Testo di una canzone per i picchetti
Papà, la teiera sta bollendo.
Ehi, papa, che ore sono?
Papà, dov'è la mamma?
E andata a fare il picchetto.
Papa, vogliamo mangiare,
abbiamo una fame da morire.
Papà, dov'è la mamma?
È andata a fare il picchetto.
Papà, quando lo sciopero finirà
e noi staremo bene
ricorderemo sempre
quel maledetto picchetto.
Papà, quando saremo grandi
e saremo già in miniera
se il sindacato ci chiamerai
saremo anche noi ai picchetti.
E insegneremo ai nostri figli
cos'è il picchetto
e speriamo che la lezione della storia
sia valida per sempre.
Da "Women against pit closures",
a cura del Comitato delle donne
contro la chiusura dei pozzi di Barnsley
"Questi mesi ci hanno profondamente cambiate: la gente e totalmente diversa da come era prima. Ad esempio nei confronti della polizia. La gente ha cominciato a capire che le libertà civili stavano scomparendo. I poliziotti che non avevano mai visto miniere si sono comportati molto male coi minatori, picchiandoli selvaggiamente; ma quando ci furono degli scabs (crumiri) anche nello Yorkshire la polizia fu subito coinvolta e la gente verificò che la polizia locale era tale e quale quella venuta da fuori. I minatori hanno così capito che non vi era più libertà nel proprio paese. Non si ricucirà più la contraddizione tra le persone e la polizia. Tutti, me compresa, rispettavamo la polizia, avevamo fiducia; ora tutto e finito. I minatori sono trattati come la feccia, il "nemico interno".
(Stralcio di una nostra intervista a Marsha Marshall, segretaria del gruppo "Barnsiey Miners' Wives").
Donne e minatori
L'intervento di Lorraine:
Questa lotta non appartiene agli uomini, appartiene a tutti noi. E’ stato giusto in questa settimana mettere a confronto il modo in cui alcuni uomini hanno reagito alla partecipazione delle donne all'inizio con il loro atteggiamento di oggi. L'accoglienza che riceviamo dagli uomini ai picchetti è fantastica. Penso che se uno insiste abbastanza la gente comincerà ad ascoltare quello che avete da dire. E io voglio parlare a voce abbastanza alta e a lungo, per essere sicura di essere ascoltata. Uomini e donne dovrebbero lavorare assieme. Dovremmo essere una sola voce, la voce del movimento della classe operaia che grida contro il governo e contro Mac Gregor. All'inizio dello sciopero noi donne del gruppo di Barnsley volevamo andare ai picchetti e ci fu detto che era già abbastanza difficile organizzare gli uomini. Posso dire sinceramente che le donne non hanno bisogno di nessuno che le organizzi. Si sanno organizzare da sole. La prova e qui in questa sala oggi. Sono sicura che per alcune donne, anzi per la maggior parte di quelle che sono qui, essere a casa è come essere in miniera. Ci sono discussioni su a chi tocca andare alla manifestazione o al picchetto, o a chi tocca stare a casa a guardare i bambini. Parlare di divisione dei compiti! Abbiamo visto benissimo come si fa nelle ultime otto o nove settimane. Essere attive, come noi siamo, toglie molta dell'incertezza che e insita in uno sciopero. Noi sappiamo ora, per aver partecipato, quello che sta accadendo, e questo elimina, ne sono sicura, molta della nostra preoccupazione. La nostra conoscenza dei problemi ci rende più decise a continuare la lotta. Non possiamo permettere a questo governo di decimare la nostra industria e le nostre comunità. E’ questo che vogliamo per i nostri ragazzi? In questo paese non siamo divisi come classe. Siamo divisi come uomini e donne. Noi, come donne, non siamo state molto incoraggiate a partecipare attivamente al lavoro del sindacato e all'organizzazione. L'organizzazione è stata sempre vista come un fatto riservato all'uomo. Noi siamo state sempre considerate come l'elemento domestico della famiglia. Questo è il ruolo che per troppi anni ci è stato assegnato. Ho visto che ciò è cominciato a cambiare negli ultimi anni, e in queste ultime settimane il cambiamento è compiuto. Se il governo pensa che la sua lotta è solo contro i minatori, si sbaglia di grosso. Ora gli stanno contro uomini e donne e intere famiglie. Io esigo oggi la solidarietà da voi tutti. Noi dobbiamo resistere e conservare il nostro orgoglio come movimento. Oggi ho un solo messaggio da lanciare, ed è verso la Thatcher e il suo governo. Uomini, donne e intere famiglie stanno insieme ora. E voi avete tra le mani una lotta maledetta. Siamo uniti e non saremo battuti. Non ora, mai più".
Da "Women against pit closures", a cura del Comitato delle donne contro la chiusura dei pozzi
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA