Poichè, tra le sue innumerevoli perversioni, l'attuale progressismo ha anche quella di mitizzare il conservatorismo anglosassone come geneticamente immune dal virus fascista (da ultimo il vignettista Vauro ha evocato in positivo "Radio Londra"), forse non guasta rammentarne qui le sue reali posizioni davanti al fascismo. Churchill non ha bisogno di presentazioni; Sir P. Phillips era un famoso inviato speciale del "Daily Mail", un foglio -si direbbe oggi- montanelliano.
"L'Italia ha rivolto la corrente contro il bolscevismo e si può dire che ha salvato l'Europa.
"La vittoria dei fascisti è stata finora capita e apprezzata solo parzialmente dal mondo esterno. In proporzione sono pochi i popoli che si rendono conto che, a parte la grande guerra, la rivolta della gioventù italiana contro la tirannide del socialismo rosso sarà descritta dagli storici come il fatto più importante del nostro tempo.
"Il fascismo ha fatto molto di più [che "spazzar via i resti di un governo impopolare" n.]: ha combattuto una guerra santa.
"Una nazione si è improvvisamente risvegliata dal suo letargo ed ha fatto di nuovo la sua professione di fede nei principi che sono la base della nostra civiltà. Cristianesimo, patriottismo, lealtà verso lo Stato, libertà dell'individuo, riconoscimento dei diritti e dei doveri di tutte le classi della società, cooperazione delle classi per il bene del paese, obbedienza all'autorità costituita, moralità sociale: tutti questi dogmi della vita nazionale, che il bolscevismo voleva gettare nella spazzatura, sono stati accolti di nuovo dal popolo italiano, dalle classi alte come da quelle inferiori, con un entusiasmo che è semplicemente sublime".
(da P. Phillips, The 'Red' Dragon and the Black Shirts, London, 1923, p. 11)
"Nazioni diverse hanno modi diversi di fare la stessa cosa. (...). Nessuna questione politica può essere giudicata indipendentemente dalla propria atmosfera e dal proprio ambiente. Se fossi stato italiano, sono sicuro che sarei stato con voi dal principio alla fine contro i bestiali appetiti e le passioni del leninismo. Ma in Inghilterra non abbiamo avuto ancora da affrontare questo pericolo sotto la stessa forma micidiale. Noi abbiamo il nostro modo particolare di fare le cose. Ma su una cosa non ho il minimo dubbio, e cioè che noi [fascisti e democratici uniti -n.] riusciremo, nella lotta contro il comunismo, a strozzarlo.
"Dirò (...) qualche parola su un aspetto internazionale del fascismo. Esternamente, il vostro movimento ha reso un servizio al mondo intero. Il gran timore che ha sempre tormentato ogni capo democratico o socialista è quello di essere silurato o superato da qualche altro capo più estremista di lui. Si disse che una continua corsa verso la sinistra, una specie di fatale franamento verso l'abisso, fosse la caratteristica di tutte le rivoluzioni: l'Italia ha dimostrato che v'è un modo di combattere le forze sovversive, modo che può richiamare la massa del popolo ad una reale cooperazione con l'onore e gli interessi dello Stato."
(W. Churchill, discorso all'Ambasciata inglese a Roma il 20.1.'27)