Questione sessuale |
Alcuni estratti dai Manoscritti economico filosofici di Marx
Nel rapporto con la donna, in quanto essa è la preda e la serva del piacere della comunità, si esprime linfinita degradazione in cui vive luomo per se stesso: infatti il segreto di questo rapporto ha la sua espressione inequivocabile, decisa, manifesta, scoperta, nel rapporto del maschio con la femmina e nel modo in cui viene inteso il rapporto immediato e naturale della specie. Il rapporto immediato, naturale, necessario delluomo con luomo è il rapporto del maschio con la femmina. In questo rapporto naturale della specie il rapporto delluomo con la natura è immediatamente il rapporto delluomo con luomo, allo stesso modo che il rapporto con luomo è immediatamente il rapporto delluomo con la natura, cioè la sua propria determinazione naturale. Così in questo rapporto appare in modo sensibile, cioè ridotto ad un fatto dintuizione, sino a qual punto per luomo lessenza umana sia diventata natura o la natura sia diventata lessenza umana delluomo. In base a questo rapporto si può dunque giudicare interamente il grado di civiltà cui luomo è giunto. Dal carattere di questo rapporto si ricava sino a qual punto luomo come essere appartenente a una specie si sia fatto uomo, e si sia compreso come uomo; il rapporto del maschio con la femmina è il più naturale dei rapporti che abbiano luogo tra uomo e uomo. In esso si mostra sino a che punto il comportamento naturale delluomo sia diventato umano oppure a sino a che punto lessenza umana sia diventata per lui essenza naturale, e la sua natura umana sia diventata per lui natura. In questo rapporto si mostra ancora sino a qual punto il bisogno delluomo sia diventato bisogno umano, e dunque sino a che punto laltro uomo in quanto uomo sia diventato per lui un bisogno, ed egli nella sua esistenza più individuale sia a un tempo comunità. (pag. 109)
Se presupponi luomo come uomo e il suo rapporto col mondo come un rapporto umano, potrai scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia ecc. Se vuoi godere dellarte, devi essere un uomo artisticamente educato; se vuoi esercitare qualche influsso sugli altri uomini devi essere un uomo che agisce sugli altri uomini stimolandoli e sollecitandoli realmente. Ognuno dei tuoi rapporti con luomo, e con la natura, devessere una manifestazione determinata e corrispondente alloggetto della tua volontà, della tua vita individuale nella sua realtà. Se tu ami senza suscitare unamorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza damore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un infelicità. (pag. 156)
Si vede come al posto della ricchezza e della miseria come le considera leconomia politica, subentri luomo ricco e la ricchezza di bisogni umani. Luomo ricco è a un tempo luomo che ha bisogno di una totalità di manifestazioni di vita umane, luomo in cui la sua propria realizzazione esiste come necessità interna, come bisogno. Facendo lipotesi del socialismo, non soltanto la ricchezza, ma anche la povertà delluomo riceve in egual misura un significato umano e quindi sociale. È il vincolo passivo che fa sentire alluomo come bisogno la più grande delle ricchezze, laltro uomo. Il dominio in me dellessere oggettivo, il prorompere sensibile dellattività del mio essere, costituisce quella passione, che qui per ciò stesso diventa lattività del mio essere. (pag. 123)
Quando gli operai comunisti si riuniscono, essi hanno primamente come scopo la dottrina, la propaganda, ecc. Ma con ciò si appropriano insieme di un nuovo bisogno, del bisogno della società, e ciò che sembra un mezzo, è diventato scopo. Questo movimento pratico può essere osservato nei suoi risultati più luminosi, se si guarda ad una riunione di "ouvriers" socialisti francesi. Fumare, bere, mangiare, ecc. non sono più puri mezzi per stare uniti, mezzi di unione. A loro basta la società, lunione, la conversazione che questa società ha a sua volta per iscopo; la fratellanza degli uomini non è presso di loro una frase, ma una verità, e la nobiltà delluomo sirradia verso di noi da questi volti induriti dal lavoro. (pag. 137)
( Da Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Einaudi 1968)