lettere
La massa proletaria beve oggi a grandi sorsi i
messaggi rincretinenti trasmessi
dalla televisione? Sicuramente, ma solo perché langue la lotta di classe.
La rimessa in moto dei muscoli
degli sfruttati contro la "bestia capitalistica",
rimetterà in azione anche i loro cervelli...
Per questo al compagno che ci scrive
rispondiamo di non farsi impressionare: venga usata per davvero invece la volontà di lotta che egli sente, la
metta al servizio della ripresa
dell'organizzazione proletaria "contro la fame nel Terzo Mondo
come contro la disoccupazione da noi". Essa s'incontrerà con
ciò che stanno facendo maturare le
contraddizioni in cui si va avvolgendo l' imperialismo,
e allora altri Marcos nasceranno... e
anche qualcosa di meglio!
Milano Nord 2.1.1998
...Certo è bello sapere che ci siete,
che c'è qualcuno che ancora ci crede; ma
quello che vorrei farvi notare è
che il comunismo è come una equazione
matematica che si basa su due
incognite che invece che essere X o Y
sono TEMPO e LUOGO. Al variare delle
incognite il risultato dell'equazione cambia, al variare di TEMPO
e LUOGO la storia cambia.
Ora, analizzando la società attuale,
vi sembra che questa sia disposta a lottare con voi per realizzare il comunismo,
il socialismo, la vera e più assoluta libertà? Credete che la casalinga
che guarda 'Beautiful' e il TG di
Emilio Fede sia pronta? Oppure l'impiegato
che vota PDS e che vuole solo che
ci sia più democrazia e più rispetto per l'uomo sia pronto? Credete
che il nemico, i padroni del mondo
ovvero i padroni dell'economia di
mercato siano lì pronti a respingere
i vostri attacchi, pensate che siano
impauriti di fronte al vostro ‘proletari
di tutto il mondo unitevi!’?
Oppure pensate di vincere senza la
casalinga, senza l'impiegato, senza l'operaio che s'incazza solo
se gli negano il rigore la domenica?
Oppure lottate per un puro scopo di
mobilitazione per fare numero e colore alle manifestazioni che
servono, è vero, ma che non possono da sole
risolvere i problemi?
Io vi scrivo perché vorrei che chi vive
come noi, sospeso tra l'impossibile
coerenza di un ideale più complicato
del paradiso e dell'inferno, concentrasse
le sue forze verso quello che oggi
è il nemico dell'umanità, nemico che non solo non permette il comunismo,
quello vero, quello che non è mai
esistito, ma che oggi non permette
neanche la democrazia vera, degna e il
rispetto dei diritti fondamentali
dell'uomo.
Qual è questo nemico? ...Il
Che teneva
a sottolineare nelle sue lettere prima
di partire per la Bolivia che la sua
lotta era contro l'imperialismo, in
qualunque forma esso si manifesti e in
qualunque posto.
La lotta per l'umanità, per la vera libertà
non è una lotta politica per realizzare
un nuovo sistema politico ma è la lotta contro l'imperialismo che
oggi si trasforma in NEO-LIBERISMO
e che uccide innnocenti ogni giorno!
Come si può lottare per il comunismo quando non c'è neanche la
democrazia! Come può un operaio
trasformarsi in un uomo nuovo se non conosce neanche l'applicazione delle
regole di base che dovrebbero costituire una società democratica e che
invece vengono calpestate?
Non può una classe di bambini di prima
elementare imparare le equazioni di secondo grado se prima
non impara gli insiemi, le tabelline ecc...
Compagni, vorrei vedere le vostre forze
concentrate contro chi non ci permette di vivere in democrazia, libertà
e giustizia; vorrei vedere un'ondata di zapatismo anche in
Italia che unisca sotto una unica bandiera
tutti quelli che non vogliono che vi sia un Nord ricco e un Sud
povero, nelle città, nelle nazioni, nel mondo.
Perché come voi senz'altro saprete meglio di
me, l'imperialismo, che altro non è
se non la degenerazione animalesca
e violenta del capitalismo, si basa proprio su questa divisione: se non esiste il povero da sfruttare non può esistere il ricco!
Ma quello che voi volete è vedere il ricco in
mutande e il povero alla pari di tutti gli altri, ma oggi
(TEM PO) in Italia (LUOGO) non è possibile, e forse non lo è da nessuna parte del mondo. Perché per fare ciò avreste
bisogno dell'appoggio delle masse e queste se
gli parlate non vi ascoltano, non
gliene frega niente, oppure vi dicono:
avete ragione, ma qui, ma la, ma su ...bla,bla,bla,...
Non vi ascoltano perché non lo dite...
da una televisione. AHHH!!! La televisione,
vade retro satana! Invece no, la
televisione trasmette bugie ma per farlo capire alla gente bisogna
dirlo alla televisione.
La Gialappa'S, Paolo Rossi e altri lo
stanno facendo da anni ...è semplice:
mi procuro gli sponsor e poi posso
dire quello che voglio perché tanto
chi voleva i soldi se li è presi, e altro
non gli importa. Certo non è che con
loro siamo vicini alla rivoluzione
ma comunque siamo lì, nell'antro della bestia e la stuzzichiamo e
vediamo come lei reagisce, e deve stare
molto attenta perché basta una reazione sbagliata e si rovina con
le sue mani ma per merito nostro.
Guardate oggi quello che ha fatto Marcos
con l'EZLN, come lo ha fatto? Grazie all'ideale zapatista di democrazia,
libertà e giustizia che ci tocca un po' tutti e anche grazie alla comunicazione,
al computer, ad internet, alla sua
grande capacità comunicativa, si è
costruito un personaggio ed una
popolarità che nessuno potrà
cancellare o fucilare. Se fosse vissuto trent'anni fa lo avrebbero già
ucciso, invece oggi è ancora vivo, grazie
ai giornali, alle televisioni e ad
internet, grazie proprio a tutte quelle
armi che i padroni del mondo usano per
tenere a bada l'umanità.
Questa è la linea di lotta oggi, nel 1998
in Italia come nel mondo, lottare al di fuori di questa linea è inutile,
quali conquiste? Se i padroni del mondo non hanno più bisogno
della politica per comandare noi non ne abbiamo
bisogno per lottare! Quello che ha fatto Marcos con l'EZLN in questi quattro anni nessun partito politico
in nessuna parte del mondo avrebbe potuto farlo.
La mia era solo voglia di dialogare con
chi so che come me è alla ricerca della strada che porta a un
mondo migliore,
vorrei che lottassimo tutti sotto un'unica
bandiera, e contro un unico nemico,
sconfitto il nemico ognuno potrà
esporre le sue tesi di vita nuova, ma
prima bisogna lottare contro il
nemico, e il nemico è lui, è quello
che provoca la fame nel terzo mondo come la disoccupazione da noi.
La quarta guerra mondiale è cominciata,
come avvisa un uomo dalla Selva Lacandona, e c'è bisogno anche
di noi, delle nostre forze perché
solo uniti potremo mettere in crisi
la bestia e costringerla, con il tempo,
a essere sempre meno bestia
Non ne dipende il nostro futuro ma
quello dei nipoti dei nostri nipoti, non c'è denaro o fama in ballo, in ballo
c'è solo, e non è poco, la dignità. Questa viene prima di ogni altro valore
e di ogni teoria rivoluzionaria,
seguendo la strada che ci indica la
dignità di esseri umani porteremo il mondo e l'umanità talmente vicini al
mondo nuovo che ci prenderemo una pausa
e un buon caffè prima di cominciare
una nuova storia.
... da uno dei tanti Marcos sparsi per
il mondo alla ricerca del capire e dell'agire, sperando che
anche i Marcos che ci sono tra di voi si mettano
in cammino alla ricerca della propria lotta per la dignità
e contro il neo-liberismo.