppi austriaci,
danesi tedeschi e italiani che stanno preparando la Conferenza
internazionale a sostegno della resistenza irachena in programma a
Roma il 1° e il 2 ottobre. E tra questi indicava specificamente il
Campo antimperialista, affermando che «i responsabili della campagna `dieci
euro per la resistenza irachena' dichiarano di voler comprare medicine
per i bambini di Baghdad ma ammettono che quel denaro possa servire a
comprare armi». Us news citava Lorenzo Vidino, analista del
terrorismo europeo all'Investigative Project di Washington.
Qualche giorno dopo, il 1° luglio, un nuovo articolo è apparso sul
www.politicalfailures.com, sito che tratta prevalentemente di cose
militari. E questa volta si chiedeva espressamente a WestHost,
indicata con tanto di indirizzo, di chiudere il sito degli
antimperialisti. L'autore, informatissimo, sapeva perfino della
perquisizione eseguita solo 24 ore prima, il 30 giugno, «in casa del
loro compagno Emanuele Fanesi», intestatario del conto corrente usato
per raccogliere i fondi per l'Iraq. La perquisizione era stata
ordinata dalla procura di Perugia nell'ambito di un nuovo procedimento
per associazione con finalità di terrorismo, che probabilmente finirà
per sgonfiarsi come quello che, nell'aprile 2004, regalò qualche
settimana di carcere a Pasquinelli e a due compagne del Campo, sulla
base di accuse di che non hanno retto alle prime verifiche giudiziarie.
Campo antimperialista Comunicato stampa
La notte del 2 luglio è stato chiuso il sito web del Campo
antimperialista ( http://www.antiimperialista.org
) il cui server, come del resto avviene per gran parte dei siti web, si
trovava negli USA. La conferma che si trattava di una decisione politica
l'abbiamo avuta prima dal fatto che alcuni organi di stampa USA pochi
giorni fa hanno sferrato un attacco contro il Campo antimperialista e la
sua campagna "10 euro per la Resistenza Irachena" (avviata in Italia e
in Europa nel settembre del 2003), poi direttamente dalla proprietà del
server che ha comunicato la chiusura del sito per attività
terroristica, speificatamente per la raccolta di fondi a sostegno della
Resistenza Irachena. Le pressioni USA si sono fatte sentire
anche sulla magistratura italiana: risale infatti a mercoledì 29 giugno
la perquisizione dell'abitazione del nostro compagno Emanuele
Fanesi, intestatario del conto corrente dedicato alla Resistenza
Irachena, e il sequestro della documentazione relativa a detto conto
corrente. Come Campo antimperialista rivendichiamo il nostro
sostegno alla Resistenza Irachena che, come tutte le Resistenze contro
l'oppressione imperialista, è giusta prima ancora che legittima ed è l'
unica strada per una pace che sia veramente pace e non dominio su un
popolo piegato. Continueremo quindi a fare la nostra parte, insieme a
tanti altri, per la riuscita della prossima Conferenza Internazionale a
sostegno della Resistenza Irachena prevista in Italia per il prossimo 1°
ottobre, anche se sappiamo bene che si tenterà di tutto, negli USA ed in
Italia, per non farla svolgere e per farcela pagare.
Assisi 5 luglio 2005
Maria Grazia Ardizzone
portavoce della sez. italiana del Campo antimperialista
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