Due aggressioni al sindacalismo militante

I due episodi sono lontani nello spazio e, nel caso del Messico, si è arrivati fino all'assassinio del militante sindacale aggredito. I due episodi sono, però, connessi da uno stesso filo: quello del capitale, il quale, pur di imporre l'incrudimento del suo sfruttamento sul lavoro salariato, aggredisce le più elementari forme di difesa degli interessi proletari, cerca di scompaginare le organizzazioni del sindacalismo militante e di tenere lontana la massa degli sfruttati dal processo di difesa organizzata dei propri interessi.

Queste aggressioni e il sistema di interessi capitalistici da cui promanano mostrano una volta di più quanto sono criminali la politica di concertazione di interessi sociali opposti e l'invito ad alzare le mani propugnati presso i lavoratori dalle direzioni dei partiti e dei sindacati riformisti.

C'è, al contrario, bisogno di una politica di intransigente difesa degli interessi proletari basata sull'auto-organizzazione dei proletari e sulla costruzione paziente della loro unità di classe internazionale e internazionalista. È lo stesso attacco del capitale e dei governi al suo servizio a produrre nei vari continenti, con forme e con gradi di intensità diversi, pur in mezzo ad difficoltà enormi, il processo di resistenza molecolare degli sfruttati su cui far marciare questa politica di classe.

Ai militanti proletari e ai lavoratori colpiti la nostra totale e incondizionata solidarietà.

10 aprile 2007