Promemoria : dagli "assaggi" di centro sinistra del 1996-2001 agli affondi del Berlusconi 2001 2006
Prodi non è una pietanza fresca di giornata da assaggiare prima di scartarla, è una minestra che già una volta ci è toccato ingurgitare... Vogliamo ricordarci cosa successe quella prima volta? E vogliamo provare a verificare se Berlusconi ha rovesciato la politica di Prodi o l’ha semplicemente radicalizzata giovandosi anche del "lavoro ai fianchi" svolto dai suoi predecessori di centro-sinistra?
La guerra verso l’esterno, 1996-2001 Bosnia-Albania-Serbia I governi di centro-sinistra mandano i parà in Bosnia, mettono a disposizione le basi aeree italiane per incursioni in Iraq, occupano militarmente l’Albania con la missione Arcobaleno, partecipano in prima fila all’aggressione "umanitaria" e all’occupazione della Serbia.
La guerra verso l’interno, 1996-2001 Repressione di centro-sinistra Oltre alle misure ad hoc contro il diritto di sciopero e quelle contro i sindacati "meno rappresentativi" (esclusi da una serie di diritti sindacali), i governi di centro-sinistra fanno intervenire la "forza pubblica" contro i lavoratori della Belleli, della PostalMarket, contro gli agricoltori di Battipaglia, i lavoratori delle pulizie di Napoli, i delegati sindacali dell’Enel, gli occupanti di case (immigrati e non). Il ministro Diliberto riorganizza i Gom, il reparto speciale intervenuto nelle carceri di Genova contro i manifestanti fermati. Nel marzo 2001, il governo D’Alema fa caricare la manifestazione a Napoli del Global Forum. Mercato del lavoro Il pacchetto Treu introduce il lavoro interinale e vara una riforma del mercato del lavoro in combinazione con la contro-riforma delle pensioni firmata Dini. Prima delle elezioni del 2001 e dopo la vittoria di Berlusconi arrivano sulle pagine dell’Unità proteste per le dichiarazioni dei leader del centro sinistra sulla necessità di rivedere l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Contro i lavoratori immigrati Oltre all’affondamento della nave albanese con oltre cento morti, i governi di centro-sinistra si fregiano del varo della legge Turco-Napolitano, dell’istituzione delle quote d’ingresso stabilite annualmente dal governo, dell’introduzione dei Cpt e della possibilità di espulsione immediata dei "clandestini" senza passare per una sentenza di tribunale. Federalismo La riforma Bassanini avvia la realizzazione del progetto federalista dello stato italiano, avente come principale (e non dichiarato) obiettivo la frantumazione delle condizioni di esistenza e del tessuto organizzato del proletariato. Regime fiscale La riduzione delle tasse sugli utili dal 37% al 27% è solo il più evidente dei regali fatti dai governi di centro-sinistra alle imprese. Accanto ad esso, va ricordato la riduzione del costo del lavoro a carico delle imprese con un parziale passaggio degli oneri sociali a carico della fiscalità generale, cioè fondamentalmente a carico dei lavoratori dipendenti. Contro la 194 Durante l’ultimo periodo dei governi di centro sinistra, davanti alla pressione di settori della borghesia e del Vaticano, D’Alema e i "progressisti" chiamano le "coscienze liberali" ad una discussione costruttiva per una revisione (peggiorativa) della legge 194. Scuola e università Viene approvata la legge sull’autonomia scolastica (come tassello della riforma federalista di Bassanini) che amplifica il ruolo assegnato all’istituzione-scuola di riprodurre e cementare la gerarchizzazione di classe esistente nella società borghese. Anche l’Università ha la sua riforma (la Zecchino-Berlinguer) che frammenta il percorso formativo con il sistema dei crediti e degli stages (applicato anche negli istituti superiori con l’aggiunta dei debiti).
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La guerra verso l’esterno, 2001-2006
Afghanistan, Iraq Il governo Berlusconi partecipa alla "missione di pace" in Afghanistan. Nella primavera 2003 il governo del polo delle Libertà partecipa all’aggressione e all’occupazione dell’Iraq. La strage compiuta dai "nostri" sui ponti di Nassiryia e l’addestramento delle forze di polizia dello stato-quisling installato a Baghdad testimoniano la natura "umanitaria" della missione... La guerra verso l’interno, 2001-2006 Repressione di centro-destra Da Genova in poi il manganello di Berlusconi-Bossi-Fini è ben visibile sulle teste dei lavoratori, come accade ad esempio agli operai di Melfi e alla gente della Val di Susa... Permanente, ma questo passa del tutto sotto silenzio, l’opera di controllo, intimidazione e repressione contro i lavoratori immigrati. Cresce il numero delle denunce da parte delle organizzazioni sindacali sulle attività di schedatura effettuate dalle forze dell’ordine contro i lavoratori in occasione degli scioperi. Mercato del lavoro Il governo Berlusconi passa dalle parole ai fatti sull’"articolo 18" dello Statuto dei Lavoratori. Davanti alla protesta dei lavoratori, il governo ritira formalmente il provvedimento. Ma rimanendo in piedi, l’esecutivo porta avanti l’assedio finale all’"articolo 18" con la precarizzazione in larga scala delle giovani generazioni e il conseguente annullamento di fatto delle tutele sindacali. La legge Biagi, ispirata al Libro Bianco di Maroni sottoscritto da Csl e Uil, estende il precarietà e i ricatti cui sono sottoposti i nuovi assunti e i giovani lavoratori. Contro i lavoratori immigrati La legge Bossi-Fini lega ancor più i lavoratori immigrati ai diktat delle aziende con il vincolo del permesso di soggiorno al rapporto di lavoro. Sono espulsi migliaia di "clandestini". Migliaia di immigrati annegano nel Mediterraneo nel loro viaggio dall’Asia e dall’Africa verso l’Europa: il pattugliamento delle acque operato dalle navi militari italiane non è assolutamente collegato alla strage... Con il pacchetto Pisanu, il governo di centro-destra compie un ulteriore giro di vite nel controllo, nella divisione e nella repressione dei lavoratori immigrati, soprattutto quelli di fede musulmana. Federalismo La Devolution porta avanti l’opera di divisione e contrapposizione territoriale dei lavoratori in Italia, a cui manca oramai quella formalizzazione delle gabbie salariali di fatto già esistenti auspicata anche da Rutelli. Regime fiscale Il governo di centro-destra procede ad una ristrutturazione degli scaglioni di reddito che va a vantaggio dei redditi medio-alti. Secondo i calcoli del Sole24ore, nel quinquennio del governo Berlusconi le rendite finanziarie prosperano, il reddito dei lavoratori autonomi aumenta in termini reali del 17%, quello dei lavoratori dipendenti diminuisce del 2%. Contro la 194 Con vari provvedimenti, il governo Berlusconi-Bossi-Fini porta avanti la manomissione delle tutele conquistate dal movimento delle donne e dal movimento operaio sull’aborto e sui servizi sociali per l’infanzia. Scuola e università La riforma Moratti smantella giuridicamente il tempo pieno, pur se (per effetto delle proteste) il dispositivo viene mantenuto provvisoriamente in vita in altre forme. La riforma investe anche l’università, con l’aumento e l’istituzionalizzazione del precariato e la più spinta subordinazione della ricerca scientifica e tecnologica alle esigenze del mercato e delle imprese. L’aggiunta del portfolio che accompagna l’alunno dalla scuola dell’obbligo all’università spinge tutto il sistema scolastico e i singoli alunni all’individualismo più sfrenato, così come deve essere per tutti i lavoratori sul mercato del lavoro.
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