Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Censura ai funerali di stato

Ieri (18 novembre) ero presente in qualità di specializzato di ripresa tv alla Basilica di S.Paolo a Roma. Non entro nel merito di alcuna valutazione dell’evento. Ho all’interno della Basilica assistito a scene in cui più di una persona (semplici cittadini, anche qualche parente di vittima), hanno cominciato ad urlare la loro disperazione contro chi ha voluto questo intervento. Sono stati zittiti con mano sulla bocca dal servizio d’ordine e portati fuori di peso. Piu’ di una troupe ha filmato queste scene. Non si trattava di "cavalli pazzi", ne’ di "ggiovani no gglobbal dei centrisociali" (...), ma ripeto, di parenti, amici delle vittime e semplici cittadini. Gran parte degli interventi della Croce rossa all’interno della basilica erano appunto rivolti a far sparire questi turbatori del "composto dolore". Più di un collega ha contato almeno 5 ambulanze entrare ed uscire dalla basilica. Chiunque abbia ascoltato una diretta dell’evento (e nella differita radiofonica di Radio Vaticana, ad es., è chiarissimo) e specialmente dell’omelia, può aver sentito in sottofondo le grida.

Nessun accenno di tutto questo nei media ufficiali, ma neanche nei media indipendenti.

Lettera firmata