Un
volantino distribuito dall'OCI a Napoli
ALLE LOTTE PER IL LAVORO SI
RISPONDE CON LE CARICHE DI POLIZIA!
Una grande
manifestazione, di lavoratori dei progetti dei Lavori Socialmente
Utili e di corsisti è stata brutalmente attaccata, da polizia e
carabinieri, in Piazza Plebiscito, a Napoli. Numerose
e dure cariche si sono succedute in
tutta la zona, provocando il ferimento di molti manifestanti, (un disoccupato
ha perso 5 denti per un lacrimogeno
sparato ad altezza d'uomo). La manifestazione
ha visto la partecipazione di migliaia di lavoratori, di precari
e disoccupati, che da anni, sono costretti
a campare con un sottosalario di fame e che devono lottare ogni qual volta
si esauriscono i finanziamenti governativi.
Accanto a loro, erano presenti i corsisti organizzati, ossia quei disoccupati,
che dopo quasi 10 anni di lotta, hanno
strappato un migliaio di corsi di
formazione professionale per un anno e che dal prossimo marzo, in assenza
di una finalizzazione occupazionale,
corrono il concreto rischio di tornare
disoccupati allo stato puro.
Le cariche, di venerdì scorso, non sono
frutto dell'intemperanza di qualche
funzionario di polizia particolarmente zelante. Le manganellate, i lacrimogeni
e fors'anche qualche colpo di arma da fuoco, nel "salotto buono" della
città, sono il segnale forte che la prefettura
ed il governo direttamente mandano ai disoccupati e ai proletari napoletani
che mostrano di voler riprendere la lotta organizzata. Non è un caso
se anche a Roma un corteo delle LSU è
stato caricato..
Altro che "Conferenza
sull'Occupazione" e "Piani di sviluppo" promessi a destra e a manca!!
La ricetta che il governo,
di concerto con un padronato sempre più ansioso di
profitti, manda al proletariato meridionale
è quella di flessibilità, sottosalario,
lavoro nero, difesa da D'Alema al
congresso Pds. Una ricetta che si fonda
sulla contrapposizione tra occupati e
disoccupati, tra giovani e meno giovani, tra Nord e Sud, tra proletari di
qui e i nostri fratelli immigrati.
Nella giornata di venerdì, come in tutti
questi anni, a Napoli e in tutto il Sud,
pesanti e gravi sono le responsabilità
politiche delle organizzazioni sindacali.
Queste, oltre a mantenere
deliberatamente
diviso lo schieramento di lotta, tra lavoratori, precari
e disoccupati, con artificiosi contrapposizioni,
si sono affrettate a dichiarare che
responsabili degli scontri erano soliti facinorosi, fornendo l'alibi per
li versione della questura. Questa assurda
linea di condotta, però, non ha impedito che numerosissimi lavoratori L.S.U.
fraternizzassero con i disoccupati-corsisti e fossero, a loro volta, colpiti
dalla furia poliziesca.
Di fronte ai tentativi di
criminalizzare la lotta dei senza lavoro e seminare la
spaccatura al loro interno è d: importanza fondamentale riprendere le lotte
unitarie per il lavoro, superando la divisione e la frammentazione in cui sono
stati ricacciati disoccupati, cassintegrati, lavoratori in
mobilità e tutti i settori di precariato sociale. Cosi come
sarà necessario mobilitarsi subito contro la manovra finanziaria
che il "governo amico" di Prodi si appresta e varare.
Una manovra che prevede nuovi tagli per i proletari, ma che si cerca di
far passare utilizzando i senza lavoro contro i presunti privilegi dei pensionati
e dei lavoratori occupati.
Non esistono
"governi amici" del proletariato, non è possibile
difendere le condizioni di vita e lavoro di operai e
disoccupati se accettiamo di farci dividere, se subordiniamo la
nostra lotta alle esigenze di mercato e alle compatibilità
dell'economia capitalista.
Le
mobilitazioni di questi giorni a Napoli e in Campania, le lotte dei mesi scorsi
dei disoccupati in Calabria, Sicilia
e Sardegna, la buona riuscita degli
scioperi dei metalmeccanici e degli edili sono il sintomo che è possibile dare
vita a una mobilitazione generale che porti
in campo tutta la forza proletaria. Questa
è la strada da seguire! O il
proletariato reagisce insieme alla
generale offensiva borghese oppure,
divisi ed in concorrenza tra diversi
settori di classe, si finisce pei perdere tutti.
Contro
la repressione borghese!
Per
un unico movimento di lotta contro la disoccupazione!
Viva l'unità tra proletari occupati e
disoccupati!