CONTRO QUALSIASI CRIMINALIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI.

"Mancano cinque minuti alla mezzanotte". Questa è la terroristica frase pronunciata dal capo dei cosiddetti ispettori O.N.U. per simboleggiare il conto alla rovescia che gli Stati Uniti e gli altri predoni imperialisti stanno effettuando nei preparativi della prossima aggressione imperialistica all’Irak.

La "guerra infinita" verso i popoli del Sud del mondo, di Bush e degli altri sodali occidentali, ha bisogno – per potersi meglio affermare e dispiegare – di intrecciarsi con l’attacco ai diritti politici e sindacali ed alle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia, dei giovani, dei lavoratori e del proletariato tutto.

In particolare verso gli immigrati si sta scatenando una campagna di aperta criminalizzazione in cui si inseriscono – con sapiente arte - gli "strani e misteriosi arresti di alcune decine di pakistani nel quartiere Forcella" effettuati dai carabinieri e subito recepiti dalla Procura della Repubblica.

Al di là di quelli che sono, potranno essere o diventare, i presunti "risvolti giudiziari" del caso, questa ulteriore vicenda repressiva contro gli immigrati dimostra, inequivocabilmente, come la politica razzista del governo Berlusconi mira ad intimidire gli immigrati spingendoli alla clandestinità e ad una nuova ricattabilità nei confronti di padroni, padroncini e verso le organizzazioni camorristiche.

Inoltre questi episodi - gli arresti di Napoli, quelli avvenuti qualche settimana fa nel Veneto, l’aggressione contro Adel Smith a Verona e contro il compagno Abou a Napoli – amplificati a dismisura dai cosiddetti mezzi d’informazione, sono utilizzati per creare nella società un clima di sospetto e di odio contro l’arabo, il mulsumano, l’immigrato finalizzato alla guerra d’aggressione contro il popolo irakeno.

Del resto l’infame Legge Bossi-Fini, recentemente approvata in Parlamento, prevede, oltre al peggioramento delle condizioni di super-sfruttamento a cui vengono sottoposti gli immigrati, la possibilità di un più ampio utilizzo delle forze dell’ordine in operazioni di rastrellamento delle città ed in vere e proprie "caccia all’immigrato e/o terrorista" da lanciare in pasto all’opinione pubblica.

  • Fermiamo la prossima aggressione all’Irak;

  • Respingiamo ogni tentativo di dividere e contrapporre tra loro i proletari bianchi dagli immigrati;

  • Piena libertà di lotta e di organizzazione per tutti gli immigrati;

 


Organizzazione Comunista Internazionalista