Lettere al che fare

 


Promettenti Avamposti

Qui la situazione si complica. A Parma intendo (città in cui vivo e studio).

Ordunque, per anni vivo bel bello convinto che la mia posizione Comunista Rifondarola (con uno sguardo al mondo autonomo-anarchico) sia la giusta risposta alla barbarie capitalista da sgozzare ecc... Poi in libreria che ti vedo? Il "che fare"! E qui inizia il mio trip politico, compro tre numeri e mi convinco della bontà delle vostre argomentazioni. Caspiterina avevate proprio ragione su tutto, finalmente capivo diecimila meccanismi sociologici ignorati dal mio gruppo di giovani comunisti di sezione. Tempo dopo mi metto in contatto con gli internazionalisti di Parma...e qui sapete cosa scopro? Che il "che fare" è robaccia, distorsione del marxismo. Il popolo di Seattle è da buttare via, una forma di lotta puerile. Idem gli autonomi (ed io che ascolto i 99 Posse!!). Ma cribbio, ma che cosa può fare un comunista romantico anarchico confuso di 23 anni? Almeno dentro Forza Italia hanno le idee chiare!!!

Fatto sta che vi ho difesi, ho detto che voi non difendete i piccoli imperialismi contro i grossi come sostenevano loro ecc..., ma l’ho fatto con tanto sconforto. Come si può raggiungere unità di classe se non si è uniti nemmeno fra internazionalisti?

In Rifondazione ovviamente sono stato bonariamente preso in giro: "cosa ti aspettavi da quei settari degli internazionalisti? quelli si dividerebbero anche se fossero in due...".
Insomma cosa posso fare? Vi prego, contattatemi, mi sento solo a Parma, unico avamposto dell’OCI...

Pietro

 

Caro Pietro,

grazie per la tua simpatica lettera che ci ha molto divertito per il modo in cui racconti le tue... disavventure.
Il tuo entusiasmo ha avuto la sfortuna di impattare con degli internazionalisti a cui è rimasto solo il nome, al quale non fanno, per di più, neanche tanto onore.
Purtroppo la necessità di battersi contro corrente e in situazioni molto più difficili di quelle attuali, ha prodotto una progressiva ossificazione di una tendenza politica che pure ha difeso l’onore del comunismo e la sua continuità teorica di fronte alla controrivoluzione. Tale ossificazione si è oramai trasformata in completa degenerazione e inanità politica, che dietro una presunta difesa della purezza ideologica e politica dei marxisti, malamente nasconde un indifferentismo e una rassegnazione verso tutto ciò che di reale si muove contro la dominazione capitalistica.

Il punto, infatti, non è se si danno patenti di purezza e di coscienza comunista a dei movimenti nati più o meno spontaneamente, se ci si identifica totalmente con essi, questo come avrai capito dalla lettura del nostro giornale non lo facciamo nemmeno noi, ma se i comunisti ci devono intervenire, li devono sostenere per spingerli in una direzione più classista e antagonista. Il movimento "puro" non ci sarà mai. D’altro canto se fosse possibile, non si capisce quale dovrebbe essere il ruolo dei comunisti nel movimento del proletariato.

Noi, pur definendoci internazionalisti, che è quasi un assioma per dei comunisti, non ci teniamo affatto a essere identificati con gli epigoni attuali di quella che fu la Sinistra Comunista italiana, e ci sentiamo molto più vicini a compagni come te, che forse non avranno chiari tutti i meccanismi sociologici (per usare i tuoi termini), ma hanno addosso la passione e la tensione di voler combattere questo sistema sociale sempre più degenerato e oppressivo.

Speriamo che la tua reazione resti di sana incazzatura e non ti faccia prendere dallo sconforto per il contatto con soggetti simili. Del resto non ci pare che il ritorno sotto le ali, certamente più degenerate, di Rifondazione possa costituire una valida alternativa.
Noi siamo ovviamente interessati a stringere più stretti contatti con te. Crediamo che il modo migliore sia di prendere contatto con la nostra sezione di Milano.
Nella speranza di poter avere al più presto tue notizie e di poter fare una tua conoscenza meno virtuale, ti mandiamo fraterni saluti comunisti.


Odissea moderna

Io sto vivendo un’odissea.
Dovevo comprare una casa: la mia vicina di casa aveva intenzione di vendere un piccolo monolocale accanto al mio e mi ha detto di rivolgermi a un’agenzia di cui lei era cliente. Io mi rivolgo a questa agenzia che praticamente ha fatto da intermediaria mobiliare tra me e la Banca per il mutuo. Era tutto pronto per fare l’atto di compravendita, si doveva fare l’ 1.12.2000.

Due giorni prima dell’atto di fronte al Notaio (l’agenzia aveva già fissato l’appuntamento con il Notaio e il mutuo era già pronto) la proprietaria decide di non vendere più "perché ha problemi di salute".

L’agenzia anche se la compravendita non è andata in porto vuole un compenso di £ 2.500.000 per l’intermediazione mobiliare tra me e la Banca.

Allora io mi rivolgo a un avvocato. Questi mi pone sul piatto tre ipotesi:

  1. non pagare niente e arrivare al pignoramento: "tanto vengono a casa e si portano via un quadro, un divano...";
  2. pagare solo una parte: pagare £ 1.500.000 e andare in causa con il rischio di perdere e dover pagare la differenza, le proprie spese legali e le spese legali della controparte;
  3. pagare il tutto e chiudere la storia definitivamente.

Io e la mia ragazza ci abbiamo pensato su per un po’ di giorni e alla fine abbiamo deciso di pagare il tutto all’agenzia in due rate di £ 1.250.000, una già pagata a dicembre e l’altra da pagare a fine gennaio quando mi accreditano la busta paga di gennaio (£ 1.700.000), per non avere altre spese legali, per non avere altre storie e altro stress.

Ieri mi è arrivata la nota dell’avvocato di £ 2.147.508: soltanto per un parere, perchè si è letto la pratica, ci siamo visti due volte nel suo studio e ci saremo sentiti due o tre volte per telefono.

Questa è la nota: Valore della causa lit. 60 milioni, Onorario a tempo lit. 200.000, Consultazione orali (anche telefoniche) lit. 145.000, Pareri orali lit. 230.000, Posizione archivio lit. 20.000, Esame e studio della pratica lit. 1.000.000. Totale lit. 1.595.000. Riepilogo: Diritti lit. o, Onorari lit. 1.595.000, Spese generali (10%) lit. 159.500. Totale lit. 1.754.500 + Cassa Avvocati (2%) lit. 35.090. Totale imponibile lit. 1.789.590 + Iva (20%) lit. 357.918 + spese esenti art. 15 Dpr 633/72 lit. 0. Importo dovuto lit. 2.147.508. Ai sensi dell’art. 6 comma 3 del D.P.R. 26 Ottobre 1972 n. 633, al momento della riscossione sarà emessa regolare fattura.

Preso dal panico, dopo che mi è arrivata la nota dell’avvocato mi sono rivolto a un altro avvocato per avere un consiglio. Questo qui ha iniziato a scrivere una lettera. A un certo punto si ferma, mi guarda e mi chiede: "Ma lei mi paga vero??? Perché io sono qui a perdere il mio tempo per lei!!! Se ha intenzione di dare £ 500.000 all’altro avvocato me le darà anche a me £ 500.000 lire".

Al ché io gli chiedo di avere un preventivo per sapere quanto mi sarebbe costata la sua assistenza legale. A questo punto si è messo a gridare: "Me le dà o no QUESTE 500.000 LIRE? LE VOGLIO SUBITO ADESSO. SI O NO???!!!"

Al che io e la mia ragazza ci siamo alzati e ce ne siamo andati.
Praticamente ci ha sbattuti fuori dallo studio, gridando, per il semplice fatto che gli ho chiesto un preventivo.
Morale della favola: la giustizia è soltanto per i ricchi, voi pezzenti cosa venite a fare dentro il mio lussuoso studio?

Adesso mi ritrovo a dover pagare altre 1.250.000 all’agenzia, oltre quelle già pagate e in più a pagare l’avvocato che mi ha detto che può favorirmi facendomi pagare a nero £ 1.500.000.
Praticamente io mi ritrovo a dover pagare un totale di £ 4.000.000 senza concludere niente. Buttar via £ 4.000.000 con una busta paga mensile di £ 1.700.000!

Cosa mi consigliate di fare???
Come potrei muovermi? Io abito a Como. 
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre informazioni e vi auguro un felice anno nuovo!!!

Rosario

W Karl Marx!!!


Contro la pedofilia: "fare realmente"!

Nel libro di Andrew Vachss, scrittore crudo, duro, scomodo "La seduzione del male" il protagonista Burke è disposto a qualsiasi violenza, omicidio compreso pur di punire chi sfrutta deboli e bambini.

Ecco, mi piacerebbe, dico la verità per quanto allo stesso tempo non mi piaccia affatto, che esistesse una potente e sotterranea organizzazione contro il MALE armata tecnologicamente ma anche militarmente per catturare e punire veramente esseri orribili che lucrano sulla sofferenza e la morte dei nostri angeli!

Condivido l’analisi della pedofobia che ho letto sul vostro sito, ma cosa si può REALMENTE FARE: bisogna scendere in piazza, protestare senza sosta contro il silenzio e pretendere leggi efficaci, mobilitare la gente, tutta, a bloccare strade, uffici, giornali, urlare per farsi sentire, sensibilizzare con campagne di informazione e quanto altro ancora... e catturare tutti i ricchi e potenti pedofili predatori, scovarli dalle loro tane, e cancellarli dalla società per poterne costruire un’altra migliore.

Franco