Renato Carli-Ballola
L'AZIONE CATTOLICA
ALLA CONQUISTA DELL'ITALIA
Nel
dopoguerra la sinistra attaccava lo strapotere e l'ingerenza politico-economica della Chiesa.
L'opuscoletto
del `53 di cui riproduciamo la copertina, ad es., denuncia l'Azione
Cattolica come "un formidabile strumento di lotta" al servizio delle "gerarchie
ecclesiastiche" e della "classe capitalistica che vi sta alle spalle".
Oggi,
quando Bossi (certamente per
ragioni sue, tutt'altro che proletarie
di classe) solleva il coperchio su queste
stesse questioni, la "sinistra" reagisce, indignata, contro
il "provocatore". Bertinotti,
intervistato di lusso dell' Osservatore
Romano, dice di sentirsi bene in
compagnia del papa
"anti-capitalista". Già, l'anti-capitalismo dello IOR, della pelosa
Caritas, della guerrafondaia diplomazia
vaticana con i suoi interventi nella
ex-Jugoslavia, in Algeria, nel Rwanda,
in Albania, etc.
E'
così strano che la campagna bossiana contro
il potere temporale della Chiesa - una cosa inventata di sana
pianta, vero Don Armando? - sta
infiammando ed allargando la base proletaria della Lega? sta raccogliendo il
sacrosanto odio proletario contro un
apparato che vive sul suo
sfruttamento e coopera a conservarlo?
Da
settimane il quotidiano la
Padania e
la radio Padania Libera sono inondati da lettere e telefonate (appassionate) di
lavoratori sfruttati (anche cattolici) che dicono: "Ma di cosa è colpevole Bossi? Di aver detto
la verità e quello che tutti pensiamo?".
Moltissimi
sono, poi, sbalorditi per
le posizioni dei "comunisti di Rifondazione", dei "mangia-preti" e degli "scomunicati" di una volta.