Lettere
a la Padania
Dai lavoratori della Lega,
nostri compagni di classe
Pubblichiamo un campionario delle lettere apparse su
la Padania in questi mesi di aggressione della Nato alla Jugoslavia.
In esse non si trova traccia della
debosciata e debosciante "opposizione all'uso delle armi per dirimere le questioni
internazionali" tanto diffusa nella scarsa sinistra che s'è opposta alla guerra.
Tutte prendono posizione in modo
netto per uno dei contendenti. Si schierano. E si schierano senza arzigogolamenti
dalla parte degli oppressi, contro gli oppressori. Sacrifichiamo volentieri un poco del nostro già limitato spazio per
informare quei nostri lettori che non hanno la possibilità (e, forse, qualche
volta, la voglia...) di esserlo su quanto si muove dentro la Lega Nord. Ripetiamo
per i soliti sordi (non c'è peggior sordo...) che non lo facciamo per suscitare simpatie verso questo partito,
o per proporre fantomatici "fronti comuni" con esso. Lo facciamo all'unico
scopo di mostrare come si vada diffondendo
la coscienza che per risolvere i problemi immediati di chi vive del proprio
lavoro bisogna misurarsi con un nemico che è mondiale. Ciò avviene in modo significativo tra i lavoratori che aderiscono
alla Lega. Non ritorniamo sui motivi per cui
ciò accade. Ribadiamo, però, perché
è indispensabile l'intervento dei
comunisti verso questi lavoratori
che si mettono in movimento per
difendere i propri interessi di classe sotto
bandiere che non sono quelle del comunismo
(né più, né meno, di come non sono
comuniste le bandiere dell'attuale
"sinistra", peraltro). Lo fanno perseguendo
un programma che non è altro che il
tentativo di rilanciare un capitalismo micro-nazionale e, a suo modo, anche "sociale", "operaio". Ma, proprio per
questo, devono darsi un programma di
alleanza dei popoli contro il mondialismo, contro l'imperialismo. Su questa
base i lavoratori leghisti (non il partito
Lega, di cui abbiamo, forse per primi,
denunciato, in termini di classe, il programma
e la prospettiva!) possono e debbono essere chiamati -da un movimento
di classe e da un partito comunista-
a compiere l'ulteriore passo verso
la lotta di classe internazionale contro
l'imperialismo e il capitalismo.
Questa nostra posizione s'è tirata addosso
più d'una critica da parte di certi "puristi" che ci contestano di voler "flirtare"
con un movimento, in fondo, reazionario. Questione a cui abbiamo già risposto...
50 anni fa con Bordiga, e 80 anni fa con Lenin.
Fu la logica resistenzialista a ribaltare le
posizioni di Lenin,
e a vedere il
nemico nel
"tedesco", senza distinguere tra proletariato e borghesia. Quanti di quelli che
dichiarano tuttora di rifiutare (per il passato!) quella logica, la ripropongono, nei fatti, nei confronti del
"leghista"? E poi, magari, del "serbo", del1' "irakeno", ecc.
Attacco ai Serbi, ne
risponderanno!
Questo atto di guerra aperta costituisce
un salto di qualità gravissimo nella
campagna di globalizzazione condotta dalla grande finanza mondiale
attraverso tragici e arroganti pupazzi
come Clinton e i suoi scaccini nei
governi europei.
Finora infatti la campagna di globalizzazione
(che potrebbe essere de
finita la quarta guerra mondiale) era stata
combattuta con le speculazioni e le bancarotte procurate per affamare
interi popoli, con le menzogne televisive, con la sollevazione di vaste
ondate migratorie (...)
Si era trattato
di una guerra relativamente "fredda ".
L'attacco militare di oggi a uno stato
sovrano europeo mette in drammatica evidenza che, invece, quando l'ostacolo è troppo resistente,
senza alcuna remora si può ricorrere alla più brutale violenza.
I Serbi hanno la colpa di non essersi
prostituiti alla coca cola, di voler difendere la propria identità (...)
Pertanto, vengono bombardati. Questo
drammatico salto di qualità imposto dai globalizzatori per dare un
esempio ai popoli europei proprio in caso loro, inevitabilmente rischia di legittimare in tutto il mondo il
ricorso alla
violenza come forma di resistenza alla violenza perpetrata dall'aggressore.
Non è un passo scevro di pericoli per
chi l'ha compiuto... (28.3)
Emma Bonino portatrice di odio!
Emma Bonino candidata a diventare
capo dello Stato in Italia?
Poveri noi... Fomentatrice di guerre, di
interventi armati, di attacchi di cui poi non sa gestire le conseguenze...
Fomenta
l'odio contro i serbi e contro Milosevic, solo questo è in grado di fare: se ne stia a casa! (7.4)
Aereo abbattuto, sarà una
lezione?
Abbattuto un caccia bombardiere degli
Stati Uniti. Spero che questo avvenimento faccia desistere gli yankee
dai loro folli progetti mondialisti. Spero che un giorno i signori a stelle e strisce possano
provare sulla loro pelle almeno un quarto del terrore e dei massacri che, direttamente
o indirettamente, hanno seminato
per il mondo. (31.3)
Ora la sinistra è amica
degli Usa!
Sono un ex militante, fino a ieri elettore
della sinistra (dei DS).
Tanto è stato lo schifo provocato in
me dalla vicenda dei bombardamenti sulla Serbia, con tanto di visita negli
Usa di D'Alema e salamelecchi vari ai decorati generali della Nato, che
per una volta mi sono trovato d'accordo con Umberto Bossi.
Dove sono finiti gli antiamericani di
comodo, i pacasti, i difensori delle prerogative italiane ed europee nei confronti del sempre più arrogante zio
d'America?
Non so, so solo che sono sempre meno
a sinistra e un pochino, per la prima
volta, più leghista... (28.3)
Popoli in lotta, è il
momento!
11 31 marzo ho avuto un momento di
grande commozione ascoltando alla Radio le parole di Bossi.
Parole semplici e chiare, anche se non
da tutti ascoltate, parole decisive per la sorte dei nostri popoli.
Io sono friulano, amo la mia terra e i suoi 2000 annidi storia, so quello
che per essa hanno fatto e sofferto i miei
avi e spero che tutti i padani facciano
altrettanto.
Ricordo che i serbi nel 1389, pur sconfitti
si batterono contro i Turchi e contro
l'avanzata islamica.
Forza fratelli Serbi, Catalani, Baschi,
Valloni, Fiamminghi, Savoienne, Corsi, Irlandesi, Scozzesi, Bretoni,
Tibetani e Padani. Forza! (7.4)
Yankee, ecco perché molti
vi odiano...
Visto che Clinton ha l'abitudine di lanciare
messaggi, anch'io vorrei lanciare il
mio al popolo americano. Cari americani non è colpa vostra se nel
mondo bruciano la vostra bandiera e
attaccano le ambasciate!
I russi non sono arrabbiati con voi perché li
ricattate prospettando loro fame e miseria, gli allevatori europei non
vogliono denunciare voi perché volete farci mangiare la vostra carne agli
ormoni, i Kurdi non maledicono voi perché lasciate che la Turchia continui a massacrarli...
Il mondo intero vi esorta, cari americani,
a liberarvi dalla dittatura che vi opprime il cervello, che vi ha imposto come presidente un burattino
birichino cui piace giocare con sigari e missili.
Cari americani, guardate il mondo con
gli occhi dei popoli senza patria e chiedetevi perché molti odiano la vostra
bandiera... (28.3)