Un appello di sindacalisti dagli Usa
ai lavoratori d’Italia
Il movimento operaio americano è, al momento, quello in cui è più visibile la spinta (pur ancora riguardante una minoranza esigua) alla internazionalizzazione della lotta, come mostra un documento di lavoratori e sindacalisti americani in solidarietà con i lavoratori italiani in occasione dello sciopero generale del 16 aprile 2002, apparso sul sito dei Cobas. È esempio da riprendere anche da parte dei lavoratori italiani e europei, tra loro e nei confronti dei lavoratori di tutti i paesi del mondo, al fine di intrecciare un rapporto di conoscenza, di scambio, di lotta e di organizzazione comune.
"Mentre i lavoratori italiani si domandano se aderire o meno al prossimo sciopero generale indetto da Cgil, Cisl, Uil e altre associazioni sindacali italiane, i sottoscritti, lavoratori degli Stati Uniti, sostengono e incoraggiano i lavoratori italiani a lottare contro l’americanizzazione della legislazione italiana sul lavoro!
"Oggi, negli Stati Uniti circa il 90 per cento di tutti i lavoratori subisce la dottrina costrittiva chiamata ‘licenziamento senza restrizioni’. Appare chiaro, dal piano del governo italiano, l’obiettivo finale di Berlusconi di riscrivere l’articolo 18 della Costituzione italiana, ecc.
"Per un lavoratore americano, il sistema di ‘licenziamento senza restrizioni’ significa lavorare e vivere come uno schiavo. Come lavoratori sottoposti al sistema di ‘licenziamento senza restrizioni’ si è soggetti all’arbitrio del proprio superiore diretto. Se al padrone non piace il colore della sua camicia, il lavoratore può essere licenziato senza possibilità di difendersi legalmente. Questo significa che il lavoratore, sottoposto a questo regime di ‘licenziamento senza restrizioni’, vive con il timore costante che il livello di vita e la sopravvivenza della sua famiglia siano in pericolo.
"Durante l’inverno del 2000, dopo che 143 lavoratori siderurgici di Duluth, Minnesota, negli Usa, avevano dichiarato uno sciopero contro la locale fonderia di proprietà di una ditta operante anche in Italia, facemmo appello alla solidarietà dei lavoratori italiani dipendenti della stessa ditta, conosciuta al tempo come GTS-Europa Spa. Con sorpresa delle centinaia di lavoratori sottoposti al regime di "licenziamento senza restrizioni" del Minnesota, i lavoratori della fonderia della GTS-Europa a Mezzomerico (NO), Italia, intrapresero uno sciopero di solidarietà per i 143 lavoratori di Duluth.
Se Berlusconi vince, il doloroso sciopero di dieci mesi sostenuto dai vicini nostri fratelli e sorelle e le loro famiglie in Minnesota, è un esempio di quello che i lavoratori in Italia potranno attendersi in futuro. La multinazionale dispose una serrata del suo stabilimento, mantenendo i lavoratori senza paga e senza la garanzia di ritornare al lavoro al termine dello sciopero di dieci mesi! In base alle ultime notizie, solo 30 lavoratori sono attualmente impiegati nella fonderia di Duluth e il sindacato si trova in difficoltà.
"Noi, attivisti sindacali negli Usa, ci sentiamo in dovere di sorgere uniti e di far conoscere la nostra solidarietà ai lavoratori italiani nella loro battaglia per i diritti dei lavoratori. L’attacco di Berlusconi al diritto del lavoro è un attacco contro le nostre famiglie e i nostri figli, sia in America che in Italia. Dobbiamo lottare contro questi attacchi.
"Il regime di ‘licenziamento senza restrizioni’ è una calamità. Non possiamo accettare che diventi lo standard legale in Italia! Scioperate e scendete nelle strade il 16 aprile!"
Seguono 40 firme da diversi stati.