31 maggio 2020
Volantino distribuito alla manifestazione degli immigrati il 31 maggio a Roma
Contro il governo Conte-Di Maio-Zingaretti !
Per una sanatoria vera e generalizzata!
A settembre del 2019 cadeva il governo “giallo-verde” guidato da Conte e sostenuto dalla Lega di Salvini e dai 5Stelle di Di Maio. Al suo posto nasceva un nuovo governo senza Salvini, presieduto dallo stesso Conte e appoggiato da 5Stelle e Pd. A sentire la propaganda dei suoi sostenitori, questo nuovo governo avrebbe tra l’altro portato avanti una politica verso gli immigrati radicalmente diversa da quella di Salvini. Una politica “anti-razzista” ed “accogliente”.
Sono passati circa nove mesi e questa promessa si è rivelata falsa!
La legge razzista Bossi-Fini continua ad essere tranquillamente in vigore. La grande maggioranza dei provvedimenti messi in campo da Salvini sono tuttora operativi. I lavoratori immigrati continuano ad essere super-sfruttati e discriminati, mentre su di loro pende sempre il ricatto del rinnovo del permesso di soggiorno.
Non poteva essere che così, perché il governo Conte-Di Maio-Zingaretti è un governo al servizio dei padroni e dell’apparato di sfruttamento dei lavoratori, immigrati e italiani. Questa natura anti-proletaria e razzista del governo in carica emerge anche dalla cosiddetta “sanatoria” appena varata.
Al contrario di quanto dice la propaganda governativa, tale misura non punta a migliorare stabilmente la condizione degli immigrati: essa riguarda solo una parte dei lavoratori immigrati clandestini; a questi ultimi offre, con i soliti cavilli e soprusi burocratici, permessi ultra-temporanei e precari.
Questo provvedimento punta in realtà a sostenere interessi sociali e politici che nulla hanno a che vedere con la tutela dei lavoratori immigrati.
Primo obiettivo. A causa “dell’emergenza sanitaria” il numero degli immigrati pronti a lavorare nelle campagne è sensibilmente diminuito. Per questo i capitalisti e i padroncini italiani rischiano di perdere circa il 20% dei prodotti “estivi” (pomodori, frutta, uva da vino, ecc.) e dei loro profitti. La “sanatoria” governativa punta ad assicurare una adeguata manodopera “usa e getta” necessaria per evitare che accada tutto ciò. Il tutto mentre nei tanti ghetti “agricoli” che proliferano da Nord a Sud migliaia di proletari immigrati continuano ad essere costretti a vivere ammassati come bestie e in condizioni igieniche a dir poco disumane.
Secondo obiettivo. Evitare che per paura del “virus” vengano a mancare “badanti e colf”. Vengano cioè ad aprirsi delle falle in quell’esercito di donne (e uomini) super-sfruttati, ma sempre più indispensabili per tantissime famiglie italiane e per il complessivo funzionamento dell’intera macchina capitalistica nazionale.
Di fronte al fatto che per “l’emergenza sanitaria” decine di migliaia di immigrati hanno perso o rischiano di perdere il lavoro (“regolare” o “a nero” che sia) non ci si può e non ci si deve affidare alla politica del governo. Bisogna battersi:
· affinché la cosiddetta “sanatoria” non sia limitata solo all’agricoltura e al lavoro di cura e domestico, ma sia allargata a tutti i comparti lavorativi (edilizia, logistica, ristorazione …);
· affinché, per ottenere i permessi, non sia necessaria la richiesta del padrone, ma basti una propria autocertificazione e affinché il lavoratore non debba pagare nessuna “tassa per la richiesta”;
· affinché i permessi non siano ultra-temporanei.
Per provare ad ottenere tutto ciò bisogna costruire una grande forza. Per questo è necessario cercare collegamenti con tutti quegli immigrati che, in varie zone d’Italia e pur tra tante difficoltà, in questi giorni sono scesi in lotta e si sono mobilitati; bisogna riprendere la via dell’organizzazione stabile e sforzarsi in tutti i modi di far capire agli attualmente “sordi” lavoratori italiani come e quanto sia anche nel loro interesse combattere contro il razzismo, contro le discriminazioni e per i pieni diritti degli immigrati.
31 maggio 2020
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA