DUE "TRANQUILLI" ANNI
DI GOVERNO AMICO
La pagina offre un parziale elenco di fatti che
provano come il governo dell'Ulivo, spacciato come amico
dei lavoratori, si sia comportato in maniera tutt'altro
che amichevole nei loro confronti. La dichiarata
disponibilità e imparzialità nell'applicare, "al di
sopra delle parti", le "regole del mercato" ha richiesto
come logica conseguenza che lo Stato si attrezzasse alla bisogna
contro chi osasse infrangere tali regole. In primo
luogo contro la classe operaia e le sue condizioni di
vita che sono il vero e primario obiettivo dell'attacco
imposto dalle esigenze del mercato.
Anche quando il rispetto dello Stato,
dell'ordine, è stato invocato non direttamente contro la
classe operaia, come nel caso della repressione
degli allevatori o dei militanti della Lega, il
destinatario ultimo del messaggio è stato il
proletariato. A lui era diretta la missiva: "la
stessa idea di contestare l'autorità dello Stato e il
primato degli interessi economici nazionali deve essere cancellata
dai pensieri degli operai". E tanto per
imprimerlo bene nelle loro menti le "regole" sono
state salvaguardate oltre che con la volontaria
rassegnazione dei vertici sindacali e il "patto
sociale" garantito da governo e partiti
della "ex sinistra", anche con atti apertamente
repressivi contro il proletariato.
A ben leggere la cronologia, è questo
il filo unico che lega provvedimenti
apparentemente diversi tra loro come la campagna e le azioni
di salvaguardia dell'unità dello Stato
contro i militanti della Lega, le cariche contro gli
allevatori, la stretta repressiva contro gli immigrati,
l'intervento militare in Albania, la criminalizzazione
degli scioperi e delle forme di lotta "che intralciano
i servizi e l'ordine", i puntuali interventi della
polizia contro i picchetti e le manifestazioni di
disoccupati e operai.
Non siamo certo all'aperta e dichiarata
repressione di un governo autoritario, ma i principi, i
valori, gli interessi di classe, salvaguardati da questi
provvedimenti vanno nella direzione auspicata dalla borghesia
per ridurre alla ragione il proletariato e condurre più a
fondo l'attacco alla sua organizzazione. In
tal senso il governo ulivista ha affinato strumenti e armi
che vanno ben oltre la sua esistenza e i limiti sempre
più labili di cui può disporre nell'opera di sottomissione della classe
operaia al capitale, prima di cedere la mano a un più determinato
governo di destra, in tutto il paese o nei singoli pezzi in
cui la sua frammentazione lo ridurrebbe.
Alla resa dei conti, la presunta neutralità
o equità nei confronti dei lavoratori, sbandierata ai
quattro venti dalla stessa Rifondazione, si è rivelata
una delle armi con cui il governo ha coperto il suo operato anti-operaio ed è riuscito a rendere
i lavoratori indifferenti o passivi nei confronti della
repressione che con sfrontata durezza ha colpito invece le sezioni più
indifese del movimento operaio, a cominciare dagli
immigrati, dagli sfruttati albanesi, somali,
mediorientali.
Questo dicono i fatti qui
elencati e contro di ciò la classe
operaia è chiamata ad agire
distinguendo le sue sorti da quelle del governo, difendendo
contro di esso i suoi spazi di
organizzazione e in primo luogo quelli
delle sue sezioni più deboli (le
prime a essere attaccate per giungere
più facilmente al suo cuore) e
assumendo nel contempo le ragioni
profonde anticapitalistiche di quegli operai che, pur dietro bandiere
reazionarie, iniziano a reagire al
parassitismo dello stato e delle lotte
di ceti non sociologicamente proletari
come gli allevatori.
1996: il governo riscalda i muscoli
19.5 Padova: Tensione e cariche contro
un corteo antirazzista indetto da "Razzismo Stop"
contro il Decreto Dini che prevede l'espulsione degli
immigrati.
21.5 La polizia carica i disoccupati a
Napoli e fa due arresti.
14.6 1 Parà partono per la Bosnia.
12.6 Deciso l'invio di nuovi contingenti
di polizia a Torino col pretesto della lotta al "crimine" .
13.6 Si decide di potenziare la presenza
della polizia a Milano, Torino e
Genova.
1.8 Battipaglia: Oltre 300 tra poliziotti
e carabinieri caricano una manifestazione di agricoltori,
l'episodio si ripeterà a Milano il 16 gennaio.
6.9 Firenze: espulsi 75 albanesi.
19.11 Il Ministro Burlando emette un'ordinanza
per differire ad altra data gli scioperi annunciati dall'UCS per
i giorni 12 e 28 novembre; è l'inizio
della sistematica applicazione di metodi coercitivi per impedire gli
scioperi dei lavoratori delle ferrovie.
30.11 Il buon esempio viene raccolto e sviluppato
fino alle estreme conseguenze dagli imprenditori privati. A Milano i
lavoratori della Zevrò - un grande negozio di
abbigliamento - vengono licenziati per aver partecipato
ad una assemblea sindacale.
1997: l'intervento del governo
contro le masse lavoratrici albanesi
corre parallelo a quello contro i proletari
d'Italia
25.1 La polizia interviene a Roma e
Milano per fermare le manifestazioni degli allevatori.
Febbraio 97 Prodi annuncia la ristrutturazione
delle FS, che dovrà avvenire attraverso nuovi esuberi e la
frammentazione aziendale e dunque contrattuale della categoria.
Febbraio 97 Il Consiglio dei ministri approva il
disegno di legge sugli extracomunitari che semplifica e
rende immediata l'espulsione dei clandestini, gli immigrati non in
regola non potranno più aspettare in libertà
gli esiti del provvedimento di espulsione ma saranno internati
in "centri di permanenza", gestiti direttamente
dalla polizia.
21.2 La polizia carica a Napoli una manifestazione
di disoccupati e di lavoratori dei progetti socialmente utili.
7.3 Roma: i dipendenti di una
ditta di pulizie della sede di via del Giorgione
del Ministero dell'Industria protestano
contro i tagli agli appalti, la polizia
carica il presidio delle lavoratrici. In seguito alcuni dei delegati
che partecipano alla lotta verranno incriminati per adunata sediziosa ed
aggressione alle forze dell'ordine.
Marzo 97 Il Governo militarizza le
coste albanesi per impedire lo sbarco di profughi.
28.3 La nave militare Sibilia sperona
una nave albanese provocando una strage tra i profughi.
Marzo 97 L'ONU approva l'intervento
militare in Albania che sarà guidato dall'Italia, con licenza di sparare.
8.4 Massiccio sciopero spontaneo dei lavoratori
dell'azienda trasporti municipalizzata di Roma. Come rappresaglia l'ATAC sospende dal servizio
5 lavoratori.
10.4 Parte la missione militare per l'Albania.
10.5 Arrestati gli 8 militanti "di Venezia
Serenissima Repubblica" che nella notte avevano occupato Piazza S. Marco. Successivamente saranno
condannati ad 8 anni di reclusione.
10.6 Nel corso delle lotte dei lavoratori
dell'Alitalia contro la ristrutturazione, l'azienda licenzia un delegato sindacale del SULTA.
12.6 Una nave militare italiana apre il fuoco su una
nave con 700 albanesi a bordo.
7.7 Il Governo invia l'esercito a Napoli,
Bassolino chiede i poliziotti di quartiere sul modello di New York.
29.7 Nei cantieri ENEL di Montalto
di Castro la polizia carica i delegati sindacali che manifestano contro
i licenziamenti.
8.8 La commissione di inchiesta sulle
torture, stupri e omicidi commessi dall'esercito italiano in
Somalia ha presentato a Prodi i suoi risultati:
assolti gli alti comandi.
20.8 Roma: Nigeriana fermata sul bus
senza biglietto viene trattenuta per 3 giorni in carcere. Dichiara
di essere stata selvaggiamente picchiata
e insultata. Viene alla luce uno dei mille
episodi di sistematica repressione che accompagna con i fatti le nuove
direttive in materia di espulsione.
9.9 In tutta Italia retate contro gli albanesi;
in Piemonte 350 profughi vengono fermati perché non in regola
con la direttiva Prodi, sono schedati
ed immediatamente trasferiti a Brindisi
per essere rimpatriati. Espulsioni a
Roma, Milano, sulle coste pugliesi,
a Perugia e a Firenze
21.9 Intervento della polizia contro
una manifestazione della lega che contesta Scalfaro.
22.9 La polizia interviene nella notte
per sgomberare ad Ostia uno stabile occupato da famiglie di
sfrattati.
23.9 Stralciato dal disegno di legge
sugli immigrati il diritto di voto agli immigrati "regolari".
20.9 Roma: vengono fermati e denunciati
per interruzione di servizio pubblico,
violenza a pubblico ufficiale e resistenza, i sindacalisti aderenti
all'UUB, USI e SLAI Cobas che,
per protestare contro la soglia di
riconoscimento dei sindacati maggiormente
rappresentativi imposta dal Governo,
avevano occupato gli uffici del
ministro Bassanini.
30.9 Roma la polizia carica un corteo
per ricordare Walter Rossi militante
di Lotta continua, ucciso il 30 settembre di 20 anni fa
16.10 La polizia sgombera i locali dell'assessorato
delle politiche sociali
occupati dalla comunità multietnica di Ostia.
5.11 Raffica di perquisizioni contro
le camice verdi della Lega.
14.11 A Roma cominciano gli sgombri
delle scuole occupate dagli studenti per protestare contro la
"Riforma Berlinguer".
17.11 Il parlamento approva la legge
sull'immigrazione.
20.11 Vicenza: scontri tra polizia e
allevatori, durante una manifestazione per le quote latte.
L'episodio sarà seguito da numerosi interventi della
polizia contro i presidi degli allevatori in diverse città.
Successivamente verranno denunciati 185 allevatori,
altri 15 riceveranno avvisi di garanzia per aver occupato i binari
della linea ferroviaria Milano-Venezia.
4.12 400 albanesi espulsi con la forza
dai centri di accoglienza a Cessano,
Foggia, in Campania e nel Lazio.
1998: la magistratura è un'istituzione
di classe!
23.1 Ilva di Taranto: vengono licenziati
alcuni sindacalisti, ed inviate 21 contestazioni e centinaia di lettere
di richiamo ai lavoratori che hanno
partecipato ad uno sciopero contro i
licenziamenti.
14.2 Sciopero dei capistazione delle
ferrovie. Giugni dichiara al proposito: "sono azioni
illegali intervenga la magistratura".
20.2 Rinviati a giudizio 70 operai e
5 sindacalisti, con l'accusa di aver bloccato
le strade nel maggio 96, nel corso di una
lotta contro i licenzia menti. Nel
frattempo la Corte di Cassazione con
una sentenza stabilisce il principio
"che il lavoro non è un bene
primario, come il diritto alla salute,
e pertanto chi lotta contro i licenziamenti
provocando blocchi stradali, commette
un reato".
24.2 Licenziati due macchinisti per
il deragliamento di La Spezia. Stessa
sorte toccherà più tardi ad altri lavoratori.
26.2 All'indomani dell'accordo ONU-Iraq,
Prodi, che aveva già dato la disponibilità delle basi aeree italiane per l'attacco, dichiara che in caso
di disobbedienze future di Saddam
"... l'Italia
farebbe il suo dovere partecipando
alla punizione del dittatore".
26.2 Diventa pubblica la notizia di 35 lavoratori
dell'Ilva di Taranto confinati in una palazzina, senza telefono e possibilità di comunicare con
gli altri lavoratori, perché troppo
sindacalizzati.
27.2 Pontedera: un operaio di 28 anni
condannato per omicidio colposo, con
l'accusa di aver provocato la morte di
un suo compagno di lavoro mentre montava il carrello elevatore. Giornalmente in Italia vi sono 3 morti al giorno sul posto di lavoro. Sempre più spesso le sentenze della magistratura accollano ai lavoratori infortunati o vittime del lavoro le responsabilità degli incidenti.
7.3 Manifestazione a Roma pro Di Bella
degli ammalati di cancro contro il decreto Bindi che prevede
la schedatura di ammalati e medici che non
si allineano alle terapie tradizionali di cura. La polizia
impedisce che i manifestanti si rechino a Palazzo
Chigi.
10.3 La Cassazione con una sentenza
contro una lavoratrice, sancisce la legittimità del
licenziamento per i lavoratori imputati in un qualsiasi
processo penale a prescindere dalla gravità del reato e dell'esito della
sentenza.
17.3 La polizia carica una manifestazione
di disoccupati a Napoli. 4 feriti e alcuni fermi. L'episodio
si ripeterà qualche giorno più tardi. Negli
stessi giorni tensione a Palermo tra polizia e lavoratori in
lotta per la proroga dei progetti per i Lavori
Socialmente Utili.
26.3 Mestre: la polizia carica una manifestazione
delle lavoratrici delle pulizie, 7 lavoratrici rimangono ferite
28.3 Il Consiglio di Stato stabilisce
con una sentenza che i dipendenti delle ditte municipalizzate
possono essere licenziati
28.3 Torino: anarchico si uccide in
carcere, era accusato degli attentati in Valsusa. Continuano i
blitz della polizia contro i centri sociali.
8.4 Chieste 111 condanne per i partecipanti
alla manifestazione del 20.9.94 indetta dal centro
sociale Leoncavallo di Milano.
CONTINUA...