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D’Alema a La Repubblica (24 giugno 2006) “Agli Stati Uniti abbiamo presentato un’Italia che vuole rilanciare il suo ruolo, in Europa e nel mondo, non in chiave anti-americana, ma in chiave di piena e leale collaborazione. La Rice è donna molto pragmatica e intelligente. Ed è a sua volta impegnata a delineare un quadro nuovo delle relazioni tra Europa e America. (...) Vuole sapere cosa mi ha detto la Rice sull’Iraq? ‘Abbiamo preso atto delle vostre decisioni, ma poiché avete detto che volete mantenere una presenza in quell’area, che tipo di impegno avete in mente?’ Questa è stata la domanda. E io le ho risposto: un sostegno finanziario e umanitario, ma non più militare”. A parte il fatto che l’Italia continuerà a portare avanti un impegno anche militare, perché continuerà ad addestrare le nuove forze di polizia irachene, è qui delineata la veste con cui l’Italia continuerà a difendere i suoi interessi di saccheggio e di schiacciamento della resistenza degli sfruttati del mondo islamico: nel nome della pace, dell’umanitarismo... La pace e l’umanitarismo portati in Kosovo, fatti di prostituzione dilagante, persecuzioni dei serbi, semina di contrapposizioni tra i popoli slavi del Sud, immiserimento dei serbi e degli albanesi portati dalla Nato e dall’Italia del governo D’Alema, senza dimenticare ovviamente l’uranio impoverito cosparso sull’intero territorio occupato... pardon liberato. |
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Organizzazione Comunista Internazionalista |
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