Dopo la manifestazione nazionale degli immigrati del 26 novembre 2006 a Roma: il nostro comunicato di precisazione sulla cronaca della manifestazione pubblicata su L'Unità
In merito all’articolo comparso su L’Unità del 27 novembre 2006 relativo alla manifestazione dei lavoratori immigrati tenutasi a Roma domenica 26 novembre l’Organizzazione Comunista Internazionalista intende precisare quanto segue.
1) La nostra organizzazione ha aderito e partecipato attivamente e con entusiasmo alla manifestazione del 26 novembre promossa dal Comitato Immigrati in Italia.
2) La nostra organizzazione però non ha indetto (come “erroneamente” viene scritto da L’Unità) tale manifestazione, che, per quanto ne sappiamo, è stata convocata e organizzata interamente dal Comitato Immigrati in Italia.
3) Riteniamo che quello commesso da L’Unità non sia un semplice errore, ma indichi la volontà di questo giornale di svalorizzare e nascondere il reale processo di auto-organizzazione che, sia pur con molte difficoltà, sta da anni andando avanti tra i lavoratori immigrati e di cui il Comitato Immigrati costituisce un’importante espressione.
4) Questo processo di auto-organizzazione si sta manifestando anche attraverso la sindacalizzazione di massa dei lavoratori immigrati e la loro crescente partecipazione all’attività sindacale. Questo fenomeno si sta sviluppando soprattutto in quelle zone (come il Nord Italia) dove centinaia di migliaia di immigrati sono impiegati come operai nelle fabbriche.
5) La nostra organizzazione da oltre dieci anni è sempre al fianco delle lotte e delle mobilitazioni dei lavoratori immigrati e rivendichiamo pienamente la nostra partecipazione alla manifestazione del 26 novembre.
6) Riteniamo sia di fondamentale importanza battersi per unificare le lotte tra i lavoratori immigrati e quelli italiani. Bisogna sforzarsi in tutti i modi per far capire ai lavoratori italiani che l’assenza di diritti degli immigrati si traduce anche in un attacco contro i loro stessi diritti, contro le loro stesse condizioni.
7) Riteniamo anche che sia della massima importanza lavorare per “mettere a contatto” ed unire le lotte degli immigrati del centro-sud con quelle degli immigrati del nord Italia, le lotte promosse dagli immigrati appartenenti all’associazionismo auto-organizzato con quelle promosse dagli immigrati iscritti alla Cgil e agli altri sindacati, e battersi con tutte le forze per integrare in questo percorso le tantissime lavoratrici immigrate spesso costrette a lavorare in condizione di totale isolamento nelle case degli italiani.
27 Novembre 2006