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Che fare n.81 dicembre 2014 - aprile 2014

Le relazioni pericolose Usa-Vietnam da Clinton a Obama

Nel 1995 il presidente degli Usa Bill Clinton promuove la ripresa delle relazioni diplomatiche tra gli Usa e il Vietnam. Nel 2000 Bill Clinton visita il Vietnam. È la prima visita nel paese del presidente degli Stati Uniti.

Nel 2001 gli Usa e il Vietnam firmano un accordo-quadro commerciale che prevede la condizionata e progressiva eliminazione del boicottaggio economico imposto dagli Usa sul Vietnam nel 1975-1978.

Nel 2005 il primo ministro del Vietnam Phan Van Khai visita gli Usa, la prima visita dal 1975. Durante la visita i due paesi firmano un accordoquadro di cooperazione militare.

Nell’aprile 2006 Bill Gates visita il Vietnam, osannato dalla gente, e partecipa come ospite d’onore a un vertice del partito "comunista" del Vietnam.

Nel giugno 2006 Rumsfeld, ministro della difesa Usa e uno degli esponenti di punta neo-cons, visita il Vietnam e incontra i vertici militari di Hanoi.

Nel novembre 2006 Bush figlio visita il Vietnam. Durante la visita, il primo ministro vietnamita Nguyen Tan Dung apprezza il sostegno di Washington per l’ammissione del Vietnam nel Wto. L’amministrazione Bush fa cadere il divieto di vendita al Vietnam di alcuni articoli militari.

Nel 2007 il Congresso approva il Permanent Normal Trade Relations (Pntr) per il Vietnam. Gli Usa condizionano, tuttavia, il rinnovo anno dopo anno del Tnpr per il Vietnam alla completa liberalizzazione del settore finanziario e dei servizi all’industria (compreso il trasporto marittimo) in Vietnam e al progresso della cooperazione militare. Nello stesso anno, inizia la collaborazione tra le marine militari dei due paesi. Sempre nel 2007, grazie anche ai buoni uffici degli Usa, il Vietnam entra nel Wto.

Dal 2010 gli Usa e il Vietnam istituiscono un annuale incontro per la discussione della cooperazione strategica tra i due paesi, soprattutto nel campo marittimo.

Nel 2011 le maggiori banche Usa sottoscrivono un investimento di 1,5 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture (soprattutto porti) in Vietnam.

Nel giugno 2013, in un discorso pronunciato a Singapore, il primo ministro vietnamita Nguyen Tan Dung afferma che gli Usa sono benvenuti a giocare un ruolo maggiore nella risoluzione delle dispute aperte in Estremo Oriente. (La Cina, al contrario, respinge l’intervento di potenze extra-regionali nelle iniziative per il  mantenimento della pace nella regione.)

Nel luglio del 2013 il presidente del Vietnam Truong Tan Sang visita gli Stati Uniti. I due paesi firmano un accordo di cooperazione strategica che intende aprire una "nuova era" nelle relazioni tra i due paesi. L’accordo si chiama "U.S.-Vietnam Comprehensive Partnership". Nel frattempo proseguono le iniziative con cui gli Usa stanno aiutando il Vietnam a migliorare la capacità di pattugliamento costiero.

Nell’ottobre 2013 gli Usa e il Vietnam firmano un accordo che prevede il trasferimento di tecnologia e combustibile nucleari al Vietnam. Il Vietnam è inoltre incluso dagli Usa nel gruppo dei paesi con cui gli Usa intendono formare l’area di libero scambio trans-pacifica.

Nell’agosto 2014 il generale Martin Dempsey, capo degli stati maggiori riuniti degli Usa, visita il Vietnam e promette che gli Usa faranno completamente cadere il divieto di vendita di armi al Vietnam e favoriranno il rafforzamento della marina militare vietnamita.

Nell’ottobre 2014 il ministro degli esteri vietnamita Pham Binh Minh visita gli Usa. Durante la visita il segretario di stato Kerry comunica che gli Usa hanno mantenuto la promessa e alleggeriranno i vincoli esistenti alla vendita di materiale militare (soprattutto navi e aerei-spia).

Tra il maggio e l’agosto 2014 si colloca l’incidente della piattaforma petrolifera cinese nell’arcipelago Xinsha-Hòang Sa-Paracelso.

Che fare n.81 dicembre 2014 - aprile 2014

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