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Dal Dossier del Che Fare n.° 70 gennaio febbraio 2009

La portata della crisi finanziaria (qualche cifra)*

Sulla base di diversi dati ufficiali statunitensi, la CNBC [una importante società nord-americana di consulenza sugli investimenti] ha operato una stima delle spese effettuate dal governo degli Stati Uniti in diverse ‘occasioni storiche’. Le cifre sono in dollari, e tengono conto dell’inflazione. Sono dunque tra loro comparabili. Con alcuni limiti, evidentemente: anzitutto con il limite (relativamente arbitrario) del ‘perimetro’ delle spese e del periodo preso in considerazione.

È ancora nella mente di tutti la cifra di 700 miliardi di dollari – per il piano di ‘salvataggio’ delle banche apprestato dall’ex-patron di

Goldman Sachs, segretario al Tesoro dell’amministrazione Bush, Paulson. Ma se si prendono in considerazione l’insieme delle misure adottate per garantire i prestiti, i depositi, le assicurazioni, etc., la cifra complessiva messa a bilancio è, alla data del 23 ottobre 2008, di 3.800 miliardi di dollari.

L’imponenza di questa cifra risulta chiara dai confronti che si possono esaminare qui di seguito. E indica, a suo modo, "l’ampiezza della crisi" finanziaria attuale del capitalismo statunitense, al di là della diversità degli ‘oggetti’ messi a confronto.

Ecco dunque alcune cifre (sempre in dollari).

1. Acquisto della Louisiana dalla Francia (1803) – un territorio che andava allora dal Mississipi fino agli attuali stati del Montana e del Wyoming e, a sud, fino ad una parte del Texas: 217 miliardi.

2. Tra il 1904 e il 1914, a prezzo di migliaia di morti (tra gli altri, lavoratori cinesi), la costruzione del canale di Panama è costata 7,9 miliardi.

3. Tra il 1930 e il 1935 la diga Hoover, con una spesa di 782 milioni.

4. Il New Deal di F.D. Roosevelt (1933-1943): 500 miliardi.

5. La seconda guerra mondiale (1941-1945): 3.600 miliardi.

6. Il piano Marshall (1948-1951) per "ricostruire" l’Europa e "stabilizzarla" davanti alla "minaccia comunista" e per creare degli sbocchi all’industria degli Stati Uniti: 115,3 miliardi.

7. La guerra di Corea (1950-1953), che costò più di due milioni e mezzo di morti: 454 miliardi.

8. La " conquista della luna" (1958-1969): 237 miliardi.

9. La guerra del Vietnam (1964-1972): 698 miliardi.

10. Il salvataggio delle Casse di risparmio (Savings&Loans) tra il 1986 e il 1995: 256 miliardi.

11. La prima guerra del Golfo (1990-1991) per "liberare il Kuwait occupato da S. Hussein": 98 miliardi (pagati in parte dall’Arabia saudita e dagli altri paesi del Golfo).

12. La seconda guerra del Golfo e la guerra "contro il terrorismo" (2003-2008): 597 miliardi (è la cifra ufficiale; secondo altre stime, la cifra reale è di molto superiore).

13. L’insieme delle spese della Nasa (1958-2008) per la "conquista dello spazio": 851 miliardi.

Per fare fronte all’esplosione di una "semplice bolla speculativa", la somma impegnata nelle ultime settimane è indicativa della entità di quella che nella "spiegazione" banalizzata dell’attuale crisi del capitalismo internazionale viene chiamata "bolla".

[La stima al 23 ottobre era di 3.800 miliardi di dollari. Ma nel Tg1 del 24 novembre il corrispondente da New York de Il Sole 24 ore la correggeva, affermando che una stima aggiornata portava il totale a 7.400 miliardi di dollari.]

*Riprendiamo questo testo dal sito svizzero "A l’encontre", del 20 novembre 2008.

Dal Dossier del Che Fare n.° 70 gennaio febbraio 2009

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