Perché siamo ebrei

di rabbino Mordechi Waberman

(sabato 11 dicembre 2004 (19h07) :

 

C’è gente che ci chiede perché marciamo insieme ai palestinesi. Perché innalziamo la bandiera palestinese? Perché sosteniamo la causa palestinese?

"Voi siete ebrei!" ci dicono. "Cosa state facendo?"

La nostra risposta è molto semplice: è proprio perché siamo ebrei che marciamo al fianco dei palestinesi e sventoliamo la loro bandiera!

Sì, nella nostra Torah ci viene detto di essere giusti. Siamo chiamati a perseguire la giustizia. E cosa potrebbe essere più ingiusto che il tentativo sionista vecchio di secoli di invadere la terra di un altro popolo, di cacciarlo via per appropriarsi di ciò che è suo?

I primi sionisti dichiaravano di essere un popolo senza terra diretto verso una terra senza popolo.

Parole dall’aria innocente.

Ma completamente e interamente false.

La Palestina era una terra con un popolo. Un popolo che stava sviluppando una coscienza nazionale.

Noi non abbiamo dubbi che se i profughi ebrei fossero venuti in Palestina non con l’intenzione di dominare, non con l’intenzione di fondare uno stato ebraico, non con l’intenzione di espropriare, non con l’intenzione di privare i palestinesi dei loro diritti fondamentali, essi sarebbero stati accolti a braccia aperte dai palestinesi, con la stessa ospitalità che le popolazioni islamiche hanno manifestato agli ebrei nel corso della storia. E noi saremmo vissuti insieme come gli ebrei e i musulmani vivevano in pace e in armonia un tempo in Palestina.

Questo messaggio è rivolto agli amici islamici e palestinesi di tutto il mondo.

Ci sono nel mondo degli ebrei che sostengono la vostra causa. E sostenere la vostra causa per noi non vuol dire accettare qualche piano di spartizione proposto nel 1947 dall’ONU, che non aveva nessun diritto di proporlo.

Sostenere la vostra causa per noi non vuol dire isolare e frammentare la striscia di Gaza, com’è stato proposto da Barak a Camp David, rendendo giustizia a meno del 10% dei profughi.

Noi vogliamo che tutta la terra, compresa Gerusalemme, venga restituita alla sovranità palestinese!

A quel punto, se vogliamo essere giusti, starà al popolo palestinese decidere se e quanti ebrei devono rimanere nel paese.

Questa è l’unica strada verso la vera riconciliazione.

Ma chiediamo qualcosa di più. NOI riteniamo che restituire la terra ai suoi legittimi proprietari non sia ancora abbastanza. Dovremmo pronunciare scuse chiare e precise a favore del popolo palestinese. I sionisti hanno sbagliato. I sionisti vi hanno rubato la casa. I sionisti vi hanno rubato la terra.

Con questo proclama, affermeremo davanti al mondo di essere il popolo della Torah, che la nostra fede c’impone di essere onesti e giusti e buoni e gentili.

Nel corso degli anni abbiamo preso parte a centinaia di manifestazioni filopalestinesi e ovunque andiamo gli organizzatori e i partecipanti ci salutano con il calore tipico dell’ ospitalità mediorientale. Che menzogna dire che i palestinesi in particolare o i musulmani in generale odiano gli ebrei. Voi odiate l’ingiustizia. Non gli ebrei.

Non abbiate paura dei miei amici. Il male non trionferà ancora a lungo. L’incubo sionista è alla fine. È esaurito. Tra le sue più recenti atrocità c’è il rantolo della morte dei malati terminali.

Entrambi assisteremo al giorno in cui gli ebrei e i palestinesi si abbracceranno in pace sotto la bandiera palestinese di Gerusalemme.

E, alla fine, quando il Redentore dell’umanità arriverà, le sofferenze del presente saranno da molto tempo dimenticate grazie alle benedizioni del futuro.

Fonte http://www.marchforjustice.com/Becausewearejews.php

 


Organizzazione Comunista Internazionalista