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“Se fossi un politico
o un uomo d’affari occidentale, troverei motivo d’incoraggiamento e di
compiacenza nel riformismo di Gorbaciov; se fossi militante comunista,
sarei più prudente nell’entusiasmarmi e più esigente nel misurare i
programmi sovietici”.
(Frane Barbieri su “La Stampa”)
“State dalla parte dei ladroni”
“Le Izvestija si sono schierate a difesa dei ladri
del mercato privato, di tutti quelli che vendono a prezzi tre, quattro volte
superiori a quelli statali prodotti che hanno coltivato sulla terra dello stato,
bisogna fare proprio un bel mucchio e scaraventarli via. Proprio il contrario di
ciò che proponete voi della redazione del giornale. Sostenete questi ladroni
con la stessa forza di un muro di pietra” (N. Korotov, da Saratov). Il
problema dei prezzi al mercato è più complicato di quanto possa sembrare al
primo approccio. Diciamocelo con franchezza. Perché ci offende il bazar, con i
suoi elementi tipici del libero mercato, che opera a fianco della fitta rete di
magazzini statali e cooperativi? Non si tratta di un tributo alla tradizione.
Senza il bazar non potremo cavarcela.
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ORGANIZZAZIONE COMUNISTA
INTERNAZIONALISTA