Le guerre e il militarismo fanno diventare le donne e le ragazze oggetto di stupri e di violenza sessuale; la cultura dell’aggressione incoraggia le violenze domestiche contro le donne. Le armi di distruzioni di massa, prodotte e usate dagli Stati Uniti, avvelenano la terra e il mare, provocando aborti, malformazioni congenite e cancro. La "guerra contro il terrorismo" dà ad altri governi il pretesto per colpire gli oppositori politici, con conseguenze disastrose per le donne nelle zone di guerra. La "guerra contro il terrorismo" è la maschera dietro cui si nasconde il dominio globale degli Stati Uniti, che impoverisce le donne di tutto il mondo. Quando gli immigrati arabi e musulmani vengono incarcerati senza alcuna ragione e senza imputazioni, a soffrirne sono le donne, i bambini e le loro comunità. I diritti delle donne non possono fare dei passi in avanti mentre i diritti umani e le libertà civili vengono calpestati. Le industrie belliche degli Stati Uniti arraffano enormi profitti, mentre le politiche a favore della salute e dell’istruzione delle donne e delle ragazze, o della cura dei bambini, subiscono tagli di bilancio. La guerra di Bush rafforza il razzismo globale, producendo effetti negativi sulle donne di colore in tutto il mondo. Il Pentagono non può liberare né le donne afghane, né le donne di alcun altro luogo del mondo. The Women of color Resource Center, Berkeley California (www.coloredgirls.org) |